100Autori e Anica si augurano che i Ministri portino a conclusione oggi stesso l’iter tecnico del decreto, con il testo inviato ai Presidenti delle Camere un mese fa, ringraziandoli per essere finalmente intervenuti su un provvedimento che il settore attendeva da troppo tempo.
Dall'Ufficio Stampa di Anica
"Il Cinema italiano non può attendere un altro governo perché siano regolati gli obblighi di investimento e di programmazione dei broadcaster, con un provvedimento rinviato da cinque anni, due legislature e tre esecutivi, che ha già prodotto un danno enorme a tutta l’industria dell’audiovisivo e ai duecentomila addetti del settore".