Osservazioni e documenti
Si fa seguito al workroom organizzato da Unindustria “Civitavecchia, la città-porto dell`area metropolitana di Roma. Piano strategico di sviluppo: retroporto, infrastrutture e investimenti” dello scorso 3 marzo (clicca qui per le foto) con il Piano strategico di sviluppo - commissionato da Unindustria alla società KPMG - “Civitavecchia Città-Porto: linee guida per un piano strategico di sviluppo. Il retroporto e lo sviluppo industriale”.
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L’analisi svolta ha portato alla luce la necessità di un’accurata pianificazione territoriale integrata, al fine di rendere Civitavecchia una città-porto in grado di sviluppare e trarre beneficio dalle sinergie esistenti tra le attività portuali ed il territorio retrostante, sia esso urbanizzato o finalizzato allo sviluppo industriale e logistico.
La pianificazione dovrà iniziare dall’implementazione dei driver di sviluppo attraverso i quali attivare le realtà economiche esistenti.
Fra i principali driver rientrano le attività c.d. “port related” e, in modo principale: la logistica merci, la logistica e servizi passeggeri e l’ automotive, ciascuno dei quali si caratterizza da una propria rilevanza, finanziabilità e nonché per l’impatto che questi potrebbero avere in termini di fatturato e addetti.
Oltre queste attività è opportuno sottolineare che non devono essere trascurate, quali altri possibili driver di sviluppo nel medio-lungo periodo, anche le attività legate alla cantieristica navale, alla catena del freddo e all’assemblaggio di prodotti.
In ultima istanza il piano si è preoccupato di valutare finanche l’impatto della costituzione una zona franca o di una ZES (zona economica speciale) sulla economia del territorio e sulle filiere industriali.