Dopo un biennio di debolezza, il commercio mondiale è ripartito a buoni ritmi alla fine del 2016: quest’anno è atteso espandersi del 4,1%, nel 2018 del 3,5%. È sostenuto dal nuovo ciclo globale degli investimenti e più in generale dalla risalita del manifatturiero che guida la crescita. Cina e Stati Uniti restano in testa nella classifica dei paesi industrializzati, stabile anche la 7ª posizione dell’Italia con una quota costante del 2,3%, il secondo miglior piazzamento europeo dietro alla Germania, al 5° posto.
La produzione italiana, dall’inizio del 2013 al terzo trimestre 2017 è cresciuta del 7,2%, con un incremento quasi doppio rispetto a quello del PIL. Il recupero dell’industria italiana sta avvenendo nonostante una crescita ancora troppo debole dei prestiti alle imprese, e nonostante la crescita del CLUP. L’impatto della tecnologia digitale sulle imprese e sul mondo del lavoro si estenderà rapidamente in modo diffuso e profondo ma non si può prevedere quale sarà l’effetto complessivo e a livello globale sull’occupazione.