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Imprese d'autore - 02/05/2023

RESET

INVENTARE L'ENERGIA

Idee giovani che si trasformano in impresa. Reset nasce nel 2015 ed è un’azienda cleantech nel settore dell’economia circolare e delle fonti rinnovabili di energia. Qui si studia il futuro. Sforna due brevetti per invenzione industriale di cui è titolare e partendo con dieci persone all’appello arriva ad un team di 70 unità organizzate in un’area produttiva di 7.000 metri quadrati ubicata nel Nucleo industriale di Rieti dove si concentrano R&D, ingegneria, costruzioni e sviluppo commerciale. In azienda si parla di Syngasmart, la tecnologia che Reset ha sviluppato creando un originale sistema di gassificazione di biomasse residuali integrato a generatori di energia elettrica e termica, altamente automatizzato e compatto, pensato per servire aziende e comunità di piccole e medie dimensioni.

 

Una tecnologia carbon-negative in grado di produrre bioenergia e sequestrare CO2 - ci spiega Stefano Manelfi tra i fondatori di Reset e HR - il suo utilizzo rappresenta sia un’alternativa alle fonti fossili che ai tradizionali metodi di smaltimento di biomasse e scarti organici. Infatti, con SyngaSmart è possibile produrre energia rinnovabile valorizzando residui agroforestali e scarti organici in prossimità del luogo di produzione, riducendo quindi i costi e gli impatti ambientali dovuti al trasporto e al conferimento in discarica.

 

 

FUNZIONA!

Il processo di gassificazione permette di generare un biocombustibile gassoso - BioSyngas - attraverso degradazione termochimica di biomasse organiche come residui legnosi, agricoli e scarti organici di varia natura. Il tutto avviene a circa 900°C all’interno di un reattore chiuso ed in carenza di ossigeno. Al termine di questo processo la biomassa viene trasformata in una miscela di gas combustibili ed una piccola quantità di residuo solido ricco di carbonio, il BioChar.

Il gas viene successivamente depolverizzato, raffreddato e filtrato. Il gas prodotto viene inviato ad un generatore, che può essere un motore accoppiato ad un alternatore o un bruciatore con caldaia, al fine di convertire l'energia chimica in energia elettrica e termica. Nel caso della cogenerazione, quest'ultima viene recuperata attraverso l'utilizzo di scambiatori che intercettano calore nella fase di gassificazione, dal liquido refrigerante del motore e dai fumi di scarico.

Ogni impianto SyngaSmart è un sistema integrato di processi meccanici e termochimici governati da un'articolata architettura IoT e da sistemi di automazione che, attraverso sensori di pressione e temperatura, valvole, sonde, motoriduttori, coclee, pompe ed inverter, permettono di gestire l'impianto con il minimo intervento umano, sia in locale che da remoto, attraverso software e perfino con un’applicazione dedicata.

 

MISSIONI, VISIONI

Cosa vogliamo?

Offrire una soluzione innovativa di valorizzazione energetica carbon-negative e smaltimento on-site di biomasse di scarto, riducendo gli impatti ambientali e creando valore per gli operatori e per la collettività.

 

A cosa puntiamo?

Diventare un punto di riferimento tecnologico nel recupero di materia ed energia per la realizzazione di un'economia circolare, sostenibile, carbon-negative.

 

E il futuro?

 

Il futuro è già qui - dice Stefano Manelfi - Il nostro sistema consente di valorizzare le biomasse residuali e gli scarti organici, riducendone il valore fino al 95 per cento. La tecnologia SyngaSmart utilizzata da Reset può trattare fino a circa duemila tonnellate/anno di biomassa solida direttamente dove viene prodotta, riducendo così i costi e gli impatti ambientali associati al trasporto e al conferimento.

 

 

 

L’ENERGIA CHE SI PROGRAMMA

Energia rinnovabile 24 ore su 24. Programmabile quella di Reset finché c’è disponibilità di biomassa e con un minimo impegno di personale. E poi, grazie al processo di gassificazione, si massimizza il recupero energetico dalla biomassa senza gli impatti emissivi di polveri e ceneri associati alla combustione.

Grazie alla produzione e all'uso di biochar come ammendante è possibile sequestrare l’anidride carbonica. Infatti, il processo di gassificazione permette di immagazzinare una quota del Carbonio contenuto nella biomassa utilizzata, in una forma solida e stabile nel tempo, realizzando così il cosiddetto processo "carbon-negative".

 

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