Caro Associato,
è on line il 23° numero di “Primo Piano PNRR Settimanale di Unindustria" in collaborazione con Orep”, lo strumento di informazione settimanale sul PNRR a te dedicato, una overview su tutte le novità dell’ultima settimana per essere sempre aggiornati con news, bandi, previsioni, scenari sull’attuazione del PNRR.
Con questo numero anche il Focus medicina territoriale e livelli essenziali di assistenza.
Il testo è stampabile anche in allegato (n. 2 all.ti: Settimanale e Focus)
Settimanale 21-25 febbraio 2022
I flash della settimana:
In settimana Quotidiano Sanità ha diffuso la bozza di schema dei contratti istituzionali di sviluppo che ogni regione dovrà sottoscrivere entro il 31 maggio 2022 col Ministero della Salute. Il 24 febbraio le Regioni hanno inviato un documento al Ministero della Salute, in cui esprimono preoccupazione per le stringenti scadenze riguardo l’attuazione del PNRR. In particolare, le Regioni chiedo di valutare “l’opportunità che i “vincoli” del PNRR presentino elementi di elasticità –oggi assenti- nella loro verifica di applicazione, per non bloccare gli interventi (es. per un problema nella ristrutturazione di un edificio soggetto a tutela, che non potrà raggiungere determinati requisiti energetici quando è oggetto di interventi parziali)”. C’è poi preoccupazione di un sottofinanziamento legato all’inflazione: “I prezzi utilizzati da Agenas per la quantificazione economica dei contributi per gli interventi del PNRR risalgono al 2018 e appaiono inadeguati alle attuali dinamiche di mercato, ulteriormente come aggravate dal rispetto di tutti i requisiti previsti per il PNRR fra cui il DNSH. E ancora: “il finanziamento per le c.d. grandi apparecchiature è relativo al solo acquisto del macchinario, mentre non sono finanziati, al momento, i lavori e lo smaltimento delle apparecchiature che si vanno a sostituire”. Infine, e forse più sorprendentemente, le Regioni chiedono di chiarire chi saranno i soggetti attuatori e i loro delegati per gli interventi della Missione 6 del PNRR, auspicando di conoscere al più presto se, nel caso in cui i soggetti attuatori saranno le regioni, le stesse potranno delegare tale ruolo alle Aziende Sanitarie
L’incentivo sostiene soprattutto il miglioramento dell’efficienza energetica, al quale è destinato il 50% delle risorse. Già dal 21 febbraio è disponibile la modulistica e il fac-simile della domanda. Il funzionamento di IFIT – Incentivi per le imprese turistiche è descritto nell’Avviso pubblico del 23 dicembre 2021 pubblicato dal Ministro del Turismo.
F o c u s
medicina territoriale e livelli essenziali di assistenza
La riforma dell’assistenza territoriale - DM 71/2022 (Missione 6, Componente 1, Riforma 1)
La riforma dell’assistenza territoriale, contenuta nella Missione 6 Componente 1 del PNRR, ha l’obiettivo di definire un nuovo modello organizzativo per la rete di assistenza primaria, atta all’individuazione degli standard strutturali, tecnologici e organizzativi uniformi su tutto il territorio nazionale, e di un nuovo assetto istituzionale per la prevenzione in ambito sanitario, ambientale e climatico.
Le tappe:
Luglio 2021: primo documento tecnico di sintesi recante i Modelli e Standard per l’assistenza territoriale, predisposto dal sottogruppo “assistenza territoriale” coordinato da Agenas stato sottoposto alla valutazione della Cabina di Regia per il Patto per la Salute 2019 – 2021. La Cabina di Regia per il Patto per la salute lo ha approvato nella seduta del 30 luglio u.s., a seguito del perfezionamento apportato con il contributo dell’ISS.
Novembre 2021: AGENAS ha trasmesso al Ministero della Salute uno schema preliminare del Documento Tecnico di sintesi con delle modifiche proposte dalla stessa Agenzia al fine di rendere la Riforma il più possibile aderente e funzionale a quanto previsto nell’ambito della M6C1 del PNRR.
Dicembre 2021: 16° Forum Risk Management in Sanità (30 novembre- 3 dicembre 2021) in cui Domenico Mantoan, il Direttore Generale AGENAS, ha anticipato i contenuto del “DM 71: Modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza nel territorio” ed è stata pubblicata da AGENAS a questo link.
14 Febbraio 2022: Il Ministro della Salute Speranza in audizione in Commissione Affari sociali della Camera sull’attuazione del Pnrr annuncia che a breve sarà trasmesso alle Regioni il testo del Dm 71 sulla riforma della sanità territoriale da emanare entro il 30 giugno.
Il Ministro ha affermato che il centro della riforma sulla sanità territoriale saranno le 1.350 Case della Comunità previste, accompagnate da 400 ospedali di comunità, 280 interventi digitali, 300 interventi di sostenibilità ospedaliera, oltre 4 miliardi per il parco tecnologico, 50 mln per l’intelligenza artificiale e 520 milioni per la ricerca biomedicale. L’obiettivo sarà quello di stabile una stretta correlazione tra medici di famiglia, le case di comunità e il distretto, secondo una logica in base alla quale i medici di famiglia saranno gli “spoke” delle case della comunità “hub”.
25 Febbraio 2022: È stata inviata alle regioni la prima bozza del DM 71 nel quale vengono definiti gli standard in termini di assistenza sanitaria territoriale che dovranno essere rispettati in ogni regione. Agenas effettuerà il monitoraggio attraverso una relazione semestrale.
Come riportato da Quotidiano Sanità, Il perno del sistema sarà il Distretto sanitario al cui interno rivestirà un ruolo fondamentale la Casa della Comunità dove i cittadini potranno trovare assistenza h24 ogni giorno della settimana. Rimangono in piedi gli studi dei medici di famiglia (definiti spoke delle Case della Comunità) che saranno collegati in rete per garantire aperture h12 sei giorni su sette (il documento non scioglie il nodo sull'inquadramento giuridico dei medici di medicina generale dove è ancora in atto un confronto tra Governo e Regioni). All’interno del Distretto vi saranno poi gli Ospedali di Comunità con un forte assistenza infermieristica e saranno decisivi ad esempio per la presa in carico dei pazienti nelle fasi post ricovero ospedaliero o in tutti quei casi dove c’è bisogno di una particolare assistenza vicino al domicilio del paziente. Nel nuovo sistema un forte ruolo rivestiranno gli infermieri di famiglia che saranno impiegati in molte delle nuove strutture definite dal decreto.
A coordinare i vari servizi presenti nel Distretto vi saranno poi le Centrali operative territoriali e forte impulso verrà dato al numero di assistenza territoriale europeo 116117 che i cittadini potranno chiamare per richiedere tutte le prestazioni sanitarie e sociosanitarie a bassa intensità assistenziale. Vengono poi fissati gli standard per l'assistenza domiciliare e viene definito l'utilizzo dei servizi di Telemedicina.
Restano poi in piedi dopo la sperimentazione in pandemia le Unica di continuità assistenziale. Vengono poi fissati gli standard per i servizi delle cure palliative (ad esempio gli hospice), per i dipartimenti di prevenzione e consultori familiari. Nel nuovo sistema di cure primarie ruolo rilevante avranno anche le farmacie che sono identificate a tutti gli effetti come presidi sanitari di prossimità dove il cittadino potrà trovare sempre più servizi aggiuntivi.
Per realizzare l’ambizioso piano di medicina territoriale si utilizzeranno i 7 miliardi di euro previsti dalla Missione 6 Componente 1 del PNRR (parte dei quali è stato già ripartito con il Decreto del Ministero della Salute del 20 gennaio 2022) e 625 milioni riservati al sud, del PON Salute in arrivo dalla Commissione Ue all’interno della Programmazione FESR 2021-2027. Quest’ultimi fondi sono destinati alle sette regioni che si trovano una situazione maggiore difficoltà organizzativa e che quindi non riescono ad assicurare la piena erogazione delle prestazioni.
La riforma del sistema degli interventi in favore degli anziani non autosufficienti (Missione 5, Componente 2, Riforma 1.2)
La riforma 1.2 della Missione 5 Componente 2 del PNRR riguarda il “Sistema degli interventi a favore degli anziani non autosufficienti”. Si tratta di un intervento organico sul tema all’autosufficienza e prevederà una Legge Delega (legge quadro) entro marzo 2023 accompagnata dai decreti attuativi entro il 2024.
Il provvedimento è finalizzato all’emanazione dei LEPS (Livelli essenziali delle prestazioni sociali), alla revisione dei LEA (livelli essenziali di assistenza), e alla creazione di infrastrutture nel territorio con coinvolgimento del Terzo settore, in coerenza con gli obiettivi di finanza pubblica.
Gli obiettivi della riforma sono:
All’interno della riforma, le infrastrutture tecnologiche avranno un ruolo centrale
LE TAPPE:
Gli elementi principali della bozza:
Art. 3 – principi ispiratori della legge – riconoscimento e promozione del valore umano e culturale sociale ed economico di ogni stagione della vita delle persone, indipendentemente dalla presenza di menomazioni, limitazioni e restrizioni alla loro autonomia.
Art. 4 – invecchiamento attivo e prevenzione dello stesso, attuato tramite le “Linee guida nazionali per l’inclusione e la promozione dell’accessibilità delle persone anziane e fragili ai servizi e alle risorse del territorio” con appositi Piani d’azione.
L’idea di fondo è quella di consentire a tutti, anche alle persone con fragilità, la fruizione dei servizi sociali e sanitari, degli spazi urbani, dell’ambiente naturale e delle iniziative e dei servizi ricreativi, commerciali e culturali.
Art. 5 – coinvolgimento del Governo, le Regioni e gli Enti Locali dovranno inoltre adottare il principio della programmazione integrata per garantire l’universalità di accesso ai servizi, alle prestazioni, ai trattamenti in relazione alle necessità delle persone e degli anziani non autosufficienti.
Art.6 – promozione di forme innovative di coabitazione sociale domiciliare per le persone anziane. Questi interventi saranno finanziati dalla missione 5 e 6 del PNRR, ma riguarderanno anche i progetti relativi alla rigenerazione urbana e la mobilità accessibile e sostenibile.
Come? Ampliamento e modifica dell’offerta dei servizi sociali: case, case-famiglia, gruppi famiglia, gruppi appartamento e condomini solidali per garantire concretamente la prosecuzione della vita, in condizioni di dignità e sicurezza.
L’implementazione di questa Riforma potrà contare sul miliardo di euro della Missione 5 Componente 2 del PNRR che finanzia interventi contro l’istituzionalizzazione degli anziani, attuatu dagli Ambiti Territoriali Sociali (ATS). Il bando che attiva questo investimenti è stato pubblicato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed è in scadenza il 1° marzo.
Si ricorda che è sempre possibile consultare i numeri precedenti cliccando QUI