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News - 18/11/2013

SACE Country Risk Update: 09 - 15 Novembre 2013

Informazioni aggiornate su tutti i Paesi del mondo, che sono attraversati da avvenimenti economici, politici e bellici

La SACE, Società statale che assicura i crediti con l’estero, fornisce informazioni, le più aggiornate possibili, su tutti i Paesi del mondo, che sono attraversati da avvenimenti economici, politici e bellici di particolare intensità.

L’informativa che inoltriamo alle aziende associate, è aggiornata alla situazione corrente e rappresenta una visione generale della “Country Risk”, con avvisi particolari e dettagliati su quei Paesi che - al momento - sono ritenuti a rischio.
 

ARABIA SAUDITA
Nuovi scontri tra forze dell’ordine e lavoratori stranieri a Riyadh. Alla base dei violenti episodi c’è lastretta sul lavoro irregolare dei lavoratori stranieri, che ha portato all’espulsione di almeno 30 mila persone dal 3 novembre, scadenza della moratoria concessa dal governo agli immigrati per regolarizzare la propria posizione.
FILIPPINE
Il tifone Haiyan è il peggior disastro naturale nella storia filippina. Stime governative provvisorie riportano un numero di vittime superiore a 2.200 persone, inferiore a quello di 10 mila dichiarato nelle prime ore, e circa 20 mila persone scomparse. Nelle zone colpite risiede circa il 20% della popolazione e si produce il 12,5% del PIL. Per il 2014 si attende nell’area una contrazione economica  dell’8%, determinata principalmente dalla perdita di prodotti agricoli. Per garantire il ripristino delle forniture elettriche occorrerà attendere almeno due mesi. Istituzioni internazionali e paesi stranieri hanno già annunciato una serie di piani di aiuti. Nel breve termine il rischio maggiore riguarda le condizioni igienico-sanitarie e la conseguente possibile insorgenza di epidemie.
KENYA
Il governo vuole introdurre una nuova legge di finanza pubblica per limitare la possibilità d’indebitamento del governo centrale e degli enti locali, al fine di migliorare la trasparenza e l’accountability sulle spese pubbliche. La nuova normativa rientra fra gli impegni del governo per contenere la spesa pubblica, anche alla luce dell’obbligo costituzionale (introdotto nel 2010) di trasferire almeno il 15% della raccolta fiscale agli enti locali. Nell’anno fiscale 2012-2013 (chiusosi a giugno) il debito pubblico è cresciuto del 16%, ed è ora pari al 51,7% del PIL.
LIBIA
Le proteste della comunità berbera Amazigh hanno costretto alla chiusura, a Mellitah, del terminal del gasdotto Greenstream che garantisce le forniture di gas all’Italia. L’interruzione priverà il governo libico di un’importante risorsa d’introiti, aggravando la condizione finanziaria del paese, già alle prese con il calo della produzione di petrolio. La contrazione delle entrate e l’instabilitàistituzionale pesano anche sulle importazioni di cibo: i fornitori internazionali temono ritardi nei pagamenti delle imprese locali che contano sul sistema di sussidi statali. La Matahan Tripoli, maggiore importatore di grano libico e in credito con lo stato per quasi USD 98 milioni, ha dichiarato che non potrà acquistare la prossima fornitura se il governo non onorerà i debiti pregressi.
MESSICO
La Banca Centrale ha tagliato le previsioni di crescita reale del PIL per l’anno in corso, stimandola tra lo 0,9% e l’1,4%. Le stime precedenti indicavano un range tra il 2% ed il 3%. Anche per il 2014 sono sitate ridotte le stime, comprese ora fra il 3% e 4% a fronte di previsioni precedenti che indicavano valori compresi tra 3,2% e 4,2%. Il peggioramento degli indicatori potrebbe incidere negativamente sul piano di riforme economiche preventivato dal presidente Peña Nieto e, in particolare, sulla modifica costituzionale per aprire il mercato degli idrocarburi alle imprese straniere.
PORTOGALLO
Il FMI ha concluso l’ottava e la nona review dei conti pubblici, evidenziando un miglioramento del mercato del lavoro (disoccupazione al 16,3% a settembre dal 17,6% di gennaio), della struttura finanziaria e un progresso delle riforme strutturali, ma anche la necessità di perseguire il consolidamento fiscale (debito al 131% del PIL nel secondo trimestre, in forte crescita). L’aggiustamento economico del paese è sostenuto da prestiti dell’UE (per un totale di 52 miliardi) e da una Extended Fund Facility (EFF) del Fondo per €27 miliardi] concordati nel 2011 e di durata triennale. L’approvazione della review consente al Portogallo di accedere ad altri €1,91 miliardi dell’EFF, che si vanno a sommare ai 22 miliardi circa già erogati sinora.
QATAR
Secondo le nuove regole di spesa, le imprese statali dovranno sottoporre all’approvazione preventiva del Ministero delle Finanze ogni ricorso all’indebitamento. Il provvedimento mira a centralizzare il controllo sull’indebitamento per evitare un eccessivo ricorso al credito, soprattutto in vista degli impegni per investimenti infrastrutturali legati ai mondiali di calcio del 2022. Le imprese detenute per quote significative dallo Stato dovranno sottoporre ad approvazione tutte le fonti di obbligazione creditizia quali prestiti bancari, emissioni obbligazionarie e derivati. Resteranno escluse dal provvedimento la Qatar Petroleum e le sue controllate in virtù degli abbondanti cash flow generati grazie al controllo quasi esclusivo delle infrastrutture oil&gas del paese.
RAME
Le quotazioni internazionali del rame alla LME hanno raggiunto il minimo degli ultimi tre mesi a USD 6.956 per tonnellata, spinte al ribasso dalla lentezza della ripresa europea e dall’ipotesi di adozione del tapering da parte della Fed. Le dichiarazioni al Senato USA della nuova Governatrice Yellen hanno allontanato, per ora, la prospettiva di restrizioni monetarie nel breve termine e spinto le quotazioni ad una piccola risalita; permane tuttavia nel mercato un elevato livello d’incertezza. Le previsioni per il 2014 indicano una produzione in aumento e ulteriori spinte al ribasso sui prezzi.
RUSSIA – TURCHIA
Barclays ha dichiarato che a partire dal 31 marzo 2014 includerà nel suo Global Aggregate Index titoli di stato russi e turchi denominati in valuta locale. L’indice, che include titoli governativi in ventidue divise differenti, costituisce un benchmark a livello internazionale per i titoli investment grade. Si stima che l’inclusione potrà garantire a Russia e Turchia un afflusso di nuovi capitali rispettivamente pari a circa USD 2,5-3 miliardi e USD 2-2,2 miliardi, grazie all’acquisto di titoli da parte dei fondi d’investimento che replicano il portafoglio dell’indice. Con i nuovi titoli, la quota di valute “emergenti” nell’indice salirà al 5,6%  (era dello 0,38% nel 1999).
THAILANDIA – CAMBOGIA
LA Corte Internazionale di Giustizia ha riconosciuto la sovranità cambogiana sul tempio Preah Vihear, escludendo però quella sui 4,6 Km di territorio adiacente, che secondo la corte dovranno essere gestiti congiuntamente dai due paesi. Il verdetto potrebbe restituire consensi al primo ministro cambogiano Hun Sen, delegittimato dalle accuse di irregolarità nelle elezioni dello scorso luglio. Il governo thailandese dovrà invece confrontarsi con il dissenso dell’opinione pubblica sulla decisione e soprattutto gestire le reazioni dei militari, che già nel 1962 rifiutarono di aderire ad una precedente decisione della Corte. Se le tensioni interne alla Thailandia dovessero esplodere, non sono escluse ripercussioni sui rapporti tra i due paesi per la questione territoriale.
UCRAINA
Potrebbe allontanarsi l’accordo commerciale con l’UE. La delegazione del Parlamento Europeo ha prorogato la missione d’osservazione fino al 28 novembre, data in cui si sarebbe dovuto siglare l’accordo. Il rallentamento deriva dalla mancata adozione dei provvedimenti richiesti dall’UE sul sistema elettorale, sulla citabilità in giudizio dello Stato e sul regime penitenziario, con particolare riguardo all’affaire Tymoshenko. È possibile che l’accordo slitti di 6-12 mesi. Quasi contemporaneamente, la società ucraina Naftogaz ha bloccato le importazioni di gas dalla Russia. La scelta potrebbe rientrare in una strategia per costringere la Gazprom russa a trattare sui debiti pregressi e sui prezzi applicati (che sono tra i più alti in Europa).
VENEZUELA
Il presidente Maduro ha annunciato che,  qualora ottenga poteri straordinari dal Parlamento, introdurrà un limite ai profitti delle imprese
. L’annuncio fa seguito alla decisione del Governo di adottare politiche di controllo dei prezzi. Secondo le stime della Banca centrale, infatti l’inflazione ha infatti raggiunto su base annua il 54%: il livello più alto degli ultimi due decenni. La catena di distribuzione di consumer electronics DAKA è stata costretta ad abbassare i propri prezzi del 50% dopo essere stata accusata di speculazione, accusa che ha portato anche all’arresto dei direttori di cinque punti vendita. Il crescente interventismo statale nell’economia aumenterà le distorsioni del mercato e aggraverà ulteriormente il business environment del paese.
 
 
Pillole
 
 
Brasile: anche la OSX, società armatrice del gruppo del brasiliano Batista, chiederà la bancarotta, seguendo la consociata OGX.
Francia:S&P ha tagliato il rating da AA+ ad AA, con outlook stabile.
Ucraina: Fitch abbassa il rating da B a B- con outlook negativo.
 
 
 

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