Roma, 10 dicembre 2021
I temi della settimana
LAVORO: NON E’ IL MOMENTO DELLO SCIOPERO GENERALE. E’ TEMPO DI FAR PREVALERE IL SENSO DI RESPONSABILITÀ NAZIONALE
"La dichiarazione di sciopero generale ci costringe, purtroppo, a prendere atto con grande amarezza del fatto che solo una parte del sindacato ha accolto l’appello a un confronto concreto. Un dialogo mirato alla convergenza sulle priorità vere per rimettere l’Italia su un sentiero pluriennale di crescita solida e per garantire finalmente risposte efficaci alle vittime di ogni crisi italiana: giovani, donne, poveri e titolari di contratti a tempo determinato”. Così il Presidente Carlo Bonomi, nel corso dell’evento ‘Il valore dell’impresa. L’impresa del valore’, organizzato da Confindustria Sicilia. “E’ il tempo di far prevalere il senso di responsabilità nazionale, che travalichi le identità di parte per realizzare gli interessi del Paese. Con i sindacati avremmo voluto confrontarci sul taglio del cuneo fiscale, sulla possibilità di aggiornare i protocolli di sicurezza sanitaria, sull’istituzione di commissioni paritetiche nelle imprese per prevenire a monte gli incidenti nei luoghi di lavoro, su una riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive per renderli efficienti - ha proseguito Bonomi. Per questo guardiamo allo sciopero generale di Cgil e UIL con amarezza, soprattutto perché la media di 250 scioperi nazionali all'anno esprime la ritualità di uno strumento che sembra essere ormai concepito sempre più come manifestazione identitaria. Il Paese si aspetta che istituzioni e parti sociali facciano insieme le scelte giuste. Non lo sciopero generale”, ha concluso.
MANOVRA: LA NOSTRA PROPOSTA SUL FISCO E’ A VANTAGGIO DEI LAVORATORI E DEL PAESE
“La proposta di Confindustria sul fisco è "a vantaggio dei lavoratori e del Paese" e "di questo avremmo voluto parlare con il sindacato". A sottolinearlo è il Presidente Carlo Bonomi, parlando al convegno degli industriali siciliani, a Carini.
"La somma di risorse impegnate dal governo è di 7 miliardi di sgravi Irpef concordati dai partiti, e 1,5 miliardi di mini decontribuzione fino a 35mila euro di reddito dipendente dei lavoratori. Se gli stessi 8,5 miliardi fossero destinati al solo taglio contributivo per due terzi a favore dei lavoratori come da nostra proposta, a 19mila euro di reddito del lavoratore corrisponderebbe – ha spiegato Bonomi - uno sgravio di 408 euro annui rispetto ai 391 euro della proposta del governo. A 24mila euro di reddito, il lavoratore realizzerebbe con la nostra proposta un reddito netto superiore di 515 euro, rispetto ai 302 della proposta governativa. A 28mila euro di reddito il vantaggio per il lavoratore salirebbe a 601 euro, contro i 330 della proposta governativa. E infine a 35mila euro il lavoratore guadagnerebbe 751 euro in più l'anno, rispetto ai 385 euro della proposta del governo. E a questi effetti più positivi per il lavoratore si aggiungerebbero quelli dello sgravio, più ridotto, a vantaggio delle imprese".
RELAZIONI INDUSTRIALI: SIGLATO IL PROTOCOLLO SUL LAVORO AGILE. STIRPE: ACCORDO SEGNALE IMPORTANTE E POSITIVO
L’accordo sul protocollo sul lavoro agile è un segnale importante e positivo”. Così Maurizio Stirpe, Vice Presidente per il Lavoro e le Relazioni Industriali, commentando l’accordo raggiunto tra imprese e i sindacati al Ministero del Lavoro. “E’ la prova che, quando le parti sociali esercitano il proprio ruolo e il Governo si rende disponibile a costruire con loro una adeguata sintesi, i risultati si ottengono in tempi brevi e senza inutili polemiche - ha osservato Stirpe. Mi auguro che sia una esperienza replicabile, l’inizio di una stagione feconda e pragmatica, focalizzata sulle cose da fare”. L’intesa raggiunta tra le parti si muove all'interno della cornice fornita dalla disciplina della legge 81/2017, dando spazio ai contratti nazionali, aziendali o territoriali, nel rispetto degli accordi collettivi in essere. Superato lo stato di emergenza, è prevista una adesione su base volontaria e subordinata alla sottoscrizione di un accordo individuale scritto, fermo restando il diritto di recesso. Lo svolgimento della prestazione in modalità agile è equiparata a quella svolta dai lavoratori in presenza, senza possibilità di incidere su elementi contrattuali in essere quali livello, mansioni, inquadramento professionale e retribuzione. Ciascun lavoratore agile, pertanto, ha diritto allo stesso trattamento economico e normativo. La modalità di lavoro agile non prevede prestazioni di lavoro straordinario.
PRODUZIONE INDUSTRIALE: NEL 4 TRIMESTRE ANCORA IN AUMENTO MA CON PASSO MENO SOSTENUTO. IN OTTOBRE+0,1 E NOVEMBRE +0,2
“Nel 4° trimestre del 2021, la produzione industriale italiana starebbe proseguendo il trend di crescita già osservato nel corso dell’anno, anche se con un passo meno sostenuto. Gli incrementi in ottobre (+0,1%) e novembre (+0,2%) implicherebbero una variazione trimestrale acquisita dello 0,2%, un ritmo più contenuto di quanto osservato nei primi tre trimestri (rispettivamente +1,5%, +1,2% e +1,0%).” Questi gli ultimi numeri sulla produzione industriale diffusi dal Centro studi Confindustria nella consueta indagine mensile. “Le ragioni di tale dinamica sono riconducibili in parte ad un fisiologico rallentamento (l’Italia è quella che tra le grandi economie europee a settembre si posizionava meglio rispetto al periodo pre-pandemia, +1,5% rispetto a febbraio 2020, mentre Germania e Spagna non hanno ancora chiuso il gap produttivo), in parte all’emergere di fattori limitativi della produzione, quali la scarsità di alcune componenti e materie prime, il maggior ricorso alle scorte di magazzino, il rallentamento produttivo dei principali partner commerciali e il maggior grado di incertezza.”