Il commercio mondiale non ha rispettato le attese e si profila un aumento degli scambi internazionali ancora più fiacco di quanto previsto un mese fa, sia per quest’anno (+0,5% contro +1,5%) sia per il prossimo (+1,6% contro 3,6%). Se ciò si conferma il PIL italiano subirebbe una decurtazione di 0,1 punti nel 2015 e di 0,3 punti nel 2016.
La manovra del governo è però positiva; la legge di stabilità ha un impatto positivo pari allo 0,3% del pil nel 2016. Le altre variabili esterne sono rimaste conformi a quanto atteso e ciò ha aiutato la veridicità delle previsioni; rimane l’incognita della decisione della FED sul costo del denaro USA.
Riguardo al 2015, le ultime statistiche puntano su un accelerazione dell’economia italiana per l’estate, trainata dalla domanda interna.