Foto gallery - 06/12/2016

Fotogallery - “Lo Zucchero in Bocca e la Rivoluzione nel Cuore”

Immagini dalla tavola rotonda tenuta a Rieti in occasione della presentazione del libro che celebra il centenario della morte di Emilio Maraini, fondatore dello Zuccherificio che rivoluzionò l’economia, gli usi e i costumi della città

Ieri, presso la “Sala dei Cordari” di Rieti si è tenuta la tavola rotonda in occasione della presentazione del libro “Lo Zucchero in Bocca e la Rivoluzione nel Cuore”, scritto da Ottorino Pasquetti in ricorrenza del centenario della morte di Emilio Maraini, fondatore dello Zuccherificio (qui la scheda dell'evento).

Dinnanzi ad una sala gremita è stata ripercorsa la storia dell’economia reatina a partire dall’insediamento dello Zuccherificio, prima industria di trasformazione a Rieti che ha rivoluzionato l’economia, gli usi e i costumi dell’intera comunità.

Si è poi ricordata l’opera di Franco Maria Malfatti, promotore della nascita dell’industria moderna che ha aperto le porte ai fasti del nucleo industriale di Rieti, con l’insediamento di multinazionali e la conseguente crescita industriale del territorio. Alla luce delle passate vicende dell’economia reatina, nel corso della tavola rotonda - che ha visto gli interventi del Presidente Unindustria Filippo Tortoriello, del Presidente Unindustria dell’Area Territoriale di Rieti Alessandro Di Venanzio, del Vice Presidente di Confindustria Maurizio Stirpe, del Vescovo di Rieti Mons. Domenico Pompili, dell’On. Fabio Melilli e del Presidente del Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Rieti Andrea Ferroni - si è aperta una riflessione sulle sfide future che attendono il territorio.

In particolare è emersa l’importanza del recente investimento di Amazon, anche in termini di indotto, e la necessità di avere infrastrutture moderne ed efficienti oltre alle opportunità da cogliere per innovare e ammodernare il tessuto produttivo.

L’incontro si è concluso con l’intervento finale dell’autore del libro, Ottorino Pasquetti, il quale ha illustrato il processo di creazione dell’opera, concludendo con le sempre attuali parole di Emilio Maraini:

«Avviai la nuova industria nel 1886, quando la terribile crisi edilizia proiettava la sua ombra sinistra, […] quando nulla di ciò che è finanza e credito pareva poter resistere all'imperversare di una sfiducia che non trova precedenti, di una generale diffidenza di tutto e di tutti. Parlare di industria nuova, di grandi combinazioni finanziarie a scopo industriale mentre tutto l'edificio vacillava, sembrava follia.»

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