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Interviste ed Editoriali - 03/03/2022

Di Venanzio: "Preoccupati per le conseguenze umanitarie del conflitto, nodo per le aziende è il costo dell'energia"

Crisi del conflitto russo-ucraino e peso del caro energia: sul Messaggero l'intervento del Presidente di Unindustria Rieti Alessandro Di Venanzio

3 marzo 2022

“In questo momento siamo soprattutto preoccupati per le conseguenze umanitarie del conflitto perché quello che sta succedendo è già una tragedia a prescindere. Mi sembra che gli italiani si stiano già mobilitando e, anche in questo caso, voglio sottolineare che ad Amatrice, dove purtroppo conoscono la sofferenza, hanno messo a disposizione degli alloggi per i profughi che dovessero arrivare. Per quanto riguarda il Sistema delle imprese, Confindustria ha aperto un help desk per le imprese dedicato alle conseguenze della guerra russo-ucraina. Un numero e un canale mail per supportare gli associati, molti dei quali non sanno come muoversi. In merito alle aziende del Reatino è da segnalare che le esportazioni verso la Russia erano limitate a causa della svalutazione del rublo che ha reso difficile vendere sul mercato russo già prima della guerra con l’Ucraina e alle sanzioni già presenti dopo l’annessione della Crimea. Per quanto riguarda le esportazioni del Lazio, dai dati elaborati dal Centro studi di Unindustria risulta che nell’interscambio commerciale del Lazio, la Russia pesa per il 2,1% sull’export regionale (1,6% Italia) e per il 2,5% sull’import (3,4% Italia). L’export è concentrato in due settori, farmaceutico e aerospazio, mentre l’import è concentrato nei prodotti della metallurgia. In questo settore provengono dalla Russia beni per oltre 630 milioni di euro, pari al 29% di tutte le importazioni laziali di prodotti metallurgici. Va detto però che quello russo è un mercato dove molte aziende puntano ad investire nel prossimo futuro. L’Ucraina, inviece, pesa per lo 0,1% delle esportazioni laziali (0,4% Italia) e per lo 0,1% delle importazioni laziali (0,6% Italia). Il problema vero per le aziende, reatine e non solo, resta invece quello del costo dell’energia e sappiamo che tutto ciò si va ad innestare su una situazione che, sotto questo punto di vista, era già molto complicata”. 

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Francesco Corsi




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