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Evento - 22/10/2015

Progetto Unindustria Tax Control Framework. Prima riunione del Comitato scientifico e del Tavolo di lavoro del progetto RINVIATA a mercoledì 11 novembre 2015 ore 10.30 presso la sede di Unindustria

Tutti gli interessati sono invitati ad aderire al Comitato Scientifico e/o al tavolo di lavoro plenario del progetto Tax Control Framework e a partecipare al primo incontro

 

Tax Control Framework

 

La prima riunione del Comitato Scientifico e del Tavolo di lavoro del progetto Unindustria Tax Control Framework è convocata per il mercoledì 11 novembre 2015, ore 10.30, presso la sede di Unindustria.

Del Comitato Scientifico fanno parte l'Amministrazione Finanziaria, gli operatori del settore e le aziende che hanno già implementato un sistema di Tax Control Framework, che ne fanno richiesta.

Del Tavolo di Lavoro fanno parte le aziende che intendono implementare al loro interno un sistema di Tax Control Framework, che ne fanno richiesta. 

La gestione del rischio fiscale è divenuta, negli ultimi anni, tema centrale nel dibattito internazionale e lo sta diventando oggi in Italia.

Similmente a quanto già operato in altri paesi e sulla scia delle indicazione dell’OCSE, il legislatore italiano si sta muovendo verso forme di cosiddetta "cooperazione rafforzata" con i contribuenti di maggiori dimensioni, che prevedono l’implementazione di modelli basati su un rapporto di trasparenza fra contribuente e Autorità Fiscali, a cui associare istituti premiali (forme di interpello e definizione dei periodi di imposta più rapide, minori adempimenti e sanzioni, minori costi associati all’attività di verifica ispettiva).

In effetti, nel 2013 l’OCSE ha pubblicato il rapporto preliminare «Cooperative Compliance: a Framework», al fine di fornire linee guida su come un modello di cooperative compliancepossa ristabilire fiducia e confidenza nel rapporto tra business community e Amministrazione Finanziaria e consentire benefici ad entrambi, sulla base di esperienze dei vari Paesi.

Il 25 giugno 2013 l’Agenzia delle Entrate aveva invitato i grandi contribuenti ad aderire a un«Progetto Pilota» in tema di «cooperative compliance» con l’obiettivo di «verificare la possibilità di introdurre un approccio al controllo ex ante, rispetto al tradizionale intervento ex post, con positivi impatti sul livello di compliance del contribuente e sulle sue esigenze di certezza e stabilità, nonché a fornire elementi utili per introdurre appositi provvedimenti attuativi del regime», con l’obiettivo di pervenire alla definizione condivisa delle caratteristichedi sistemi interni o modelli organizzativi di gestione del rischio fiscale.

Il regime di cooperazione rafforzata è, poi, stato inserito nella  Legge 11 marzo 2014 n.23 (cd. Delega Fiscale). In particolare, l’articolo 6 della Delega Fiscale prevede che «il Governo è delegato ad introdurre […] norme che prevedano forme di comunicazione e di cooperazione rafforzata, anche in termini preventivi rispetto alle scadenze fiscali, tra le imprese e l’amministrazione finanziaria, nonché, per i soggetti di maggiori dimensioni, la previsione di sistemi aziendali strutturati di gestione e di controllo del rischio fiscale, con una chiara attribuzione di responsabilità nel quadro del complessivo sistema dei controlli interni, prevedendo a tali fini l’organizzazione di adeguate strutture dell’amministrazione finanziaria dedicate alle predette attività di comunicazione e cooperazione, facendo ricorso alle strutture e alle professionalità già esistenti nell’ambito delle amministrazioni pubbliche. 2. Il Governo è altresì delegato a prevedere, nell’introduzione delle norme di cui al comma 1, incentivi sotto forma di minori adempimenti per i contribuenti e di riduzioni delle eventuali sanzioni, [...]nonché forme specifiche di interpello preventivo con procedura abbreviata».

contribuenti di maggiori dimensioni che intendano partecipare al regime di "cooperazione rafforzata" devono quindi dotarsi di un "sistema aziendale strutturato di gestione e di controllo del rischio fiscale", ovvero implementare un Tax Control Framework ("TCF").

A tale fine gli operatori dovranno procedere nella analisi della propria situazione di rischio e quindi nella valutazione preliminare sull’esistenza dei principali elementi di gestione e presidio del rischio fiscale. Tale analisi costituirà la base per la realizzazione di un Tax Control Framework avanzato.

In merito sarà possibile fare tesoro delle esperienze già maturate  per gli enti vigilati.

In effetti, per quanto riguarda le banche, Banca d’Italia, nel 15°aggiornamento del 2 luglio 2013 alla propria circolare n. 263 del 27 dicembre 2006, ha disciplinato, all’interno della funzione dicompliance, la gestione del rischio di non conformità alle norme e specificamente il presidio del rischio di non conformità alle normative di natura fiscale,  secondo un approccio che richiede almeno: « (i) la definizione di procedure  volte a prevenire violazioni o elusioni di tale normativa e ad attenuare i rischi connessi a situazioni che potrebbero integrare fattispecie di abuso del diritto, in modo da minimizzare le conseguenze sia sanzionatorie, sia reputazionali derivanti dalla non corretta applicazione della normativa fiscale; (ii) la verifica dell’adeguatezza di tali procedure e della loro idoneità a realizzare effettivamente l’obiettivo di prevenire il rischio di non conformità».

Parimenti per le imprese di assicurazione per le quali vale quanto previsto dal  regolamento ISVAP  n. 20 del 26 marzo 2008.

Finora l'implementazione di un articolato sistema di TCF è stato appannaggio in Italia solo delle aziende più grandi e strutturate.

Per venire incontro alle esigenze delle aziende e per portare la cultura del Tax Control Framework e l'esperienza delle grandissime società  nelle aziende medio-grandi medie e piccole Unindustria attiva, consolidando l'esperienza delle Tavole Rotonde della Fiscalità Internazionale, con la collaborazione dell'Agenzia delle Entrate, il progetto Tax Control Framework.

Il progetto ha come fine la diffusione della cultura e della impostazione del Tax Control Framework e dell'impostazione dei rapporti con la Amministrazione Finanziaria in un'ottica di disclosure e di prevenzione.

L'attività è tra quelle espressamente previste nel protocollo d'Intesa che unisce Unindustria e Agenzia delle Entrate - DR Lazio

 

Gli strumenti  in via di attivazione sono un Comitato Scientifico formato da Unindustria e sistema Confindustria, Agenzia delle Entrate, mondo accademico e le grandi imprese che hanno già attivato sistemi di Tax Control Framework al loro interno e un Tavolo di Lavoro composto dalle imprese grandi e medio grandi da assistere nell'attivazione.

 

Tutte le imprese interessate a far parte del  

Comitato Scientifico

Progetto Tax Control Framework Unindustria

 

o del

Tavolo di Lavoro Tax Control Framework

possono comunicare l'adesione a:

 

Tax&Finance Unindustria

 

Adesione Comitato Scientifico Progetto Tax Control Framework

Adesione Tavolo di Lavoro Progetto Tax Control Framework

 Tax&Finance@un-industria.it

 

06/84499307/309/359

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