I progressi dell’economia italiana sono addirittura superiori a quelli previsti circa un mese fa dal CSC. Migliora la situazione dell’industria in termini di fatturato e di ordini, l’occupazione è ripartita aumentando la fiducia delle famiglie che contribuisce anche al recupero degli investimenti.
Il credito è sempre più agevole da ottenere e le condizioni internazionali (petrolio, cambio euro dollaro, acquisto titoli dalla BCE) sono ancor più favorevoli. La ripresa nell’Eurozona si sta consolidando e l’export ne beneficia; il contagio negativo proveniente dalla situazione greca sembra sventato.
Guardando aldilà dei confini europei, gli USA sembrano essere ripartiti; i Peasi emergenti, invece, preoccupano, in particolare la violenta correzione della Borsa in Cina e la forte recessione in Brasile; migliora invece la condizione della Russia.
L’Italia in questo momento è chiamata a proseguire le riforme strutturali tra cui quella fiscale.