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Comunicato Stampa - 23/05/2021

Angelo Camilli: ''Danno per economia proroga licenziamenti, gli impegni si mantengono''

Il Presidente di Unindustria: "Auspichiamo fortemente che il Decreto non contenga la proroga fino al 28 agosto del blocco dei licenziamenti, contravvenendo agli impegni presi dal Ministro Orlando che fissava la data al 30 giugno".

“Nelle prossime ore il Governo darà il via libera al Dl Sostegni Bis: auspichiamo fortemente che il Decreto non contenga la proroga fino al 28 agosto del blocco dei licenziamenti, contravvenendo agli impegni presi dal Ministro Orlando che fissava la data al 30 giugno. Una decisione del genere, oltre ad apportare un grandissimo danno all’economia e alla competitività del nostro Paese – vogliamo ricordare ancora una volta che l’Italia è l’unico Stato europeo che ha adottato questa misura – è anche una mancanza di tatto verso il sistema delle imprese perché disattende un accordo preso in precedenza” dichiara Angelo Camilli, Presidente di Unindustria.

 

“Non si possono cambiare le regole in corsa contraddicendo quanto concordato insieme, tutto ciò comporta disorientamento e scarsa affidabilità. Imprese, sindacati e lavoratori, anche grazie al ridursi del contagio dovuto alle vaccinazioni, si stanno preparando ad un graduale ritorno al regime ordinario. Serve un segnale forte di ritorno alla normalità, per consentire di programmare investimenti e creare lavoro. Così, invece, è tutto fermo e il blocco dei licenziamenti si trasforma sempre più in blocco delle assunzioni perché non fa altro che mettere il freno a quei processi di riorganizzazione e riposizionamento che sono essenziali per il sistema produttivo del Paese per ripartire”. “Va chiarito che per noi imprenditori la strada maestra è sempre stata quella di mantenere e valorizzare i nostri lavoratori, perché sono il primo bene, quello più importante e che noi tuteliamo con molta attenzione. Le imprese sono alla ricerca di nuove competenze, le aziende hanno difficoltà nel trovare persone qualificate. Il blocco dei licenziamenti ritarda questi processi ed inoltre, così facendo, si continua soltanto a ragionare sull’onda dell’emergenza e questo non è certamente un buon segnale, come il Governo sa perfettamente”.

 

“Il vero tema, su cui le imprese insistono da mesi, è come riformare le tutele per il lavoro, partendo dalla occupabilità delle persone. Noi abbiamo presentato quasi un anno fa una riforma seria e articolata degli ammortizzatori sociali: non ha mai avuto risposte da parte del Governo. Bisogna ripartire da temi come questo per creare occupazione e sviluppo. Confidiamo fortemente che il ministro Orlando intervenga sul Dl Sostegni per modificarlo: sarebbe il segnale più importante che possiamo dare al Paese e ai mercati”.

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Francesco Corsi




Viterbo

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