Le condizioni dell’economia globale non sono più solo favorevoli; basta pensare alla frenata dei paesi emergenti e quindi del commercio globale, la paura generata dal terrorismo e l’escalation militare in Siria. Tuttavia restano prevalenti i fattori positivi, che in alcuni casi si sono addirittura irrobustiti, quali l’ulteriore calo del prezzo del petrolio e il nuovo arretramento del tasso di cambio dell’euro.
La deflazione resta il problema maggiore su scala mondiale; ciò terrà a lungo bassi i tassi d’interesse, anche della FED, e giustifica ulteriori allentamenti da parte della BCE. In Italia l’economia stenta a perdere quota anche per una debole domanda estera, la domanda interna, invece, è più vivace, la fiducia delle PMI è in miglioramento e si è ancora in attesa degli effetti espansivi della Legge di Stabilità.