È Il dato che emerge dalla quarta edizione dell’Osservatorio delle Competenze Digitali, condotto dalle maggiori Associazioni ICT in Italia, Aica, Aniter-Assinform, Assintel e Assinter Italia, con il supporto di Cfmt, Confcommercio e Confindustria, sull’analisi dei profili e dei ruoli dell’ICT.
I risultati dimostrano un continuo aumento di richiesta dei profili hi-tech. Sono 64mila gli annunci in rete nel 2017 (+7% rispetto al 2016) numero più che raddoppiato negli ultimi 4 anni. E guardando alle stime, entro il 2020 ci saranno fino a 88mila nuovi posti di lavoro per specializzati in ICT con una crescita di quasi il 19% sull’anno precedente. Gli Sviluppatori sono in testa alla classifica dei ruoli più ricercati, seguono i consulenti ICT e aumenta inoltre il numero delle nuove professioni come il Big Data Specialist e il Cyber security Officer.
Ma il peso della digitalizzazione cresce in ogni area aziendale anche nei settori più tradizionali con un’incidenza media del 13,8% ma con punte che sfiorano il 63% per le competenze digitali specialistiche nelle aree “core” di Industria e il 41% nei Servizi.
Secondo le considerazioni dell’Osservatorio il gap tra domanda e offerta di lavoro è destinato ad aumentare nei prossimi anni. Ma non in modo omogeneo: a mancare saranno i laureati specializzati. Solo per il 2018 il fabbisogno indicato dalle aziende varia tra i 12.800 e 20.550 tecnici l’anno mentre l’Università dovrebbe laurearne circa 8.500; è evidente quindi, che sarà difficile soddisfare la domanda in arrivo dal mercato.
Per tenere il passo con le nuove tecnologie, sarà di estrema importanza, oltre alla ricerca di figure specializzate, un investimento in formazione e aggiornamento del personale dipendente.
Unindustria Perform, società di formazione di Unindustria, accompagna le aziende verso la digitalizzazione di processi e prodotti garantendo un adeguamento continuo delle competenze per tutto il personale.
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Fonte: Scuola24 de Il Sole24Ore