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News - 26/05/2015

“Rent to buy” di alloggi sociali agevolazioni fiscali in attesa di attuazione - Nota Ance

In attesa di una completa attuazione delle norme agevolative in tema di "rent to buy di alloggi sociali", l'Ance riepiloga i benefici e la loro "potenziale" efficacia in termini di risparmio fiscale per le imprese

Ad un anno esatto dalla conversione in legge del “decreto casa”, si è ancora in attesa dell’approvazione UE e del decreto attuativo, che rendano finalmente operative le agevolazioni fiscali riconosciute alle imprese interessate al “rent to buy” di alloggi sociali.
 
Infatti, il DL 47/2014 (cd. “decreto casa”, convertito con modifiche nella legge 80/2014(Cfr. News “Edile , pubblicata il 29/05/2014, www.un-industria.it , recante : "Decreto Casa" pubblicata Legge di conversione n. 80 del 23 maggio 2014 del DL 47/2014 - Nota Ance) ha riconosciuto l’importanza di disciplinare fiscalmente ed agevolare le formule contrattuali del “rent to buy” di “alloggi sociali ” (definiti dal DM 22 aprile 2008), quali valide modalità alternative all’acquisto immediato della proprietà, anche in risposta alle esigenze delle fasce sociali più deboli.
 
Si tratta, in particolare, di agevolazioni riconosciute, con diverse modalità, sia al conduttore (detrazione IRPEF commisurata al reddito dello stesso), sia alle imprese concedenti, alle quali è riconosciuta una parziale detassazione IRES e IRAP del canone percepito durante la fase di locazione dell’alloggio (detassazione pari al 40% del medesimo canone).
 
Tra l’altro, a seguito dell’intervento del DL 133/2014 (cd. “decreto Sblocca-Italia”, convertito con modifiche nella legge 164/2014( Cfr. News “Fiscale” pubblicata il 20/11/2014 , www.un-industria.it, recante: "Sblocca Italia" il punto sulle misure fiscali Legge 11 novembre 2014, n. 164 di conversione con modificazioni del DL. 133/2014 - Nota Ance), tali agevolazioni sono state estese a tutte le formule di “rent to buy” di alloggi sociali, ossia anche a quelle fattispecie miste di locazione/vendita nelle quali è stabilito l’obbligo, e non la mera facoltà, per l’utilizzatore di acquistare l’abitazione ad una scadenza prestabilita (quali la locazione con “patto di futura vendita vincolante per entrambe le parti” e la “vendita con riserva di proprietà”).
 
Tuttavia, mentre le agevolazioni a favore dei conduttori degli alloggi sociali sono già operative, l’applicazione degli incentivi rivolti alle imprese è subordinata all’approvazione da parte della Commissione europea ed all’emanazione di uno specifico decreto attuativo; provvedimenti ad oggi non ancora intervenuti.
 
In tal ambito l’ANCE sta intervenendo affinché venga accelerato il processo di attuazione concreta delle misure, nel presupposto che tali formule contrattuali sono sempre più diffuse anche nei programmi di edilizia residenziale di iniziativa pubblica. Inoltre, è stata evidenziata la necessità di valutare l’estensione dell’ambito applicativo degli incentivi a tutte le formule miste di locazione/vendita riguardanti l’edilizia libera, ossia stipulate anche al di fuori del comparto dell’ housing sociale. In linea generale, infatti, il “rent to buy” costituisce un valido strumento contrattuale per favorire, soprattutto nell’attuale congiuntura economica caratterizzata da una grave stretta creditizia, l’acquisto della prima casa, incrementando al contempo la domanda nel mercato immobiliare, con positivi effetti sul gettito erariale e sull’occupazione.
 
In attesa di una completa attuazione delle agevolazioni in tema di "rent to buy di alloggi sociali", il documento Ance allegato riepiloga i benefici previsti dalla normativa per agevolare l’acquisto della casa da parte delle fasce più deboli della popolazione e la loro potenziale efficacia in termini di risparmio fiscale per le imprese. Vengono sinteticamente riepilogate le agevolazioni introdotte dal DL 47/2014, corredate da un esempio pratico che evidenzia il risparmio d’imposta ottenibile in vigenza dei benefici fiscali.

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