Le principali novità introdotte in materia di procedura autorizzative ambientali (Aua) sono state illustrate questa mattina nel corso di un seminario che si è tenuto presso la sede di Unindustria a Roma, al quale sono intervenuti la dottoressa Maria Grazia Pompa dell’ufficio legislativo della Regione Lazio, la dottoressa Annalisa Oddone di Confindustria, l’avvocato Paola Bologna esperta in materia ambientale, l’avvocato Gianpaolo Mocetti, responsabile Unità normativa ambientale di Acea Spa.
Nel corso dell’incontro è stato approfondito l’inquadramento normativo e le competenze della Regione, il relativo quadro applicativo, il ruolo di Enti come l’Arpa o di enti gestori del servizio idrico, come Acea Spa.
L'Aua, consentendo di accorpare in un unico provvedimento sette autorizzazioni di carattere ambientale, semplifica sicuramente le procedure, e questo, se tutto funzionerà, rappresenterà un sicuro vantaggio per le imprese, così come più volte auspicato.
L’apertura dei lavori è stata a cura del Vice Presidente con delega all’ambiente Davide Papa, il quale ha voluto sottolineare come l’Associazione da tempo si stia muovendo per favorire e sollecitare l’adozione di modelli aziendali caratterizzati da un approccio integrato alla salvaguardia ambientale ed alla sicurezza sui luoghi di lavoro.
“Gli sforzi del mondo produttivo, però - ha sottolineato Papa - devono, in ogni caso, essere accompagnati e sostenuti da un quadro di regole chiaro e definito, che consenta agli investitori presenti e futuri sul territorio di poter pianificare consapevolmente le politiche di sviluppo nel breve, medio e lungo periodo.
Tutto questo, ovviamente, nel pieno rispetto della qualità totale e dello sviluppo sostenibile, applicando e recependo le normative comunitarie, che sempre più si fondono sul dialogo tra le parti e controlli pianificati, sull’incoraggiamento e su un sistema premiale per favorire l’aumento volontario delle prestazioni ambientali delle aziende, sull’adozione delle migliori tecniche disponibili.
Inoltre, dare concreta applicazione alle previsioni della legge cosiddetta “semplifica Italia” per la quale sono definiti principi e criteri per la pianificazione dei controlli, ai quali, si devono conformare Comuni e Regioni, ciascuno per le proprie competenze”.