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News - 08/08/2020

Dpcm del 7 agosto 2020 - recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19

Proroga fino al 7 settembre 2020 le misure precauzionali minime per contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19.

Le disposizioni del presente decreto si applicano dalla data del 9 agosto 2020 in sostituzione di quelle del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 giugno 2020, come prorogato dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 luglio 2020, e sono efficaci fino al 7 settembre 2020.

Nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico resta l’obbligo (tranne che per i bambini sotto i 6 anni e le persone disabili) di usare protezioni delle vie respiratorie, anche sui mezzi di trasporto e «comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza». 
La distanza di un metro è obbligatoria, salvo eccezioni validate dal Comitato tecnico scientifico. 
Si può continuare ad accedere nei parchi, nelle ville e nei giardini pubblici, ma solo nel «rigoroso rispetto del divieto di assembramento» stabilito dal decreto legge 16 maggio 2020. 

 

Rimane vietato l’ingresso per chi proviene da Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana. 

 

Ripartono le crociere dal 15 agosto ma prima di imbarcarsi bisognerà essere sottoposto allo screening. «Prima dell’imbarco bisognerà essere sottoposti ad un attento screening: a) primario: misurazione della temperatura; compilazione, non oltre le 6 ore prima dell’imbarco, del questionario – predisposto dalla Società di gestione – contenente, almeno, i dati; valutazione iniziale da parte di personale non medico che attraverso le risposte al questionario individueràeventuali condizioni di rischio; b) secondario: coloro che non supereranno il controllo della temperatura o per i quali il questionario evidenzierà criticità, che presentano segni o sintomi compatibili con il COVID-19 o che sono stati potenzialmente esposti alla SARS-CoV-2, saranno sottoposti ad un colloquio e screening condotto da un medico tramite anamnesi, esame medico e di laboratorio con una seconda misurazione della temperatura. L’accertamento sarà svolto in un’idonea area – precedentemente identificata dalla Autorità del porto di approdo in collaborazione con l’Autorità sanitaria locale – presidiata da personale di bordo adeguatamente formato ed eventualmente supportato dal personale sanitario della nave. Non potrà pertanto, accedere all’imbarco chi: mostri sintomi ascrivibili a Covid (es. persone alle quali verrà riscontrata temperatura corporea superiore a 37,5 °C, persone che riportino o evidenzino tosse o difficoltà respiratorie); 2. abbia avuto contatti negli ultimi 14 giorni (o nei 2 giorni precedenti l’esordio dei sintomi) con un caso confermato di Covid. 

Lo sport di base può continuare, ma nel rispetto delle norme di distanziamento e «senza alcun assembramento». E nelle Regioni dove la curva dell’epidemia è sotto controllo sono permessi anche gli sport da contatto. Via libera dunque al calcetto, nel rispetto delle linee guida. Il Dpcm regola anche le gare sportive nazionali e internazionali con la partecipazione di atleti provenienti da Paesi per i quali l’ingresso in Italia è vietato o è prevista la quarantena e prevede il tampone faringeo (con esito negativo) nelle 48 ore prima dell’arrivo. 

Dal 1 settembre sarà possibile assistere a «singoli eventi sportivi di minore entità, che non superino il numero massimo di 1000 spettatori per gli stadi all’aperto e di 200 spettatori per impianti sportivi al chiuso». Ma solo dove sia possibile «assicurare la prenotazione e assegnazione preventiva del posto a sedere», con ricambio d’aria, distanze di sicurezza, mascherina, e obbligo di misurazione della febbre all’ingresso. Tra le righe del Dpcm c’è un passaggio che apre a competizioni più importanti, come potrebbero essere gli Internazionali di tennis: «In casi eccezionali, per eventi sportivi che superino il numero massimo di 1000 spettatori per gli stadi all’aperto e di 200 per impianti al chiuso, il presidente della Regione o provincia autonoma può sottoporre specifico protocollo di sicurezza alla validazione preventiva del Comitato tecnico scientifico ai fini dello svolgimento dell’evento». 

Riaprono i centri benessere e termali. Secondo le linee guida si deve «prevedere il contingentamento degli accessi nei locali per mantenere il distanziamento interpersonale di almeno 2 metri in tutti gli ambienti chiusi, salvo gli appartenenti allo stesso nucleo familiare, conviventi, persone che occupano la stessa camera o che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale. Detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale». Si deve «inibire l’accesso ad ambienti altamente caldo-umidi (es. bagno turco). Potrà essere consentito l’accesso a tali strutture solo mediante prenotazione con uso esclusivo, purché sia garantita aerazione, pulizia e disinfezione prima di ogni ulteriore utilizzo. Diversamente, è consentito l’utilizzo della sauna con caldo a secco e temperatura regolata in modo da essere sempre compresa tra 80 e 90 °C; dovrà essere previsto un accesso alla sauna con una numerosità proporzionata alla superficie, assicurando il distanziamento interpersonale di almeno un metro; la sauna dovrà essere sottoposta a ricambio d’aria naturale prima di ogni turno evitando il ricircolo dell’aria; la sauna inoltre dovrà essere soggetta a pulizia e disinfezione prima di ogni turno. Per i clienti, uso della mascherina obbligatorio nelle zone interne di attesa e comunque secondo le indicazioni esposte dalla struttura».

In allegato il testo del DPCM

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