Editoriale
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RIVOLUZIONE TRUMP
È cominciato a passo di carica il mandato del neo Presidente americano Donald Trump. Tra i suoi primi atti il congelamento dell’ObamaCare, l’azzeramento del Trattato trans-pacifico, la volontà di rinegoziare il NAFTA e una rivisitazione completa della politica estera e commerciale americana.
Questa settimana, non a caso, la prima Leader europea ad incontrarlo sarà la britannica Theresa May, all’insegna di un consolidamento dei rapporti bilaterali tra i due Paesi a scapito dell’ormai lontano progetto di accordo globale Unione europea - USA.
Un vero e proprio rimescolamento di carte che obbligherà i 27 a serrare le fila anche in vista delle prossime scadenze elettorali: i partiti che a vario titolo si richiamano alla “dottrina Trump”, riuniti questo fine settimana a Coblenza, vorrebbero importare infatti le sue ricette politico- economiche nei Paesi chiamati al voto (Olanda, Francia, Germania, Italia).
ASSETTI EUROPEI
L'elezione di Antonio Tajani a Presidente del Parlamento europeo ha determinato un deciso cambio di passo negli assetti politici interni, che si tratterà di vedere ora che conseguenza potranno avere nei rapporti inter istituzionali, a cominciare da quelli con la Commissione Juncker.
Come si sa, la maggioranza che lo ha sorretto, oltre al PPE, è stata formata da un inedita convergenza dei liberali dell'Alde e dei conservatori euroscettici dell'ECR, più da voti di singoli deputati di altri gruppi, confinando all'opposizione i socialisti e democratici che hanno sostenuto Gianni Pittella, oltre ai Verdi, alla Gue e agli altri gruppi.
La fine annunciata della Grosse Koalition a livello europeo è uno scenario inedito: vedremo già nei prossimi giorni, dove si completerà il rinnovo degli organi con le nomine degli uffici di presidenza della Commissione, quali saranno gli effetti pratici del piccolo "tsunami" andato in scena a Strasburgo.
Tajani dal canto suo ha già annunciato di voler essere "il presidente di tutti" e non vi è dubbio che opererà con decisione in questa direzione.
Gianfranco Dell’Alba
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I resoconti della settimana dal 16 al 20 gennaio in allegato equi.
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Focus Europa
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Questa settimana proseguirà la riorganizzazione a livello parlamentare (dopo l’elezione del Presidente Antonio Tajani (PPE), dei 14 Vice Presidenti e dei 5 Questori) con l’elezione di Presidenti, Vice Presidenti e coordinatori dei gruppi politici in ciascuna commissione parlamentare.
In parallelo, si riuniranno quasi tutte le commissioni parlamentari che discuteranno diversi dossier di interesse per le imprese: per un elenco completo si rimanda all’apposito riquadro qui di seguito. Tra questi, segnaliamo che il prossimo 24 gennaio la Commissione Ambiente voterà il Pacchetto legislativo sui Rifiuti di cui è relatrice l’On S. Bonafé (IT, S&D), mentre la mattina del prossimo 26 gennaio la commissione IMCO voterà la revisione della Direttiva sul controllo dell’acquisizione e della detenzione di armi (Relatrice l’On. Vicky Ford (UK, ECR).
A riunirsi saranno anche la commissione per il commercio internazionale INTA che discuterà la conclusione del CETA, l’accordo economico e commerciale globale tra UE e Canada (dibattito lunedì 23, voto martedì 24) e il voto sul dossier “conflict minerals”, che ratifica l’accordo raggiunto a fine 2016 fra Commissione europea, Parlamento europeo e Consiglio; mentre la commissione ECON, il prossimo 25 gennaio, approverà il progetto di relazione dell'On. Danuta Maria Hübner (PPE) relativo alla Relazione annuale 2016 sull’Unione bancaria.
Sul fronte del Consiglio, il prossimo 26 gennaio si riunirà l’Eurogruppo, con all’ordine del giorno, tra l’altro, la presentazione da parte del Fondo Monetario Internazionale dei risultati della sua missione ad interim relativa alle consultazioni con la zona euro ai sensi dell'articolo IV; il progetto di raccomandazione del Consiglio sulla politica economica della zona euro per il 2017 (che suggerisce la necessità di un orientamento di bilancio espansivo a livello aggregato); il recepimento del “Fiscal Compact” nel diritto nazionale degli Stati membri della zona euro e la relazione speciale della Corte dei conti europea sul meccanismo di vigilanza unico.
Inoltre, nella riunione del Consiglio ECOFIN del 27 gennaio, i Ministri delle Finanze dell’UE: si confronteranno sul programma di lavoro della presidenza del Consiglio, che sarà presieduto da Malta fino al 1ºluglio 2017; adotteranno conclusioni sull'analisi annuale della crescita per il 2017, sulla raccomandazione per la zona euro nel 2017 e sulla relazione sul meccanismo di allerta, che costituisce la base per la procedura 2017 per gli squilibri macroeconomici; avranno uno scambio in merito ai progressi compiuti nelle discussioni sulla riforma nel settore bancario post-crisi del Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria; assisteranno alla presentazione da parte di Mario Monti, presidente del gruppo ad alto livello sul sistema delle risorse proprie dell'UE, della una relazione finale sui lavori del gruppo, a seguito della quale il Consiglio procederà a uno scambio di opinioni.
Il Consiglio si riunirà anche, informalmente, nelle sue composizioni di Affari generali, 23 e 24 gennaio, e Giustizia e Affari interni, 26 e 27 gennaio.
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DOSSIER DI INTERESSE PER LE IMPRESE
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a cura della Delegazione di Confindustria presso l'Unione europea
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