“Riteniamo che la tassa di soggiorno su Roma, meglio definibile come city tax o contributo di soggiorno, cosi come è oggi, debba essere ritoccata –dichiara Stefano Fiori Presidente della Sezione dell’Industria del Turismo e del tempo libero di Unindustria. Chiediamo a Roma Capitale che si impegni, in maniera cogente e pubblica, a destinare tutti gli introiti derivanti dal contributo di soggiorno, anche e soprattutto, ad iniziative a favore del turismo, come il miglioramento del decoro urbano, l’organizzazione di eventi, l’apertura straordinaria dei musei ed una parte piccola - prosegue Fiori - anche solo il 10 % dei ricavi, ad attività di programmazione turistica, quale ad esempio, finalmente, il Convention Bureau. Inoltre, un'altra piccola parte, circa il 5 %, andrebbe destinata a rafforzare i controlli per arginare l’evasione fiscale sulla tassa di soggiorno a tutela della difesa del settore e di tutti gli albergatori onesti.