Contatti          Sedi
Bacheca    |   Login
 
Condividi Aggiungi ai preferiti Stampa Pdf

News - 04/07/2013

Decreto pagamenti P.A. le novità L. 06.06.2013, n. 64 di conversione DL 35/2013 - Dossier Ance

Si tratta di un provvedimento importante ma ancora insufficiente nella prospettiva di trovare una soluzione definitiva al drammatico problema dei ritardi di pagamento della pa alle imprese di costruzioni

Sulla Gazzetta Ufficiale n°132 del 7 giugno 2013 è stata pubblicata la Legge 6 giugno 2013, n°64, di conversione del Decreto-legge 6 aprile 2013, n°35 recante: “Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali. Disposizioni per il rinnovo del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria.”.

Il provvedimento, contenente in particolare le misure relative al pagamento dei debiti arretrati della Pubblica Amministrazione, rappresenta un primo segnale di discontinuità, positivo ma ancora insufficiente, nella ricerca di una soluzione definitiva al drammatico problema dei ritardi di pagamento della Pubblica Amministrazione alle imprese di costruzioni. Si tratta di un provvedimento a lungo invocato dal sistema confindustriale che ha intensamente lavorato con le istituzioni nazionali ed europee per trovare una soluzione all’inaccettabile fenomeno dei ritardi di pagamento della Pubblica Amministrazione che mette a repentaglio la sopravvivenza di migliaia di imprese. Il provvedimento prevede il pagamento dei debiti pregressi delle Pubbliche Amministrazioni italiane per circa 40 miliardi di euro nel biennio 2013-2014, attraverso l’emissione di titoli di Stato. In particolare, il decreto prevede misure per il pagamento di spese in conto capitale, quindi prevalentemente per lavori pubblici, per un totale di circa 7,5 miliardi di euro nel 2013. Per il 2014, invece, il decreto-legge non prevede nessun pagamento in conto capitale.

Le misure approvate, di natura straordinaria, riguardano il pagamento dei debiti maturati alla data del 31 dicembre 2012 attraverso: - l’allentamento del Patto di stabilità interno di Comuni e Province, per un importo complessivo di 5 miliardi di euro nel 2013; - l’allentamento del Patto di stabilità interno delle Regioni, per un importo pari a 2,2 miliardi di euro nel 2013, con priorità ai trasferimenti da effettuare agli enti locali in funzione di esigenze di pagamento alleimprese per spese in conto capitale. Di questi 2,2 miliardi di euro, 800 milioni di euro sono relativi ai cofinanziamenti nazionali dei programmi dei fondi strutturali europei; - l’aumento della dotazione finanziaria a disposizione dei Ministeri per l’estinzione dei debiti pregressi, anche di parte capitale, nell’anno 2013.
 
Per il finanziamento delle misure di pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione, il provvedimento prevede l’utilizzo delle risorse che gli enti hanno già a disposizione nelle loro casse ovvero, in caso di assenza di risorse di cassa, l’accesso, su richiesta delle P.A., ad un apposito fondo, denominato “Fondo per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili”, dotato complessivamente di 23,8 miliardi di euro, di cui 3,6 miliardi per gli enti locali, 6,2 miliardi per le Regioni e 14 miliardi per il Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre, il provvedimento prevede il rafforzamento degli incentivi alla regionalizzazione del Patto di stabilità interno nel biennio 2013-2014, con l’attribuzione di una dotazione, aggiuntiva rispetto agli incentivi già previsti dalla Legge di stabilità per il 2013, pari a circa 1,8 miliardi di euro. Tra le misure figura inoltre l’accelerazione delle restituzioni e dei rimborsi di imposte per un importo complessivo di 6,5 milioni di euro.
 
Oltre le misure relative ai pagamenti, il provvedimento prevede misure per la ricognizione dei debiti contratti dalle pubbliche amministrazioni, da effettuare entro il 15 settembre 2013, per la semplificazione e la detassazione della cessione dei crediti vantati dalle imprese nei confronti della Pubblica Amministrazione nonché per favorire la compensazione tra crediti certificati e somme iscritte a ruolo. Infine, il provvedimento recepisce alcune misure proposte avanzate dall’Associazione Nazionale Costruttori Edili.
 
Si tratta:
  • dell’abbassamento dal 25 al 15% della percentuale dell’importo contrattuale che consente al soggetto esecutore di sospendere i lavori, in caso di mancato pagamento del corrispettivo da parte della stazione appaltante;
  • dell’accertamento della regolarità contributiva con riferimento alla data di emissione della fattura o richiesta equivalente di pagamento e non al momento del pagamento, per i debiti che rientrano nell’ambito di applicazione del decreto-legge;
  • dell’inserimento di una norma che consente di circoscrivere, mitigandone in parte le conseguenze applicative, l’ambito di applicazione del divieto posto a carico di tutte le pubbliche amministrazioni, di acquistare, per l’anno 2013, qualsiasi tipo di immobile, quindi anche aree e terreni, a titolo oneroso (DL 98/2011). La norma amplia infatti le fattispecie giuridiche che devono ritenersi escluse dal divieto di acquistare immobile a titolo oneroso;
  • del rafforzamento di alcune sanzioni previste in caso di inadempienza ella Pubblica Amministrazione e delle norme relative alla trasparenza dei pagamenti effettuati delle Pubbliche Amministrazioni al fine di consentire alle imprese di verificare il rispetto dei criteri di priorità fissati dallalegge e di fare valere i propri diritti in caso di mancato rispetto di tali criteri.

Unindustria favorisce lo sviluppo
delle imprese del territorio di Roma,
Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo

Codice Fiscale 80076770587 - Fax +39 06 8542577 - PEC info@pec.un-industria.it

Do not follow or index