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News - 28/06/2014

Consultazione e azione di Confindustria sul Governo per riforma e semplificazione della conferenza di servizi e dell'autotutela della P.A.

Consultazione: tutte le imprese associate sono invitate a trasmettere le proprie osservazioni

Anche  a  seguito  della  consultazione  lanciata dal Governo sulla riforma della  PA,  Confindustria sta  portando  avanti  una riflessione su alcune proposte in materia di semplificazione.

In particolare, Confindustria si sta concentrando su due istituti-chiave che hanno una valenza trasversale rispetto ai diversi settori di regolazione (su cui rimangono comunque ferme le proposte condivise nell'ambito del Gruppo). Si tratta della conferenza di servizi e dell'autotutela.

Gli  obiettivi sono, da un lato, porre le condizioni affinché sia possibile superare  le  situazioni di stallo procedimentale e, dall'altro, ricondurre il  potere  di  ripensamento  della PA alla sua fisiologia, eliminandone la connotazione  strumentale che ha spesso assunto nella prassi. In proposito, l'idea  di  fondo  è  di  incentivare  le PA a provvedere, entro i termini, connotando  in  questo  senso  anche  quegli  istituti  che  si  basano  su meccanismi di silenzio-assenso.

Con  riferimento  alla  conferenza  di servizi, si ipotizzano due soluzioni alternative  per superare il dissenso espresso in conferenza da parte delle amministrazioni portatrici di interesse sensibili.  Esse riguardano:

a)      l'introduzione del principio di maggioranza;

b)       la  rimessione  della  questione  a una Commissione speciale, istituita    presso  la  Presidenza  del  Consiglio dei Ministri, con caratteristiche diverse  rispetto  all'attuale  meccanismo di deliberazione da parte del    Governo (che ha prodotto scarsi risultati nella prassi).

Con riferimento al potere di autotutela, la proposta è di:

a)       eliminare  la  possibilità per l'amministrazione di agire in autotutela sulla SCIA, per tener conto della natura dell'istituto e coordinarlo con i poteri di divieto e di intervento esistenti;

b)       introdurre  un  limite  temporale  per  l'annullamento  d'ufficio e una specificazione degli interessi la cui tutela può legittimarlo;

c)       introdurre  una  sanzione  pecuniaria  nel  caso  in  cui  la  PA abbia utilizzato    l'autotutela    per    ovviare    alle   conseguenze   del silenzio-assenso;

d)       introdurre   un'azione   ad   hoc  per  accertare  la  formazione  del silenzio-assenso.

Confindustria ha già avviato un confronto informale, nel merito delle proposte, con le  Amministrazioni e con alcuni Gruppi di studio che si occupano di questi temi.

E' molto utile per il sistema Confindustria  acquisire osservazioni e commenti da parte delle imprese associate sulle  proposte, in allegato,  e  sull'impatto  che  le stesse potrebbero avere sulle imprese.

Per osservazioni:

semplificazione@un-industria.it

 



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