Il 2 aprile scorso, è stato approvato il progetto di prassi di riferimento UNI dal titolo “Tecnologia di realizzazione delle infrastrutture interrate a basso impatto ambientale: sistemi di minitrincea”.
Il documento, frutto della collaborazione tra UNI, IATT - Italian Association for Trenchless Technology, e UNINDUSTRIA, fornisce specificazione descrittiva delle pratiche attuate per la realizzazione di infrastrutture interrate mediante tecnologia di minitrincea, per ogni soggetto operatore o Ente locale, al fine di una corretta gestione degli interventi nel sottosuolo, attraverso il loro coordinamento e la coerenza tecnica degli stessi.
L’attività di elaborazione della prassi di riferimento, coordinata da UNI, ha visto il contributo degli esperti di IATT e di UNINDUSTRIA. Il progetto è ora sottoposto alla fase di consultazione pubblica, con scadenza 8 maggio 2014, al fine di raccogliere osservazioni da parte del mercato.
Finalizzata a favorire la divulgazione e applicazione delle tecnologie non invasive del suolo a basso impatto ambientale, la prassi di riferimento descrive le tecniche connesse alle attività di scavo e di riempimento delle trincee di dimensioni ridotte, la posa dell’infrastruttura, il ripristino delle superfici stradali, i relativi strumenti utilizzati e i limiti applicativi.
Si ricorda che le prassi di rifermento sono documenti che introducono prescrizioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme tecniche, elaborati sulla base di un rapido processo di condivisione ristretta ai soli autori, e costituiscono una tipologia di documento para-normativo nazionale che va nella direzione auspicata di trasferimento dell’innovazione e di preparazione dei contesti di sviluppo per le future attività di normazione, fornendo una risposta tempestiva ai mercati in cambiamento.
L'iniziativa nasce da un accordo Unindustria - IATT, sottoscritto lo scorso settembre, che ha l'obiettivo di diffondere, presso le imprese e soprattutto la PA, le conoscenze tecniche e scientifiche delle tecnologie a basso impatto ambientale (anche dette trenchless o no-dig) per favorirne l'utilizzo nella realizzazione e nella gestione delle reti infrastrutturali del sottosuolo, come ad esempio, proprio le reti in fibra ottica per la connettività "ultrabroadband".