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News - 22/01/2013

Ordinamento di Roma Capitale - Terzo decreto Roma Capitale, ancora nulla di fatto

Lo schema di decreto si propone come correttivo del secondo decreto per Roma Capitale, d.lgs n. 61 del 2012, avendo la Regione Lazio adito la Corte Costituzionale per la presunta illegittimità del disposto in violazione delle competenze regionali

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta del Ministro della pubblica amministrazione e semplificazione, di concerto con i Ministri competenti, alcune modifiche allo schema di decreto legislativo relativo a Roma Capitale.

Le novità riguardano, tra l'altro:
  • i poteri di ordinanza del Sindaco
  • la rimodulazione del programma di interventi a favore della città
  • l'erogazione diretta a Roma Capitale di risorse destinate al trasporto pubblico locale(tpl)
Il comunicato della Presidenza del Consiglio non dice altro.
Tuttavia, dai lavori delle Commissioni parlamentari chiamate ad esprimere un parere sullo schema di decreto, si evincono gli argomenti di modifica proposti:
  • è stata chiesta la commutazione in ordinari dei poteri assunti dal Sindaco in qualità di commissario straordinario per l'emergenza del traffico e la mobilità, poteri (a carattere statale) che sono stati prorogati di anno in anno al fine di semplificare le procedure, attraverso l'emissione di ordinanze appunto, per quanto riguarda gli interventi su parcheggi, cantieri per le metropolitane e altre realtà, paragonando la mobilità della Capitale ad eventi calamitosi come inondazioni e terremoti. Si noti che, il Consiglio dei Ministri presieduto da Mario Monti ha interrotto le proroghe di queste gestioni commissariali ( al 31/12/2012) attraverso l'emanazione della L. 100 del 2012, sul riordino della Protezione Civile;
  • essendo state abrogate, con il d. lgs. n. 61 del 2012, tutte le norme che si riferivano al finanziamento di Roma Capitale ai sensi della legge 396 del 1990, si è prospettato che il programma delle opere già finanziate possa essere rimodulato attraverso procedure semplificate con decreto del Ministero delle Infrastrutture;
  • riguardo all'erogazione diretta a Roma Capitale di risorse per il tpl all'interno della quota spettante alla Regione, dovranno essere esclusi i finanziamenti destinati al tpl ferroviario.

Il Governo ha quindi accolto gli argomenti sollecitati dal passaggio in Parlamento; è tuttavia improbabile che abbia recepito tout court le modifiche così come proposte dalle Commissioni parlamentari: e il fatto che il testo approvato, per ora indisponibile, dovrà nuovamente passare al vaglio del Legislativo depone scontatamente per questa tesi, facile da sostenere seppure in contrasto con i titoli comparsi nei giorni scorsi sui maggiori quotidiani nazionali.

Dunque, non essendo conclusa la procedura legislativa e considerato il delicato momento politico, un rinvio di 30 giorni potrebbe tradursi in un nulla di fatto.

cfr news del 30/05/2012 canale Affari Legislativi

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