Quella 2023 per Roma non sarà ancora una Pasqua da tutto esaurito. La ripresa economica c'è, ma alberghi, ristoranti, musei, terme, parchi a tema dovranno aspettare il prossimo anno per recuperare i valori pre-Covid. Ne parla oggi il Corriere della Sera con un articolo a cura di Mirko Giustini in cui interviene anche il presidente della nostra Sezione Turismo Fausto Palombelli.
Tra I'8 e il 10 aprile la città è pronta ad accogliere almeno 40 mila visitatori in più rispetto allo stesso periodo del 2022 (+ 15%). In tutto gli arrivi saranno almeno 270 mila dall'estero, per un totale di circa 670 mila presenze al giorno. Per il comparto significa superare i 3 miliardi di euro di fatturato già nel primo semestre.
«Ultimamente la Capitale è riuscita ad attirare importanti investimenti dall'estero e grandi catene di lusso hanno aperto qui le loro strutture ricettive, contribuendo a incrementare l'indotto generato dal traffico internazionale», afferma Palombelli. «Ora il settore pubblico deve fare la sua parte e migliorare la qualità del verde, della raccolta differenziata e della manutenzione stradale. Ai privati invece il compito di trovare 50 mila lavoratori per quei mestieri quasi scomparsi con il coronavirus. In particolare servono guide, personale di sala e cucina e addetti alla sicurezza degli aeroporti».
Un capitale umano da reperire immediatamente, considerato che per una città d'arte come Roma la primavera è alta stagione.
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