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Il Piano Integrato di Sviluppo Sostenibile delle Infrastrutture del Quadrante Nord-Ovest dell’area romana, approvato con apposito decreto dal MIT, si pone quale strumento di coordinamento ed integrazione di una serie di iniziative progettuali mediante criteri di sostenibilità economica, ambientale e sociale.
Elementi caratterizzanti del Piano
Il Piano nasce come dispositivo nazionale di coordinamento che possa assicurare la sinergia tra le diverse iniziative (pubbliche e/o private) in atto, nel perseguimento di finalità di integrazione ed efficienza che solo un quadro unitario può garantire, pur nell’assoluto rispetto dei ruoli, efficacia e massima autonomia degli strumenti programmatici esistenti.
Dal ruolo di integrazione del Piano discende che lo stesso:
- costituisca il riferimento istituzionale per tutti i soggetti pubblici e gli operatori economici interessati;
- eviti, interferenze nelle fase di assunzione delle decisioni
- Non sia chiamato a surrogare i diversi livelli di governo nell’adempimento delle competenze pianificatorie ad essi attribuite, quanto invece a coordinarne le scelte e le azioni
- Non alteri le competenze degli organi di governo
Il coordinamento, attraverso il quale si esplica l’azione di Piano, è volto al perseguimento della integrazione e della efficienza del quadro infrastrutturale e la messa in sinergia costituisce la strategia attraverso la quale il Piano persegue l’integrazione e l’efficienza
Area di interesse
Il Quadrante Ovest dell’area romana, ossia la porzione territoriale approssimativamente delimitata dal corso dalla SS 675, Civitavecchia-Orte (a Nord), dal GRA (ad Est), dalla strada regionale Pontina e dalla zona dei castelli romani (a Sud) e dalla linea di costa (ad Ovest), con sempre maggiore intensità è oggetto di un forte processo di trasformazione territoriale. Tale area rappresenta la cerniera della mobilità tra Sud e Nord del Paese, attraversata dai collegamenti previsti dal Corridoio Scandinavo Mediterraneo del programma delle Reti Infrastrutturali europee TEN e sulla quale insistono poli attrattori e catalizzatori quali l’Aeroporto Intercontinentale Leonardo da Vinci e il Porto commerciale di Civitavecchia. L’individuazione di soluzioni in grado di migliorare il sistema dei trasporti e sostenere il previsto sviluppo dell’aeroporto e del porto sono essenziali per offrire le condizioni per una crescita duratura e sostenibile, non solo per il quadrante ma per tutta l’area Metropolitana e il Centro Italia. Inoltre in questo contesto di sovrapposizione tra ruoli primai e di interesse locale consente di dare una risposta di livello nazionale mantenendo valida e “libera” la rete più strutturata e diffusa in quanto rivolta alle esigenze territoriali e di chi vie e utilizza i territorio stesso.