Nel primo trimestre 2025 il PIL italiano è cresciuto dello 0,3%, sostenuto da una timida ripresa dell’industria dopo cinque trimestri di calo, ma l’incertezza derivante dai nuovi dazi USA e dalle politiche commerciali instabili limita la fiducia, frenando export e investimenti. I prezzi dell’energia sono diminuiti significativamente, con il gas sceso da 50 a 33 €/MWh e il petrolio da 76 a 62 $/barile, contribuendo a contenere l’inflazione e a favorire il taglio dei tassi da parte della BCE, già al 2,25%. Nonostante un aumento dell’export nel primo trimestre (+4,6%), soprattutto verso Germania e USA, gli investimenti mostrano segnali di debolezza con la fiducia delle imprese in calo e ordini di beni strumentali stagnanti. I consumi risultano contrastanti: l’occupazione cresce ma la fiducia dei consumatori diminuisce e le vendite al dettaglio calano. Nel settore servizi il turismo continua a espandersi, mentre il fatturato complessivo registra un calo. A livello europeo, la crescita nel primo trimestre è stata modesta (+0,3%) con segnali di rallentamento, mentre negli USA il PIL è leggermente sceso (-0,1%) ma con una buona dinamica occupazionale. La Cina mantiene una crescita robusta (+5,4%) grazie a esportazioni e stimoli interni, e la Spagna si distingue per una forte espansione trainata da consumi, investimenti e politica fiscale espansiva.
Link al rapporto: Congiuntura Flash dal CSC