Sulla base di quanto dichiarato dal Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, sono numerose le aziende che hanno beneficiato degli incentivi previsti, prima dal Piano Industria 4.0 e poi da quello Impresa 4.0.
Scendendo nel dettaglio, però, sono emerse alcune criticità che hanno spinto ad adottare una nuova politica industriale 4.0: infatti, i 2/3 degli incentivi sono andati a medio grandi imprese e gli investimenti hanno riguardato principalmente la componente macchinari (10 miliardi d’investimenti in beni materiali contro i 3 miliardi in beni immateriali). Inoltre, solo 95 imprese in Italia hanno effettuato investimenti in beni di valore superiore ai 10 milioni di euro; 233 sono state invece interessate da progetti di ricerca e sviluppo di valore superiore ai 3 milioni di euro.
Ciò ha spinto il legislatore a ridefinire la disciplina degli incentivi fiscali previsti dal Piano nazionale Impresa 4.0., trasformando, ad esempio, il super e l’iperammortamento nel nuovo credito d’imposta per beni strumentali, con l’obiettivo di ampliare in modo significativo la platea dei potenziali beneficiari, passando quindi al cosiddetto “Piano transizione 4.0”, declinato in un’ottica “green”.
Il presente Vademecum, contenuto in allegato, analizza e commenta le principali disposizioni del nuovo Piano contenute nella legge di bilancio per il 2020 (Legge 27 dicembre 2019, n. 160, pubblicata nel Supplemento ordinario n. 45/L, della Gazzetta Ufficiale n. 304, Serie generale).
a cura di
Adelaide Iones (Sviluppo Economico-Affari Legislativi)
Massimiliano Bondanini (Fisco e Diritto d’Impresa)
Gabriele Rosati (Fisco e Diritto d’Impresa)
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