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Documento - 21/02/2022

Primo Piano PNRR Settimanale di Unindustria - n. 22

Caro Associato, leggi il nuovo numero del Settimanale di Unindustria e Orep a te dedicato con tutte le novità della settimana 14 -18 febbraio 2022

Caro Associato,

è on line il 22° numero di “Primo Piano PNRR Settimanale di Unindustria" in collaborazione con Orep”, lo strumento di informazione settimanale sul PNRR a te dedicato, una overview su tutte le novità dell’ultima settimana per essere sempre aggiornati con news, bandi, previsioni, scenari sull’attuazione del PNRR.

Con questo numero anche il Focus Telemedicina.

 

 Il testo è stampabile anche in allegato (n. 2 all.ti: Settimanale e Focus)

 

Settimanale 14 – 1 8  febbraio 2022

I flash della settimana:

  • Secondo quanto riportato da MF-Milano Finanza, nei giorni scorsi si è tenuto un primo confronto a livello di capi gabinetto per lavorare a un nuovo decreto Semplificazioni. I lavori sarebbero ancora a un primo stadio e gli uffici di alcuni ministeri non avrebbero ancora ricevuto indicazioni formale, ma risulta già in corso una ricognizione per valutare nuovi interventi per semplificare e velocizzare le procedure, dopo il DL 77/2021 e il DL 152/2021. Alcune indicazioni su possibili misure da includere nel nuovo decreto sono arrivate dal rapporto Investire in infrastrutture: strumenti finanziari e sostenibilità presentato dal MIMS. In particolare, per i progetti del Recovery si parla di individuare «una disciplina semplificata per l’affidamento di progetti inclusi nel PNRR in forme di Partenariato pubblico-privato». Inoltre, segnala il rapporto, andrebbe introdotto «un chiaro quadro normativo del Ppp a livello nazionale mediante una apposita sezione del Codice dei contratti pubblici che chiarisca, semplifichi e abiliti l’utilizzo» dello strumento in Italia.
  • È online il bando di oltre 45 milioni di euro per la diffusione della connettività nelle isole minori delle regioni Lazio, Puglia, Sicilia, Toscana e Sardegna. La gara riguarda la progettazione, la fornitura e posa in opera dei cavi sottomarini in fibra ottica e relativa manutenzione.Il bando era già stato aperto nel 2021, ma la gara era andata deserta, soprattutto per via delle clausole fidejussorie, penali e assicurative particolarmente onerose e per il deficit di manodopera (al settore mancano circa mille addetti). Questa volta, è possibile presentare le offerte entro le ore 13.00 del 18 marzo 2022. I lavori dovranno essere terminati entro il 31 dicembre 2023 e la manutenzione assicurata fino al 31 dicembre 2028.
  • Come si apprende da Quotidiano sanità, un primo disegno di legge delega sulla riforma degli Istituti di Ricovero e Cura a carattere scientifico è in dirittura di arrivo al Consiglio dei Ministri. Con l’obiettivo di rafforzare il rapporto fra ricerca, innovazione e cure sanitarie, si vede necessaria una revisione dell’assetto degli IRCCS, che permetta ai centri di eccellenza di poter competere a livello livello internazionale e al tempo stesso ai cittadini di poter avere prestazioni di elevata qualità, da una parte assicurando un respiro sovraregionale ai centri, schiacciati dalle pressioni derivanti dalla regionalizzazione del SSN e dal processo di aziendalizzazione del sistema sanitario; dall’altra riconoscendo che, a differenza dei tempi dell’emanazione del d.lgs. 288/2003 quando operavano 35 Istituti, in maggioranza pubblici, oggi gli Irccs sono 52, di cui 30 in regime di diritto privato. A ciò si aggiunga che il fondo della ricerca è rimasto sostanzialmente costante negli anni, il che comporta che in termini reali si è ridotto di circa il 50 per cento.
  • Entro il 2026 è prevista la semplificazione di 600 procedure per favorire il rilancio e la modernizzazione del Paese, con una tappa fissata al 2024 per le prime 200 procedure (4 milioni/EUR - M1C1, Sub-investimento 2.2.2). Per individuare le procedure più critiche, il Dipartimento della Funzione Pubblica lancia dal 18 febbraio al 18 maggio 2022 la consultazione pubblica «Facciamo semplice l’Italia. Le tue idee per una PA amica». La consultazione è rivolta a cittadini, imprese e professionisti, ma anche ai dipendenti pubblici e alle amministrazioni che devono fornire i servizi e gestire le pratiche. L’obiettivo è raccogliere le segnalazioni sugli ostacoli più frequenti nei rapporti con le amministrazioni pubbliche nei diversi ambiti, dall’edilizia all’ambiente, dal lavoro al sociale, identificando così i problemi più ricorrenti, come tempi di attesa eccessivi, costi ripetuti, richieste inutili di documenti cartacei per aprire un’attività, certificazioni superflue o complicate da ottenere. La consultazione vuole anche valorizzare le proposte di utenti e operatori della pubblica amministrazione, raccogliendo i loro suggerimenti per semplificare e migliorare le procedure.
  • Il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha firmato il Decreto che fissa i tetti massimi per gli interventi del Superbonus 110%. Come indicato dallo stesso Ministero, i nuovi massimali sono stati individuati quelli contenuti nell’Allegato I al Decreto del MiSE 6 agosto 2020 (Decreto Requisiti tecnici ecobonus), aumentandoli almeno del 20% in considerazione del maggior costo delle materie prime e dell’inflazione. Il nuovo decreto del MiTE (non ancora pubblicato) era stato previsto dalla Legge n. 234/2021 (Legge di Bilancio 2022). I massimali, che saranno rivisti annualmente, non sono omnicomprensivi in modo da tener conto dell’eterogeneità dei possibili interventi, e pertanto sono stati esclusi IVA, gli oneri professionali e i costi di posa in opera. Per tutti i costi non previsti nel Decreto si farà riferimento ai i prezziari predisposti dalle Regioni e dalle Province autonome o ai listini delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura competenti o ai prezziari della casa editrice DEI. Per queste voci, al fine di evitare speculazioni, sarà comunque indispensabile l’asseverazione della congruità della spesa da parte di un tecnico abilitato.
  • Il 12 febbraio è stato pubblicato in Gazzetta il Decreto MISE 13 gennaio 2022 che fornisce le direttive necessarie per la ricezione e la valutazione delle istanze di Contratto di sviluppo per le filiere produttive, anche emergenti, strategiche per lo sviluppo del Paese (750 milioni/EUR – M1C2, Investimento 5.2). Le filiere interessate sono: a) agroindustria; b) design, moda e arredo; c) automotive; d) microelettronica e semiconduttori; e) metallo ed elettromeccanica; f) chimica/farmaceutica. Si attende ora il decreto del direttore generale che fissi la data di apertura dello sportello agevolativo dedicato alle domande di Contratto di sviluppo. Lo sportello sarà aperto: 1)) a nuove domande di Contratto di sviluppo; 2) a domande di Contratto di sviluppo già presentate (aventi oggetto programmi di sviluppo avviati dopo il 1° febbraio 2020) al soggetto gestore il cui iter agevolato risulti sospeso per carenza di risorse finanziarie. È interessante notare come il decreto non riporti il divieto di doppio finanziamento con risorse del bilancio dello stato, ma solo con risorse europee.
  • Il Consiglio dei Ministri del 15 febbraio ha dato il via libera, all’unanimità, all’emendamento al ddl sulla concorrenza che interviene sulle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali, prevedendo la messa a gara dal primo gennaio 2024, con l’eccezione di quelle “già in regola”, e cioè valide oltre il 2023 perché “rilasciate seguendo le procedure selettive – “l’avviso pubblico di evidenza pubblica” – nel rispetto delle regole Ue. Si rimanda ai decreti attuativi, che dovranno essere emanati entro sei mesi dall’approvazione del ddl da parte del Parlamento, l’individuazione dei criteri da inserire nei bandi di gara che faranno particolare attenzione a tutelare l’occupazione e a quelle situazioni dove l’attività economica svolta dai titolari delle concessioni costituisce la principale fonte di reddito per il nucleo familiare, oltre a criteri per la tutela ambientale e del paesaggio.

 

È stato pubblicato in Gazzetta il decreto MITE del 23 dicembre 2021, ammesso alla registrazione il 29/01/2022 al numero n.120, che dà attuazione alla M2C2, Investimento 3.5 “Ricerca e sviluppo sull’idrogeno”. Il decreto prevede: i) la stipula di un Accordo di programma con ENEA affinché svolga nelle annualità 2022-2025 le attività di ricerca dettagliate nel “Piano Operativo di Ricerca” (POR) che verrà predisposto da ENEA per un contributo massimo pari a 110 milioni di euro; ii) la pubblicazione di successivi bandi di gara come dettagliato nel decreto.

 

 

F O C U S

Telemedicina

 

L’investimento 1.2 della Missione 6.1 del PNRR ha come obiettivo quello di potenziare i servizi domiciliari e prevede che entro la prima metà del 2026 il 10% della popolazione over 65 sia assistita a domicilio. Le risorse ivi destinate ammontano a 4 miliardi di euro.

L’investimento prevede tre componenti:

  1. L’identificazione di un modello condiviso per l’erogazione delle cure domiciliari, anche chiamato Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) che sfrutti al meglio le opportunità offerte dalle nuove tecnologie (telemedicina, domotica, digitalizzazione);
  2. L’attivazione di 602 Centrali Operative Territoriali (COT), una in ogni distretto, con la funzione di coordinare i servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari, assicurando l'interfaccia con gli ospedali e la rete di emergenza-urgenza (circa una ogni 100.000 abitanti);
  3. L’utilizzo della telemedicina per supportare meglio i malati cronici. La telemedicina dovrà essere lo strumento grazie al quale, nel 2025, si potranno assistere almeno 200.000 pazienti.

La telemedicina interessa il sub-investimento 1.2.3 del PNRR a cui è dedicato un miliardo di euro e riguarda lo sviluppo di progetti che consentono interazioni medico-paziente a distanza e iniziative di ricerca ad hoc sulle tecnologie digitali in materia di sanità e assistenza.
Il target dell’intervento sono i pazienti di età superiore ai 65 anni con una o più patologie croniche e/o non autosufficienti. Si stima che con l’introduzione di strumenti come la telemedicina si potrà ridurre il numero di ricoveri inappropriati, favorendo una maggiore autonomia e indipendenza della persona anziana/disabile presso la propria abitazione.

Il piano per la telemedicina previsto dal PNRR si articolerà su due assi: Piattaforma Nazionale di Telemedicina e i servizi di Telemedicina.

 

 

Piattaforma Nazionale

La Piattaforma Nazionale di Telemedicina sarà gestita da AGENAS (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) con il supporto del MITD, così come deciso dal Comitato interministeriale per la transizione digitale tenutosi il 15 dicembre 2021.

La piattaforma nazionale gestirà i servizi nazionali da replicare sui territori (integrazione della piattaforma con i servizi di SPID e PagoPA, per esempio) e sarà costituita attraverso un partenariato pubblico-privato la cui procedura avrebbe dovuto essere attivato entro il mese di gennaio, ma di cui ancora non si hanno notizie.

 

 

I servizi

Le soluzioni di telemedicina comprenderanno: 

  • Telemonitoraggio/ telecontrollo dei pazienti con patologie cardiologiche, respiratorie e diabete, del paziente neurologico e del paziente oncologico. Il telemonitoraggio e il telecontrollo dei pazienti saranno integrati nella piattaforma nazionale e si concentreranno sugli aspetti clinici;
  • Televisita, teleconsulto e teleassistenza, rivolti invece a tutti i pazienti. Le attività di teleassistenza saranno integrate con il Fascicolo Sanitario elettronico-.

L’affidamento dei servizi seguirà criteri regionali secondo il seguente ordine:

  1. presentazione dei progetti da parte delle Regioni;
  2. individuazione delle regioni capofila su proposta del Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, d’intesa con il Ministero della Salute e con il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale. L’obiettivo è di riprodurre esperienze di successo già esistenti e “facilmente scalabili”;
  3. acquisizione dei servizi di telemedicina da parte delle regioni capofila;
  4. scelta da parte di tutte le regioni italiane dei servizi che si adattano meglio alle esigenze del territorio, utilizzando le stesse procedure (create dalle regioni capofila);
  5. erogazione del fondi del PNRR esclusivamente alle regioni che attiveranno i servizi di telemedicina selezionati dal Governo sulla base di bandi.

I progetti di telemedicina per essere finanziati dovranno:

  • potersi integrare con il Fascicolo Sanitario Elettronico;
  • raggiungere i target qualitativi di performance espressi nell’ambito della telemedicina e del Sistema Sanitario Nazionale;
  • raggiungere l’obiettivo di armonizzazione dei servizi sanitari a livello nazionale, privilegiando i progetti che insistono su più regioni e che siano “facilmente scalabili.

Agenas costituirà una task force per la sanità digitale con l’iniziale supporto del MITD e avrà la responsabilità di stabilire e rendere obbligatori standard omogenei per tutte le piattaforme pubbliche di sanità digitale, al fine di consentire la portabilità dei dati sanitari, certificare soluzioni tecnologiche e governare l’interoperabilità e la scalabilità a livello centrale.

 

 

CRONOPROGRAMMA

Le scadenze europee che riguardano la telemedicina prevedono:

-  entro il 2023, la presenza di almeno un progetto sulla telemedicina come strumento di gestione dei pazienti per ogni Regione italiana (considerando sia i progetti che verranno implementati nella singola regione sia quelli che potranno essere sviluppati nell'ambito di consorzi tra regioni);

-  entro il 2026, almeno 200.000 persone assistite attraverso gli strumenti della telemedicina

Entro il 2026, si prevede l’Integrazione delle soluzioni di Telemedicina (televisita, teleconsulto, telemonitoraggio, telecontrollo e teleassisitenza) nel Servizio Sanitario Nazionale.

 

 

 

Si ricorda che è sempre possibile consultare i numeri precedenti cliccando QUI

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