In un contesto internazionale segnato da crisi sovrapposte e crescente frammentazione geopolitica, garantire la resilienza delle catene di approvvigionamento nei settori strategici è diventato essenziale per l’autonomia industriale europea.
Questo studio del Centro Studi Confindustria propone un approccio innovativo e più articolato per mappare le dipendenze critiche dell’Unione Europea dalle importazioni, sia a livello aggregato che per i singoli Stati membri.
Utilizzando un ricco database di flussi commerciali bilaterali relativi a oltre 5.000 prodotti scambiati tra più di 200 paesi, l’analisi combina nuovi criteri empirici – come il profilo di rischio dei paesi fornitori e il potenziale di diversificazione delle importazioni – con un algoritmo che simula scenari alternativi di approvvigionamento.
I risultati mostrano che la concentrazione delle importazioni è la criticità più diffusa e rivelano differenze significative nella capacità degli Stati membri di diversificare le fonti di fornitura.
Il lavoro fornisce indicazioni concrete per la definizione di politiche industriali mirate a rafforzare la capacità dell’Europa di affrontare shock esogeni, assicurando una transizione verde e digitale più sicura e sostenibile.
Link al rapporto: CSC Working paper n.1 2025