La domanda globale di semiconduttori è in forte crescita (+26% nel 2021), ma non è accompagnata da un incremento tempestivo dell’offerta, con conseguenze su tempi di consegna e aumenti nei prezzi.
Il mismatch tra domanda e offerta nel mercato dei semiconduttori e di chip interviene su una catena di produzione lunga, che coinvolge più Paesi e dipende da fattori strutturali e congiunturali.
I principali fattori strutturali sono riconducibili a:
I fattori congiunturali, invece, sono:
Agli elementi congiunturali si è recentemente aggiunto il conflitto russo-ucraino, che potrebbe acutizzare le criticità nelle catene di approvvigionamento. Da un lato, infatti, i chip sono parte dell’insieme di beni oggetto di sanzioni da parte degli Stati Uniti; dall’altro, Russia e Ucraina sono fornitori di gas chimici come il neon, fondamentali per i processi produttivi nella filiera dei semiconduttori.
Allo scopo di ridurre la dipendenza italiana dai produttori di semiconduttori esteri, il Governo italiano interverrà tramite il PNRR - le cui misure a potenziale beneficio del settore valgono fino a 1,1 miliardi di euro - e attraverso un fondo istituito presso il MISE, con una dotazione di 150 milioni per il 2022 e 500 milioni all’anno dal 2023 al 2030.
Vista la strategicità del settore e la connessione con altri comparti produttivi, la maggiore autonomia da forniture esterne e l'espansione della capacità produttiva costituiranno un fattore abilitante per la crescita di lungo periodo del Paese.