La crescita globale si consolida: nel secondo trimestre di quest’anno ha toccato il ritmo più alto dal 2010.
Riviste al rialzo le stime per il PIL italiano: +1,5% nel 2017 e +1,3% nel 2018, rispetto al +1,3% e al +1,1% indicati solo tre mesi fa. Volano le esportazioni e il made in Italy continua a guadagnare quote di mercato; gli investimenti mostrano un vivace dinamismo.
Il recupero dell’economia italiana è caratterizzato da una considerevole creazione di posti di lavoro anche se le persone cui manca il lavoro, in tutto o in parte, sono ancora 7,7 milioni e la bassa occupazione giovanile resta il vero tallone d’Achille.
In questo quadro favorevole non mancano i rischi al ribasso: l'uscita dalle misure di emergenza della BCE; il rilassarsi dell'azione riformista del Governo italiano; il ritorno di simultanee politiche di bilancio restrittive in Europa; le turbolenze dei tassi di cambio; il crollo del prezzo del petrolio e il rallentamento marcato della Cina.