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News - 01/09/2020

Internazionalizzazione - Elenco paesi con misure restrittive ufficiali

Aggiornamento del 31/08/2020

Europa

  • Albania:  a partire dal 1 giugno sono state riaperte le frontiere terrestri e l’ingresso nel paese via terra è permesso agli stranieri senza più obbligo di auto isolamento. Il Ministero dell’Infrastruttura e dell’Energia della Repubblica d’Albania ha autorizzato, da lunedì 22 giugno 2020, la ripresa dei collegamenti aerei da/per l’aeroporto di Tirana Rinas con tutte le destinazioni italiane e ha autorizzato anche la ripresa dei trasporti marittimi da/per i porti di Durazzo e Valona con i porti di Bari Brindisi e Ancona.
  • Austria: le Autorità hanno disposto  che a partire dal 16 giugno i residenti o domiciliati in Austria o negli altri Paesi appartenenti allo Spazio UE-SEE + Svizzera (esclusi Svezia, Portogallo e Spagna, oltre al Regno Unito) possano far ingresso in Austria via terra o via aerea senza obbligo di presentare un certificato medico che attesti la negatività al test del Coronavirus e senza obbligo di autoisolamento, qualora provengano dagli stessi Stati sopra individuati con cui è stata ripristinata la libera circolazione e purché non abbiano soggiornato negli ultimi 14 giorni in uno Stato diverso. Dal 16 luglio potranno riprendere i collegamenti aerei diretti tra Austria e Lombardia.
  • Belgio: a partire dal 1 agosto, chiunque entri in Belgio dall’estero è tenuto 48 ore prima dell’arrivo a riempire un formulario on line, tranne che nel caso di entrate/uscite per via terrestre della durata inferiore alle 48 ore. Per quanto riguarda i collegamenti aerei, Alitalia opera al momento un volo giornaliero da/per Roma-Fiumicino e da/per Milano-Malpena. Brussels Airlines ha ripreso i voli verso Roma e Milano dallo scorso 15 giugno, con una offerta ridotta rispetto a prima della crisi; Anche Ryanair ha ripreso il servizio per Roma-Fiumicino con voli da Zaventem e sta progressivamente riattivando i collegamenti con diverse città italiane con partenza da Charleroi.  Il traffico aereo da/per l’Italia potrebbe subire ulteriori variazioni. Per informazioni puntuali si rimanda ai siti internet di dette compagnie aeree e si raccomanda di verificare lo stato del proprio volo con la compagnia aerea di riferimento.
  • Bielorussia: le Autorità sanitarie bielorusse hanno introdotto protocolli sanitari specifici per i passeggeri in arrivo da Paesi nei quali si registrano casi di contagio. Le procedure comportano, già a bordo dell'aeromobile, la misurazione della temperatura corporea; ai passeggeri – eccetto quelli in transito - è richiesta la compilazione di un’apposita autodichiarazione con la quale si impegnano ad un periodo di autoisolamento fiduciario di 14 giorni e forniscono una serie di informazioni volte a favorirne la rintracciabilità. 
  • Bosnia – Erzegovina:   Gli aeroporti hanno riaperto al traffico passeggeri, anche se alcune compagnie aeree non hanno riattivato, o hanno nuovamente sospeso a seguito del nuovo aumento di contagi, le rotte da e per la Bosnia Erzegovina. A partire dal 16 luglio i cittadini dei Paesi membri dell’Unione Europea, Italia inclusa,  possono entrare in Bosnia Erzegovina, senza essere soggetti a provvedimenti di quarantena, previa presentazione di un certificato attestante la negatività al test da Covid-19 non più vecchio di 48 ore al momento dell’ingresso nel Paese. Tuttavia, al rientro in Italia è necessario sottoporsi ad isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria, compilare un’autodichiarazione nella quale si deve indicare la motivazione che consente il rientro e si può raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato. 
  • Bulgaria: il Ministro della Salute italiano ha disposto che sono consentiti gli spostamenti per qualsiasi ragione da/per la Bulgaria ma che, al rientro in Italia, vige l’obbligo di isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria, è necessario compilare un’autodichiarazione e si può raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato. 
  • Cipro: A partire dal 9 giugno sono stati progressivamente ristabiliti i collegamenti aerei passeggeri tra Cipro ed alcuni paesi suddivisi dalle autorità cipriote, tra cui l'italia. Per venire a Cipro dall’Italia occorre presentare un certificato COVID-19 negativo (test RT-PCR/tampone rinofaringeo) effettuato non più di 72 ore prima della partenza presso un laboratorio certificato e sottoscrivere una dichiarazione giurata.
  • Croazia: A partire dal 1 luglio, tutti i cittadini dei Paesi UE possono liberamente fare in gresso in Croazia senza restrizioni. Comunicare l’intenzione di recarsi nel Paese prima della partenza, compilando un modulo pubblicato sul sito https://entercroatia.mup.hr/, al fine di velocizzare l’attraversamento del confine. Si comunica che, con ordinanza del Ministro della Salute del 12 agosto 2020, in vigore dal 13 agosto al 7 settembre, è stato disposto l’obbligo di sottoporsi al test del coronavirus per coloro che intendono recarsi in Italia e che nei 14 giorni antecedenti hanno soggiornato o transitato in Spagna, Croazia, Grecia o Malta.
  • Danimarca: a partire dal 27 giugno è prevista l’apertura delle frontiere danesi, anche per scopi turistici, nei confronti dell’Italia e degli altri Paesi dell’Unione Europea ed Area Schengen, senza obbligo di quarantena domiciliare.  Sono in via di riprogrammazione i collegamenti aerei diretti con l’Italia. Verificare direttamente con le compagnie aeree.
  • Estonia: L'ingresso in Estonia resta condizionato dal tasso dei nuovi contagiati nel paese di residenza. A tutti coloro che provengono da paesi con un tasso di contagio superiore a 16 su 100.000 abitanti viene imposto l’obbligo di autoisolamento per 14 giorni. Tale limitazione è applicata anche ai cittadini europei. La lista al momento non include l'Italia.
    Coloro che arrivano da Stati membri dell’Unione Europea, dall’area Schengen e dal Regno Unito, in cui si sia riscontrato un rischio di diffusione del virus superiore al suddetto tasso di contagio, potranno effettuare il test per il coronavirus all'arrivo in Estonia.In caso di esito negativo, per i primi sette giorni i viaggiatori saranno soggetti a una restrizione parziale della libertà di movimento, vale a dire che, dovranno evitare i contatti non essenziali. Un secondo test deve essere effettuato 7 giorni dopo il primo e, se anche questo risulta negativo, non saranno più soggetti ad alcuna restrizione di movimento. Ciò significa che dopo due test negativi a distanza di 7 giorni uno dall’altro decade l’obbligo di quarantena di 14 giorni. Le informazioni sui paesi dai quali è consentito l’ingresso e l'elenco dei paesi dai quali si è sottoposti a isolamento è aggiornato settimanalmente (ogni venerdì) dal 
    Ministero degli Affari Esteri estone.
  • Finlandia: a partire dal 13 luglio è stata eliminata ogni restrizione ai viaggi da e per l’ITALIA. Non vi sono restrizioni neppure da Norvegia, Danimarca, Islanda, Estonia, Lettonia, Lituania, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Irlanda, Grecia, Liechtenstein, Malta, Cipro, Slovacchia, Ungheria, San marino e Città del Vaticano.
  • Francia: a partire dal 15 giugno sono abolite le restrizioni alla circolazione attraverso le frontiere interne (terrestri, aeree e marittime) dell’Unione Europea. Le persone provenienti dai paesi dell’Unione Europea, fra cui chi proviene dall’Italia possono entrare in Francia senza restrizioni, come avveniva fino a prima del 18 marzo 2020. Non è più necessaria l’autocertificazione all’ingresso, nè sono richiesti periodi di isolamento domiciliare.
  • Germania: a partire dal 16 giugno la Germania ha abolito tutti i controlli e le restrizioni all’ingresso per i viaggiatori provenienti dall'Italia. A partire da sabato 8 agosto, il Ministero della Salute tedesco ha disposto l'introduzione di controlli sanitari obbligatori per tutti coloro che faranno ingresso in Germania da aree considerate “a rischio” secondo il Robert Koch Institut. Al momento questa lista non include l'Italia.
  • Grecia:  Per i rientri/ingressi dalla Grecia a partire dal 13 agosto fino a nuovo ordine si raccomanda di leggere attentamente quanto segnalato sul sito dell’Ambasciata d’Italia ad Atene. A partire dal 1° luglio 2020 le Autorità greche si riservano la possibilità di sottoporre i passeggeri in arrivo a un test rinofaringeo (tampone). Non è possibile sapere in anticipo se si verrà sottoposti al test a campione, che viene somministrato secondo criteri randomici, non noti a priori. Le Autorità greche si riservano la possibilità di valutare se sottoporre a tampone anche chi è in possesso di un test sierologico negativo effettuato nei giorni precedenti all’arrivo in Grecia. Coloro che verranno sottoposti al tampone potranno proseguire verso la propria destinazione finale interna al Paese, avendo cura di praticare per le successive 24 ore il distanziamento sociale previsto dalle Autorità e di monitorare le proprie condizioni di salute. Si comunica inoltre che, con ordinanza del Ministro della Salute del 12 agosto 2020, in vigore dal 13 agosto al 7 settembre, è stato disposto l’obbligo di sottoporsi al test del coronavirus per coloro che intendono recarsi in Italia e che nei 14 giorni antecedenti hanno soggiornato o transitato in Spagna, Croazia, Grecia o Malta.
  • Irlanda:  Al fine di contenere la diffusione del COVID-19 (nuovo coronavirus), tutti i viaggiatori in arrivo in Irlanda sono obbligati a mettersi in auto-isolamento per 14 giorni in luogo chiuso, evitando i contatti con altre persone. All’ingresso in Irlanda, è prevista la compilazione di un modulo che il servizio sanitario HSE potrà utilizzare per eventuali controlli.al 22 luglio sono esentati dall’obbligo di autoisolamento i viaggiatori provenienti dai paesi compresi in un apposito elenco, che viene rivisto ogni quattordici giorni: al momento, sono inclusi nella c.d. lista verde, oltre all’Italia, anche FinlandiaNorvegia, UngheriaEstoniaLettoniaLituania, Slovacchia , GreciaGroenlandia. Sono esentati dall’autoisolamento anche i viaggiatori in transito, quelli provenienti dall’Irlanda del Nord, e gli addetti ai trasporti di beni essenziali (piloti, autotrasportatori, lavoratori marittimi).
    Poiché queste misure sono suscettibili di cambiamenti con scarso preavviso, si raccomanda di consultare direttamente l’approfondimento del Governo irlandese sulla situazione Coronavirus e sulle misure adottate nei confronti dei viaggiatori, al link: 
    https://www.gov.ie/en/campaigns/c36c85-covid-19-coronavirus/.
  • Islanda: a partire dal 19 agosto 2020 tutti i passeggeri in arrivo in Islanda, turisti e residenti, indipendentemente dalla durata del soggiorno o dallo scopo della visita, possono scegliere o di osservare una quarantena di 14 giorni oppure di effettuare una procedura di doppio screening che comprende due tamponi ed una quarantena di 5-6 giorni nell'intervallo tra i due campioni. Il primo tampone è a carico del viaggiatore e costa 9.000 ISK (se effettuato alla registrazione del viaggio) o 11.000 ISK (se effettuato all'arrivo in Islanda), circa 60-80 euro. È possibile effettuare il pagamento del primo tampone al momento della registrazione del viaggio. Il secondo tampone è gratis. Per maggiori informazioni cliccare qui.
    Coloro che risultano negativi al secondo tampone non sono più tenuti a prendere precauzioni particolari; coloro che risultano positivi devono auto-isolarsi.  I minori nati nel e dopo il 2005 sono esentati dalla procedura di doppio screening.
    Sono esentati anche i passeggeri in arrivo che abbiano soggiornato almeno per 14 giorni in aree definite a basso rischio:  Groenlandia, Isole Faroe, Danimarca, Norvegia, Finlandia e Germania. Per maggiori info 
    cliccare qui
  • Kosovo: Dal 28 giugno l'aeroporto di Pristina è stato riaperto al traffico aereo. Raccomandato avere un test di negatività al virus non più vecchio di quattro giorni per chiunque faccia ingresso nel Paese. Si segnala un forte aumento di contagi nelle scorse settimane. Gli spostamenti dall’Italia sono consentiti solo in presenza di precise motivazioni: lavoro, motivi di salute o di studio, assoluta urgenza, rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Non sono quindi consentiti spostamenti per turismo. Al rientro in Italia è necessario sottoporsi ad isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria, compilare un’autodichiarazione nella quale si deve indicare la motivazione che consente il rientro e si può raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato.
  • Lettonia: A partire dal 10 giugno il governo lettone ha dichiarato la fine dello stato di emergenza Covid-19, proclamato dal governo lo scorso 12 marzo. È richiesta una quarantena di 14 giorni per i viaggiatori provenienti da alcuni Paesi. Al momento in questa lista non è inclusa l'Italia. La lista è visualizzabile qui: https://www.spkc.gov.lv/lv/valstu-saslimstibas-raditaji-ar-covid-19-0 all'allegato "List of Countries".
  • Lituania: per alcune categorie di viaggiatori è di nuovo possibile entrare in Lituania senza l’obbligo di isolamento domiciliare di 14 giorni. Al momento, l’Italia rientra nell’elenco dei Paesi da cui si può entrare in Lituania senza obbligo di isolamento. Tale elenco è soggetto a revisione settimanale (ogni lunedì) da parte delle autorità lituane. Tutte le informazioni in merito alle azioni di prevenzione da parte delle autorità lituane sono reperibili sul sito http://koronastop.lrv.lt/en/.
  • Lussemburgo: non è  più richiesto alcun test Covid-19 per entrare nel Paese. L’autoisolamento non è obbligatorio, ma consigliato nel caso in cui si sia entrati in contatto con persone positive nel proprio Paese di origine. È obbligatorio l’uso della mascherina o di altri dispositivi idonei alla protezione di naso e bocca (sciarpa o foulard), in tutte le situazioni in cui non sia possibile mantenere una distanza di sicurezza di almeno 2 metri. I viaggiatori provenienti dall'Italia, assieme agli altri Paesi Schengen, possono entrare liberamente nel Paese.
  • Macedonia del Nord: riaperte tutte le frontiere del Paese dal 26 giugno 2020. Decadono i requisiti e le restrizioni precedentemente in vigore. Riaperti gli aeroporti internazionali di Skopje e Ohrid ai traffici commerciali e ripristinati i collegamenti aerei diretti tra Skopje e Roma Ciampino, Milano Malpensa e Treviso operati dalla compagnia Wizz Air. Vietato l’ingresso in Italia alle persone che nei 14 giorni antecedenti hanno soggiornato o sono transitate per il Paese, a eccezione dei residenti UE.
  • Malta: l’aeroporto internazionale di Malta ha riaperto ai voli commerciali il 1 luglio 2020. L'apertura completa a tutte le destinazioni dovrebbe avere luogo il 15 luglio. I collegamenti marittimi per passeggeri e per merci sono ripresi senza limitazioni dal 1 luglio, attualmente operano con il catamarano che collega Malta a Pozzallo osservando limitazioni e l'adozione di particolari cautele a bordo. Per i collegamenti con l’Italia, Air Malta ha riprogrammato due voli a settimana diretti a Roma Fiumicino nelle giornate di mercoledì e venerdì. Per informazioni e prenotazioni si rimanda al sito della compagnia Air Malta. Tale programmazione potrebbe comunque subire delle variazioni. Dal 1 luglio, i viaggiatori in arrivo a Malta dall'Italia, senza distinzioni regionali,  sono soggetti a screening termici per misurare la temperatura. Le persone che arrivano saranno invitate a compilare un documento con il quale dichiareranno i loro spostamenti nei 30 giorni precedenti, confermando di non essersi recati in nessuna nazione al di fuori di quelle elencate su questo sito . Si comunica inoltre che, con ordinanza del Ministro della Salute del 12 agosto 2020, in vigore dal 13 agosto al 7 settembre, è stato disposto l’obbligo di sottoporsi al test del coronavirus per coloro che intendono recarsi in Italia e che nei 14 giorni antecedenti hanno soggiornato o transitato in Spagna, Croazia, Grecia o Malta.
  • Moldavia:  A partire dal 1 settembre verrà applicato un regime diverso per i cittadini stranieri e per gli apolidi a seconda che provengano da Paesi a limitato (zona verde) o elevato (zona rossa) rischio epidemiologico.  Il Ministero della Salute, Lavoro e Protezione sociale moldavo aggiornerà ogni 14 giorni la lista dei Paesi che si trovano nelle rispettive zone, ma al momento tale lista non è stata ancora resa nota. 
    Coloro che provengono da Paesi della zona verde potranno entrare nella Repubblica di Moldova senza compilare alcuna dichiarazione epidemiologica e senza sottoporsi ai 14 giorni di auto-isolamento.
  • Monaco: non sono presenti limitazioni per l’entrata nel territorio del Principato di Monaco da paesi europei.
  • Montenegro: Per l’ingresso nel paese sono state definite tre liste di Paesi sulla base dei casi attivi; dei nuovi casi di COVID-19; del trend del numero delle persone contagiate e della risposta nazionale alla pandemia. La lista verde comprende  i Paesi i cui residenti possono entrare in Montenegro senza restrizioni e include tutti i Paesi UE, tra cui l'Italia, purche' i viaggiatori provenienti da questi Paesi siano in essi residenti o vi abbiano soggiornato per almeno 15 giorni prima dell'ingresso. Gli spostamenti dall’Italia sono consentiti solo in presenza di precise motivazioni: lavoro, motivi di salute o di studio, assoluta urgenza, rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Non sono quindi consentiti spostamenti per turismo. Al rientro in Italia è necessario sottoporsi ad isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria, compilare un’autodichiarazione nella quale si deve indicare la motivazione che consente il rientro e si può raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato.
  • Norvegia: sono stati reintrodotti i controlli in entrata ed uscita delle frontiere interne ed esterne. La misura è stata prorogata fino al 15 agosto. Tutti i viaggiatori che non siano in possesso di un valido permesso di soggiorno o lavoro in Norvegia possono essere respinti al loro arrivo. Tuttavia, dal 15 luglio tutti coloro che provengono da Stati membri dell’UE, Schengen/Spazio Economico Europeo (SEE), Italia compresa, potranno fare ingresso in Norvegia senza restrizioni e senza obbligo di sottoporsi a quarantena. I viaggiatori in arrivo, in aggiunta al passaporto, devono poter documentare la loro residenza in un paese UE/SEE.
  • Paesi Bassi: la compagnia di bandiera KLM ha gradualmente ripristinato i voli, tra cui uno giornaliero da e verso Roma e uno da e verso Milano, oltre che da e verso altre destinazioni europee, quali Barcellona, Madrid, Budapest, Praga, Varsavia ed Helsinki.  A partire dal 15 giugno, viene a cadere anche la misura consigliata di auto-isolamento di 14 giorni per i connazionali in arrivo nei Paesi Bassi da ogni Regione d'Italia. 
  • Polonia: a partire dal 13 giugno è nuovamente consentito l’ingresso in Polonia ai viaggiatori provenienti dai Paesi UE, per i quali viene meno l’obbligo di quarantena. Dal 16 giugno è stata rimossa la sospensione del traffico aereo internazionale e dal 17 giugno riprendono progressivamente i voli internazionali da e verso la Polonia.
  • Portogallo: l’ingresso in Portogallo è consentito senza restrizioni ai viaggiatori provenienti da paesi dell'UE, Schengen e paesi terzi approvati (dalle Istituzioni UE e dalle autorità locali).
  • Regno Unito: dal 10 luglio, i viaggiatori in arrivo dall’ITALIA e da altri Paesi ritenuti a rischio ridotto (cliccare per la lista completa) dovranno continuare a compilare il formulario online menzionato sopra, ma saranno esentati dalla quarantena se, nei 14 giorni precedenti l’ingresso nel Regno Unito, avranno soggiornato solo in Italia o in altri Paesi esentati. 
  • Repubblica Ceca: dal 15 giugno 2020 sono ripristinate le normali condizioni di ingresso in Repubblica Ceca dall'Italia e non sono più in vigore restrizioni, ivi compresi gli obblighi di quarantena o tampone.
  • Romania: il Ministro della Salute italiano ha disposto che al rientro in Italia vige l’obbligo di isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria, è necessario compilare un’autodichiarazione e si può raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato come da DPCM 11 giugno 2020 e successivamente prorogato. L’obbligo di sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario non si applica all’equipaggio dei mezzi di trasporto e al personale viaggiante dei mezzi di trasporto. Dal 27 luglio sono soggetti a isolamento fiduciario per 14 giorni i viaggiatori in arrivo in Romania che abbiano soggiornato nei 14 precedenti l’ingresso in uno dei Paesi/territori elencati nel sito dell’ Istituto Nazionale di Sanità Pubblica romeno, aggiornato periodicamente. A partire dal 16 luglio 2020, con Decreto governativo, è stato prorogato di 30 giorni lo stato di allerta in tutto il Paese.
  • Russia: Le frontiere del Paese sono ancora chiuse agli stranieri salvo che per coloro i quali rientrino nelle categorie di eccezioni previste dal Governo russo, ad esempio lavoratori “altamente specializzati” segnalati dal loro datore di lavoro con sede in Russia (con procedura da avviare in Russia almeno due settimane prima del programmato ingresso), agenti diplomatici, autotrasportatori, familiari di cittadini russi, cure mediche, assistenza sanitaria, residenti in Russia con permesso di soggiorno ("vid na zhitelstvo"). SOLTANTO alle predette categorie di persone verrà consentito l’accesso nel Paese.
    Se non si rientra nelle eccezioni al divieto di ingresso, è ancora previsto il respingimento in frontiera russa o il mancato imbarco dalle aerolinee negli scali di partenza o intermedi di connazionali muniti del solo visto. Prima di mettersi in viaggio, si consiglia ai connazionali rientranti nelle categorie a cui è consentito l’accesso nella Federazione di verificare attentamente il possesso della documentazione richiesta. E’ stato abolito l’obbligo di quarantena per gli stranieri in ingresso nella Federazione con l’eccezione dei lavoratori per i quali essa e’, almeno secondo la norma vigente, ancora obbligatoria anche in presenza di tampone COVID negativo.
  • Serbia: le frontiere all’ingresso sono aperte, con alcune restrizioni: per fare ingresso sul territorio della Repubblica di Serbia da Bulgaria, Croazia, Macedonia del Nord e Romania è necessario un test PCR risalente a massimo 48 ore prima dell’ingresso. Quest’ultima disposizione non si applica ai cittadini serbi, ai cittadini stranieri con regolare permesso di soggiorno in Serbia e al corpo diplomatico e delle organizzazioni internazionali accreditati in Serbia. Sono al momento sospesi tutti i voli diretti da e per l’Italia. Gli spostamenti dall’Italia sono consentiti solo in presenza di precise motivazioni: lavoro, motivi di salute o di studio, assoluta urgenza, rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Non sono quindi consentiti spostamenti per turismo. Al rientro in Italia è necessario sottoporsi ad isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria, compilare un’autodichiarazione nella quale si deve indicare la motivazione che consente il rientro e si può raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato.
  • Slovacchia: Dal 6 luglio, sarà abolito l’obbligo di isolamento domiciliare e di presentazione dei risultati del test per il coronavirus per i viaggiatori in ingresso dall’Italia, ora inclusa nell'elenco dei Paesi "a minor rischio".
  • Slovenia: dal 15.06.2020 il Governo sloveno ha inserito l'Italia nella lista dei Paesi epidemiologicamente sicuri dai quali si può entrare in Slovenia senza restrizioni (saranno effettuate periodiche revisioni di tale lista, consultabile cliccando qui). Pertanto, chi proviene dall’Italia può recarsi in Slovenia senza essere soggetto a quarantena. I cittadini sloveni e italiani possono attraversare il confine tra Italia e Slovenia anche dai valichi minori. 
  • Spagna:  dal 21 giugno è consentito l’ingresso in Spagna senza obbligo di isolamento fiduciario e senza necessità di motivare la ragione del viaggio per i cittadini dei paesi dell’Unione Europea, dello spazio Schenghen, di Andorra, Principato di Monaco, Vaticano, San Marino. Si comunica che, con ordinanza del Ministro della Salute del 12 agosto 2020, in vigore dal 13 agosto al 7 settembre, è stato disposto l’obbligo di sottoporsi al test del coronavirus per coloro che intendono recarsi in Italia e che nei 14 giorni antecedenti hanno soggiornato o transitato in Spagna, Croazia, Grecia o Malta.
  • Svezia: si segnala che attualmente non sussistono limitazioni all’ingresso in Svezia per tutti i cittadini di paesi UE e Schengen o con permessi di soggiorno in corso di validità emessi da tali Paesi. La situazione relativa ai collegamenti aerei con l’Italia sta lentamente tornado alla normalità, pur in mancanza ad oggi di collegamenti aerei diretti dalla Svezia. 
  • Svizzera: a partire dal 15 giugno le restrizioni all'ingresso nei confronti dei Paesi AELS (Islanda, Norvegia e Liechtenstein) e di tutti gli Stati UE, tra cui l'Italia e il Regno Unito, sono state revocate. Si registrano restrizioni nei collegamenti aerei e ferroviari con l'Italia. Si raccomanda di rivolgersi alla compagnia aerea per verificare l’operatività del proprio volo e la possibilità di rotte alternative.
  • Turchia: dal 13 giugno sono state abrogate le limitazioni dovute al Covid-19 relative all'attraversamento delle frontiere della Turchia per via aerea, terrestre e marittima, da parte di cittadini stranieri, salvo specifiche misure che possono essere adottate dalle autorità di frontiera. La misura della quarantena obbligatoria è stata sostituita con uno screening sanitario all’arrivo nonchè, per coloro che mostrino sintomi durante il controllo sanitario, e in tutti i casi in cui se ne rilevi la necessità, un test PCR (Polymerase chain reaction test) gratuito, in esito al quale le Autorità turche potrebbero disporre un ricovero in apposite strutture ospedaliere.
  • Ucraina: le Autorità ucraine hanno disposto, a partire dal 28 agosto 2020, per un periodo al momento limitato a un mese (fino quindi alla mezzanotte del 28 settembre 2020) ma che potrebbe essere ulteriormente prorogato alla scadenza, il divieto generale di ingresso nel Paese, qualunque sia il mezzo di trasporto utilizzato, a tutti gli stranieri, anche a coloro provenienti da “zone verdi” come l’Italia, ad eccezione delle seguenti categorie: coniugi, figli o genitori di cittadini ucraini; titolari di permesso di soggiorno, temporaneo o indeterminato; viaggiatori in transito entro le 48 dall’ingresso, dietro esibizione di prova documentale che si proseguirà il viaggio; studenti iscritti a corsi di studio in Ucraina; personale in servizio nelle Forze Armate ucraine; rifugiati; personale delle Rappresentanze diplomatico-consolari e delle Organizzazioni Internazionali; membri di delegazioni ufficiali; equipaggi e personale viaggiante dei mezzi di trasporto; professionisti del settore della cultura invitati da Istituzioni culturali ucraine; atleti partecipanti a eventi sportivi e accompagnatori; ingressi per trattamenti medici presso strutture sanitarie ucraine; lavoratori e tecnici specializzati, invitati da imprese ucraine.
  • Ungheria (agg.31/08): il Governo ungherese ha annunciato la chiusura delle frontiere a partire dal 1 settembre, al momento per la durata di un mese. Le restrizioni riguardano tutti i cittadini stranieri, che non potranno entrare in Ungheria. I cittadini ungheresi che tornano in patria saranno soggetti ad auto-isolamento obbligatorio, salva la possibilità di effettuare 2 test PCR con risultato negativo.
    Tra le eccezioni previste: viaggi d’affari di chi abbia società registrate in Ungheria, cittadini stranieri residenti nelle zone di confine per motivi di lavoro,  
    mero transito lungo i corridoi umanitari autostradali (
    http://www.police.hu/en/content/humanitarian-corridor).

 

Americhe

 

  • Anguilla: le Autorità di Anguilla hanno introdotto controlli sanitari nei confronti dei viaggiatori in arrivo dall’Italia. In presenza di sintomi compatibili con il COVID-19, i passeggeri saranno sottoposti ad una quarantena di 14 giorni presso centri di isolamento identificati.
  • Argentina (agg.31/08): E’ stata disposta la chiusura di tutte le frontiere e l’interruzione di tutti i collegamenti aerei internazionali fino a data da definirsi.
  • Bolivia (agg.31/08): permane la chiusura a tempo indeterminato delle frontiere boliviane per il contenimento della diffusione del COVID-19.
  • Brasile: l’ordinanza n. 1 del 29 luglio u.s. ha confermato il generale divieto di ingresso nel Paese per via terrestre e marittima per gli stranieri. Il provvedimento non si applica a cittadini brasiliani, immigrati residenti , personale di missioni straniere e funzionari accreditati presso il Governo, stranieri che siano coniugi, compagni, figli, genitori o curatori di cittadino brasiliano, stranieri il cui ingresso sia autorizzato specificamente dal Governo per ragioni di interesse pubblico o motivi umanitari, stranieri titolari di registro nazionale migrazione, trasporto merci, ingresso di equipaggi marittimi per via aerea o via navigabile, per lo svolgimento di specifiche funzioni a bordo di navi o piattaforme che operano in acque giurisdizionali, nel rispetto dei requisiti migratori; sbarco, autorizzato dalla Polizia Federale, di equipaggi marittimi in caso di necessaria assistenza medica o connessione aerea per rimpatrio; spostamenti di frontalieri in condizioni di reciprocità (ad eccezione del Venezuela).Continua ad essere ammesso l’ingresso per via terrestre dello straniero che abbia necessità di imbarcare su un volo di rientro, previa autorizzazione della Polizia Federale richiesta dall’Ambasciata del Paese di residenza.
    Canada: permane da venerdì 20 marzo fino al 31 luglio 2020, con possibilità di proroga, il divieto di ingresso in Canada ai cittadini stranieri, con l’eccezione di residenti permanenti, equipaggi aerei, diplomatici, nonché congiunti di cittadini canadesi.
  • Cile: a partire dal 18 marzo 2020, sono chiuse tutte le frontiere terrestri, marittime e aeree del Cile per il transito di stranieri. Vietato l'ingresso in Italia per le persone che nei 14 giorni precedenti hanno soggiornato in Cile, a esclusione dei residenti UE.
  • Colombia: Al fine di contenere la perdurante emergenza Covid-19, le Autorità colombiane hanno ulteriormente esteso la quarantena obbligatoria nel paese fino al 30 agosto (le restrizioni si applicano anche agli stranieri). Continuano ad essere sospesi i collegamenti aerei interni e tutti i voli internazionali da e per la Colombia fino al 31 agosto. Oltre ai confini aerei, resteranno chiuse, fino a data da definire, anche le frontiere terrestri, marittime e fluviali. Rimane vietato l’ingresso, dal 23 marzo, a tutti i viaggiatori internazionali, inclusi i cittadini colombiani (se non espressamente autorizzati).
  • Costa Rica:  il Ministero della Salute della Costa Rica consente l'ingresso nel Paese di viaggiatori provenienti da 44 paesi, tra i quali, l'Unione Europea.
  • Ecuador: l'attuale stato di eccezione in Ecuador è stato prorogato fino al 15 settembre, con possibilità di ulteriore proroga di 30 giorni. Sono previste specifiche restrizioni alla mobilità (coprifuoco), ai trasporto pubblici e agli assembramenti, differenziate per ciascuna provincia, in base al livello di rischio di ciascuna di esse.Sono ripresi parzialmente anche i voli internazionali verso l’Europa (KLM verso Amsterdam, IBERIA ed AIR EUROPA verso Madrid). I passeggeri in arrivo in Ecuador che presentano una prova negativa PCR (tampone) per COVID-19, effettuata non oltre 10 giorni prima del viaggio, non dovranno sottoporsi all’isolamento fiduciario una volta entrati nel Paese.
  • El Salvador: L'aeroporto resta interdetto ai voli commerciali e la sua riapertura è prevista per il prossimo 19 settembre, sono autorizzati solo voli umanitari appositamente predisposti o cargo.
  • Grenada: Fine del temporary lockdown dal 1° luglio.
  • Guatemala: Rimane in vigore per tutti i cittadini stranieri il divieto di ingresso nel Paese se non per Decreto Presidenziale (casi rarissimi che richiedono esplicita motivazione). Non sono ancora operativi voli commerciali.
  • Haiti: le autorità locali hanno dichiarato lo stato di emergenza e chiuso gli aeroporti e le frontiere marittime, aeree e terrestri.
  • Honduras: le Autorità locali hanno disposto, a partire da 16 marzo, la chiusura delle frontiere aeree, terrestri e marittime fino a data da definirsi. Lockdown totale nel Distretto Centrale, Tegucigalpa e San Pedro Sula.  
  • Martinica: a partire dal 22 giugno sarà possibile raggiungere la Martinica anche per turismo. Fino a tale data sono consentiti unicamente gli spostamenti per motivi imperativi di ordine personale o familiare, di salute urgenti o professionali indifferibili e permane l’obbligo di giustificare il viaggio e di munirsi della necessaria attestazione.
  • Messico: le compagnie aeree Neos e BluePanorama, che effettuano voli diretti dall’Italia per Cancun, hanno sospeso i voli a partire dal 16 marzo. Alitalia ha sospeso il collegamento diretto Città del Messico – Roma.
  • Nicaragua: le autorità locali hanno disposto la riapertura dell’aeroporto di Managua dal 15 luglio, ma è probabile che il traffico aereo di linea non venga ripristinato almeno fino ai primi di settembre, mentre permangono misure molto restrittive per l’ingresso nel paese.
  • Panama: la sospensione dei collegamenti aerei internazionali, inizialmente disposta fino al 22 aprile è stata ulteriormente prorogata fino al 22 giugno. Tale misura è stata ulteriormente rafforzata con la chiusura degli aeroporti e delle frontiere. Vietato l’ingresso in Italia alle persone che, nei 14 giorni antecedenti, hanno soggiornato o sono transitate per il Paese, a eccezione dei residenti UE.
  • Paraguay: vietato l’ingresso nel Paese agli stranieri. Fanno eccezione i residenti.
  • Perù: è confermata la chiusura totale delle frontiere internazionali, fino a data da destinarsi e il trasporto passeggeri commerciale resterà quindi sospeso con qualsiasi mezzo.
  • Repubblica Dominicana: Riaperti dal 1° luglio gli aeroporti senza restrizioni per i passeggeri provenienti dall'estero. In caso di sospetto contagio verrà verificata la temperatura ed eventualmente isolato. Stato di emergenza sanitaria attivo nel Paese. Vietato l’ingresso in Italia alle persone che nei 14 giorni antecedenti hanno soggiornato o sono transitate per il Paese, a eccezione dei residenti UE.
  • St. Maarten: le autorità di St. Maarten hanno chiuso porti ed aeroporti a partire dal 22 marzo 2020. I collegamenti nell’area dei Caraibi olandesi - Saba, St. Eustatius, Bonaire, Aruba e Curacao - restano operativi fino a nuovo avviso. Le limitazioni non si applicano al trasporto merci e ai viaggi del personale medico.
  • Stati Uniti: con la “Proclamation” del 11 marzo il Presidente degli Stati Uniti  ha disposto la sospensione temporanea, fino a nuovo ordine, dell’ingresso dei viaggiatori che, nei 14 giorni precedenti l’ingresso negli Stati Uniti, siano stati fisicamente presenti in uno dei Paesi dell’Area Schengen, inclusa l’Italia, e in Cina e Iran. Bloccati fino alla fine dell'anno i rilasci dei visti lavorativi H1B (personale altamente specializzato), H2B (lavoratori non agricoli con contratto temporaneo), categoria J (solo per stagisti e insegnanti) e visti L (personale trasferito all'interno di una stessa società che durante i tre anni precedenti la richiesta di visto ha lavorato continuativamente per almeno un anno per la compagnia e che e' in procinto di essere assegnato ad una succursale, affiliata o consociata negli Stati Uniti, con mansioni manageriali, direttive o altamente specializzate). Le restrizioni non si applicano ai visti già in corso di validità e ai residenti permanenti negli Stati Uniti. Si ricorda che l'ingresso negli USA e' rimesso alle decisioni dei funzionari dell'Agenzia CBP (Customs and Border Protection) nei punti di entrata.
  • Porto Rico (U.S.): Ai viaggiatori in ingresso a Porto Rico è sempre richiesto l’esito negativo di un test molecolare per il COVID-19, eseguito nelle 72 ore precedenti l’arrivo e una dichiarazione sullo stato di salute che includa nome, indirizzo e contatti del laboratorio dove si è effettuato il test. La misura si applica a tutti i viaggiatori, nazionali e internazionali, e ai membri delle missioni diplomatiche.
  • Turks and Caicos: a partire dal 26 marzo e fino al 1 giugno, le autorità di Turks and Caicos non consentono l’ingresso dei viaggiatori (inclusi i residenti).
  • Uruguay: consentito l’ingresso nel paese solo per i cittadini uruguaiani e i residenti legali.
  • Venezuela: le autorità locali hanno disposto la sospensione di tutti i voli internazionali e nazionali a partire dal 18 marzo fino a nuovo avviso.

 

Medio Oriente

 

  • Arabia Saudita: rimane in vigore, fino a data da destinarsi, la sospensione di tutti i voli internazionali da/per l’Arabia Saudita, la chiusura di tutti i confini terrestri e marittimi e il divieto di compiere l’Umrah. Alla luce delle temporanee restrizioni di viaggio vigenti, la validità di tutte le tipologie di visto prima della scadenza può essere prolungata tramite l’applicazione Absher o presso l’ufficio territoriale competente del Dipartimento generale per i passaporti del Ministero dell’Interno.
  • Bahrein: il rilascio di visti all'arrivo per tutte le nazionalità rimane sospeso fino a nuovo avviso. Inoltre, l'ingresso è limitato ai cittadini e residenti del Bahrain, ai cittadini del CCG (Consiglio Cooperazione del Golfo) che non richiedono visti, ai diplomatici, ai passeggeri in possesso di un visto elettronico valido prima dell'imbarco, al personale militare, all'equipaggio di linea aerea o ai titolari di passaporti ufficiali, di servizio o delle Nazioni Unite. A tutti gli altri passeggeri verrà negato l'ingresso nel Regno.
  • Emirati Arabi Uniti: le Autorità degli Emirati Arabi Uniti hanno disposto la ripresa graduale dei collegamenti aerei in uscita dal Paese, inclusi voli settimanali da Abu Dhabi/Dubai verso Milano e verso altre città europee con scalo verso Roma.  L’ingresso negli EAU rimane consentito ai cittadini emiratini. Gli stranieri (quindi anche i cittadini italiani) in possesso di un valido titolo di soggiorno negli EAU e temporaneamente all’estero devono invece presentare richiesta di reingresso attraverso la piattaforma digitale ICA (Identity and Citizenship Authority) del governo emiratino, che rilascerà un codice autorizzativo da utilizzare in fase di acquisto del biglietto aereo di ritorno negli EAU. Ai fini del reingresso, si rammenta inoltre ai connazionali che gli stessi dovranno contattare le Ambasciate degli EAU nei Paesi nei quali si trovano per richieste di eventuale assistenza. Consentito l'ingresso per il turismo a Dubai.
  • Giordania:  L’aeroporto internazionale di Amman rimane chiuso fino a data da destinarsi. Le frontiere terrestri e marittime del Paese restano ancora chiuse a tutti i viaggiatori, ad eccezione del traffico merci fino a data da destinarsi. Se l’aeroporto riaprirà, eventuali arrivi dall’Italia (Paese inserito al momento nella “green list” delle Autorità locali) saranno possibili nel rispetto di una serie di condizioni:
    1) registrarsi prima della partenza sul portale 
    http://visitjordan.gov.jo/ (all’atto della registrazione verrà emesso un QR code da presentare all’arrivo); 2) munirsi di esito negativo di un test PCR effettuato 72 ore prima della partenza in Italia; 3) sottoporsi a un nuovo test PCR in arrivo (costo di 40 JOD, equivalente a circa 50 euro, da pagarsi prima della partenza) e attenderne l’esito prima di lasciare l’aeroporto; 4) stipulare una polizza assicurativa sanitaria che copra  per tutta la durata del soggiorno in Giordania (condizione non richiesta per i cittadini giordani); 5) all’arrivo, iscriversi tramite l’applicazione “Aman” al programma di tracciamento nel Paese.
  • Iran: tutti i passeggeri in arrivo e in partenza dall'Iran devono sottoporsi a controlli sanitari obbligatori alle frontiere. Recarsi in aeroporto almeno 5 ore prima dell'orario di partenza per svolgere la procedura dei controlli sanitari.
  • Iraq: coprifuoco notturno attualmente in vigore. le Autorità irachene hanno chiuso le frontiere con l’Iran e hanno vietato l’ingresso ai viaggiatori che siano stati o abbino anche solo transitato, nei 14 giorni precedenti il tentativo di ingresso in Iraq in Italia. Il Kurdistan iracheno ha stabilito che non potranno entrare in Kurdistan i viaggiatori che siano stati o abbiano transitato in tale Paese a partire dal 1 gennaio 2020.  Non esistono voli diretti tra Italia e Iraq. le compagnie aeree richiedono a tutti i passeggeri, in entrata e uscita dall’Iraq e senza eccezione alcuna, un test PCR COVID-19(tampone) effettuato 72 ore prima dell’imbarco. L’unica eccezione riguarda i voli con destinazione finale Erbil, per i quali i passeggeri possono decidere se fare il tampone in Italia (72h prima dell’imbarco) o ad Erbil all’arrivo.
  • Israelea partire dal 16 agosto 2020, i viaggiatori autorizzati a entrare in Israele provenienti dall’Italia o da altri Paesi in “lista verde” (Regno Unito, Slovenia, Nuova Zelanda, Georgia, Danimarca, Austria, Canada, Estonia, Ruanda, Finlandia, Lettonia, Hong Kong, Germania, Ungheria, Cipro, Grecia, Croazia e Bulgaria) non sono più soggetti all’obbligo di quarantena, purché nei 14 giorni precedenti all’arrivo in Israele non abbiano soggiornato in un Paese diverso da quelli in “lista verde”. La procedura richiede il rilascio di un permesso di ingresso da parte dell’Ambasciata israeliana del Paese di origine e la compilazione online, non prima di 24 ore dalla partenza, di una domanda di autorizzazione all’ingresso (c.d. “inbound clearance application”). La procedura e il link per la compilazione online della domanda è reperibile qui: https://www.gov.il/en/service/request-entry-to-israel-covid19.  Contattare direttamente la propria compagnia aerea di riferimento per accertarsi dell’operatività dei voli tra Italia e Israele.
  • Kuwait: la Civil Aviation ha annunciato la riapertura dei voli commerciali per il 1° agosto 2020 con un traffico del 30% rispetto al pieno regime. Il 2 agosto potrebbe ripartire il traffico aereo verso l’Italia, sull’aeroporto di Milano Malpensa. Si raccomanda di verificare direttamente con la compagnia aerea.
    L’ingresso nel paese ai viaggiatori stranieri è consentito a condizione che venga presentato, prima dell’imbarco, alla compagnia aerea il test PCR (tampone), la cui spesa è a carico del viaggiatore. Il test PCR deve essere non più di quattro giorni prima del viaggio e deve certificare la negatività al COVID-19. Il test deve essere accompagnato da un certificato medico tradotto in lingua araba, in cui si attesta che il passeggero non è affetto da COVID-19, e deve essere consegnato alle competenti Autorità sanitarie  all’arrivo in Kuwait. Vietato l’ingresso in Italia alle persone che nei 14 giorni antecedenti hanno soggiornato o sono transitate per il Paese, a eccezione dei residenti UE. 
  • Libano: tutti i passeggeri diretti in Libano devono sottoporsi al test PCR (tampone Covid-19) nelle 96 ore precedenti l'ingresso nel Paese. È obbligatorio presentare all'imbarco il referto negativo di tale test, con traduzione in inglese (o francese, o arabo) , senza il quale il passeggero non viene accettato sul velivolo. Tutti i passeggeri sono inoltre sottoposti a test PCR all'arrivo e devono rimanere in quarantena per 48 ore in attesa dell'esito.
  • Libia: divieto di ingresso per i cittadini stranieri, attraverso tutti i valichi di frontiera del Paese, siano essi terrestri, marittimi o aeroportuali. 
  • Oman: a partire dal 18 marzo 2020 è sospeso l’ingresso in Oman da tutti i confini aerei, marittimi e terrestri a tutti gli stranieri ed è stato disposto il divieto di espatrio per i cittadini omaniti. Per chi sia entrato nel Paese dopo il 2 marzo 2020 le autorità raccomandano una quarantena domestica. Non sono più operativi i voli diretti tra Italia e Oman, sia di linea che charter. Vietato l’ingresso in Italia alle persone che, nei 14 giorni antecedenti, hanno soggiornato o sono transitate in Oman, a eccezione dei cittadini UE.
  • Pakistan : le Autorità locali hanno ripristinato dal 15 giugno il traffico aereo, benché siano frequenti interruzioni e cancellazioni, anche con breve preavviso, in base all'evolversi della situazione sanitaria. Vige, inoltre, la chiusura dei confini terrestri ed è richiesto l'isolamento fiduciario di due settimane per i passeggeri in arrivo.
  • Qatar: le Autorità locali non consentono l'ingresso in Qatar a tutti i cittadini stranieri, inclusi coloro che sono in possesso di permesso di soggiorno, indipendentemente dalla nazionalità e dal paese di provenienza. 
  • Territori Palestinesi: i viaggiatori provenienti dall’Italia verranno sottoposti ad un periodo di quarantena di 14 giorni presso centri specializzati.

 

Asia e Oceania

 

  • Afghanistan: rafforzati i controlli sanitari negli aeroporti per tutti i viaggiatori provenienti dall'Italia. Qualora si ravvisino alcuni dei sintomi tipici dell'infezione da COVID-19, è prevista una quarantena precauzionale presso strutture sanitarie pubbliche.
  • Armenia: le autorità armene hanno prorogato fino al 12 agosto lo stato di emergenza. Le frontiere terrestri sono chiuse salvo per il traffico merci. E’ inoltre vigente il divieto di ingresso nei confronti di tutti i viaggiatori stranieri, salvo che per i titolari di visto diplomatico, i familiari di cittadini armeni e  i  titolari di permesso di soggiorno. Vietato l’ingresso in Italia alle persone che, nei 14 giorni antecedenti hanno soggiornato o sono transitate per il Paese, a eccezione dei residenti UE.
  • Australia: permane il totale divieto di ingresso, per i viaggiatori provenienti da qualsiasi paese estero, tranne che per gli australiani, gli stranieri residenti permanenti ed alcune limitate categorie autorizzate caso per caso. Coloro che rientrano devono effettuare la quarantena in strutture appositamente identificate e controllate (in genere, hotel).
  • Azerbaigian: le autorità locali hanno prorogato la sospensione di tutti i collegamenti aerei, marittimi e terrestri internazionali da/per l'Azerbaigian e la chiusura dei confini terrestri, fino al 31 agosto. Hanno decretato inoltre la sospensione del portale ASAN VISA per il rilascio del visto elettronico. I cittadini stranieri che intendano visitare l’Azerbaigian sono pertanto tenuti a richiedere un visto alle rappresentanze diplomatico-consolari dell’Azerbaigian. Per i viaggiatori che giungono in Azerbaigian, ivi compresi coloro che sono muniti di permesso di soggiorno, le autorità locali dispongono una quarantena obbligatoria da 7 a 14 giorni, da trascorrere in strutture designate. In alternativa, viene richiesta la presentazione, all’arrivo in Azerbaigian, di un certificato che comprovi l’effettuazione di un tampone PCR, con esito negativo, nelle 48 precedenti il volo.
  • Bangladesh: La compagnia aerea Qatar Airways ha sospeso i voli indiretti con destinazione Roma (tratta Dhaka-Doha-Roma) per passeggeri provenienti da Dhaka. Tutte le altre rotte da Dhaka continuano ad essere sospese fino a data da destinarsi. Ai titolari di un passaporto dell’Unione Europea e titolari di un visto d’ingresso in corso di validità sarà consentito l’ingresso in Bangladesh, a condizione che siano in possesso di un certificato medico che indichi la negatività al test del COVID-19, rilasciato nelle 72 ore precedenti da presentare all’arrivo, alla polizia di frontiera. Vietato l’ingresso in Italia alle persone che nei 14 giorni antecedenti hanno soggiornato o sono transitate per il Paese, a eccezione dei residenti UE.
  • Brunei: misure restrittive sia per l’ingresso che per l’uscita dal Paese. Non è consentito l'ingresso e il transito nel Paese ai visitatori a breve termine. E' possibile chiedere un'esenzione se si è sponsorizzati dal governo o da una società locale. Tutti i viaggiatori stranieri sono tenuti a sottoporsi al test per COVID-19  e a sostenere sia i costi del tampone, pari a  1.000 dollari del Brunei, che quelli dell'autoisolamento in una struttura designata. 
  • Cambogia: non è più vietato, per i cittadini italiani, fare ingresso nel Paese. Si può entrare in Cambogia se muniti di visto come da normativa precedente alla pandemia, sia per via aerea che per via mare e via terra. E’ tuttavia obbligatorio essere in possesso di un certificato medico che attesti la negatività al COVID19, rilasciato non più di 72 ore prima del viaggio ed avere una polizza sanitaria, valida per tutto il periodo di permanenza prevista in Cambogia e con un massimale non inferiore ai 50.000 USD. All’arrivo in Cambogia, le Autorità di frontiera accompagneranno la persona interessata in apposite strutture governative dove verrà somministrato un test COVID. Gli interessati dovranno in ogni caso rimanere nella struttura designata fino all’arrivo dei risultati del test. Se un passeggero di un determinato volo risulta positivo, tutti i passeggeri di quel volo dovranno affrontare un periodo minimo di 14 giorni di quarantena in una struttura governativa. Se tutti i passeggeri del volo risultano negativi al test, potranno soggiornare presso le rispettive abitazioni durante i 14 giorni di quarantena obbligatoria; al tredicesimo giorno, inoltre, le Autorità sanitarie locali sottoporranno ciascun passeggero ad un nuovo test.
  • Cina: Dal 28 marzo le Autorità cinesi hanno sospeso l’ingresso in Cina di tutti i cittadini stranieri, anche residenti, Eccezioni riguardano i titolari di visto diplomatico, di servizio, di cortesia e per alcuni casi particolari (membri di equipaggio aereo e navale). Inoltre, possono fare domanda di visto per entrare nel Paese stranieri che hanno necessità di svolgere attività di commercio, scientifiche e tecnologiche o per emergenza umanitaria. Le autorità della Repubblica Popolare Cinese hanno stabilito che a partire dal 28 agosto 2020 i cittadini non cinesi che si recano in Cina con un volo diretto o indiretto dall’Italia – oltre al visto - devono presentare al momento dell’imbarco il risultato negativo di tampone per Covid-19, effettuato nei cinque giorni precedenti, e una dichiarazione di salute vidimata dalle Autorità consolari della Repubblica Popolare Cinese in Italia. Per maggiori informazioni, visitare il sito dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia. In molte città della Repubblica Popolare Cinese, inclusa Pechino, le Autorità hanno introdotto l’obbligo di osservare 14 giorni di quarantena presso la propria dimora o presso punti di isolamento (alberghi o strutture dedicate) per tutti coloro che sono in arrivo dall’estero. Si raccomanda di visitare i siti web della rete consolare per informazioni specifiche sui regimi di quarantena nelle singole località. E’ stata rimossa la sospensione dei voli diretti tra Italia e Cina. Sono al momento molto limitate le frequenze dei voli di collegamento della Cina con l’estero.
  • Corea del Sud: le Autorità sudcoreane hanno disposto, a partire dal 1 aprile, la quarantena obbligatoria per tutti i viaggiatori in arrivo nel Paese. Di conseguenza, tutti i passeggeri in arrivo, a prescindere dalla cittadinanza e dalla regione di provenienza, saranno soggetti ad isolamento obbligatorio di 14 giorni. Coloro che non hanno una residenza in Corea dovranno auto-isolarsi nelle strutture indicate dalle autorità di immigrazione all'ingresso a spese del viaggiatore (100.000 Won sudcoreani pari a circa 70 Euro al giorno). Sono previste eccezioni alla quarantena per visti diplomatici e nel caso di viaggi d’affari e per motivi accademici o umanitari previo ottenimento di un apposito certificato da parte dell’Ambasciata coreana competente al rilascio del visto d’ingresso.
  • Figi: divieto di accesso per tutti i cittadini stranieri che siano stati in Italia nei 14 giorni precedenti l'arrivo.
  • Filippine: per quanto riguarda gli ingressi nelle Filippine di cittadini stranieri e italiani, è autorizzato l'accesso ai funzionari governativi e internazionali (e loro familiari), agli equipaggi degli aeromobili e ai coniugi e figli di cittadini filippini. Dal 1 agosto è anche consentito l’ingresso agli stranieri solo se previamente residenti e già in possesso di permesso di soggiorno (per verificare che l’eventuale permesso di soggiorno ricada tra le categorie ammesse si consiglia vivamente di rivolgersi all'Ambasciata filippina a Roma o al Consolato Generale filippino a Milano). Ai passeggeri che non rientrano in tali categorie verrà negato l’ingresso.
  • Georgia:  Le Autorità georgiane hanno disposto la riapertura delle frontiere aeree per viaggiatori provenienti dall'Italia. I viaggiatori provenienti dall'Italia dovranno compilare online un apposito modulo autorizzativo ed osservare una volta giunti nel Paese una quarantena di 14 giorni a proprie spese.  Il Governo georgiano ha altresì  introdotto una procedura autorizzativa per tutti i viaggi d'affari. Gli interessati dovranno effettuare un test PCR ogni 72 ore o una quarantena di 14 giorni (entrambi a spese del viaggiatore), compilando anticipatamente un modulo disponibile sul sito https://registration.gov.ge/pub/form/7_protocol_for_arrivals_in_georgia/kcjcpx/ . 
  • Giappone: le autorità giapponesi hanno stabilito che, a tutti i cittadini non giapponesi (inclusi pertanto gli Italiani) che provengano da tutto il territorio italiano o vi siano stati nei 14 giorni precedenti all’arrivo sul territorio giapponese sarà vietato l’ingresso in Giappone, con effetto di immediato respingimento alla frontiera. A partire dalle 23.59 del 20 marzo e fino al 30 LUGLIO (prorogabile) è stata sospesa la validità dei visti emessi da Consolato e Ambasciata giapponese in Italia (ovvero l’etichetta incollata nel passaporto che serve per il primo ingresso in Giappone). Pertanto, chi ha ottenuto il Japan Visa da Consolato/Ambasciata giapponesi entro il 20 marzo e non è ancora entrato in Giappone, dal 21 marzo non potrà più utilizzarlo a tal fine e dovrà richiedere un nuovo visto. 
  • Hong Kong:  divieto di ingresso a Hong Kong da parte dei viaggiatori non residenti in arrivo dall’estero prorogato al 31 dicembre 2020.
  • India: La situazione epidemiologica del COVID-19 è in rapido deterioramento nel Paese, specialmente nei principali centri urbani. La sospensione dei voli internazionali da e per l’India è estesa fino al 31 agosto 2020: la mobilità aerea internazionale è assicurata solo da voli speciali. Di conseguenza, i regolari voli commerciali dall’India per l’Italia non sono attualmente operativi e per raggiungere l’Italia dall’India è tendenzialmente necessario servirsi di voli con scalo. Si invitano pertanto i connazionali interessati a viaggiare anche durante la sospensione del traffico aereo internazionale di linea a prendere direttamente contatto con le predette linee aeree.  Tutti i visti indiani concessi a cittadini stranieri – ivi compresi i visti elettronici (e-Visa) - sono sospesi sino al ripristino della normale mobilità aerea internazionale da e per l’India. Fanno eccezione alcune categorie specifiche di visti (progetto, lavoro subordinato, diplomatico, missione ONU o altre organizzazioni internazionali). I titolari di visti business di lungo periodo e a ingresso multiplo possono fare ingresso in India previa re-validazione del visto da parte dell’Ambasciata o del Consolato indiano di riferimento. Possono recarsi in India anche gli stranieri titolati ad avere un visto business o alcune categorie di visto per lavoro subordinato. All’uopo potranno far domanda per tale tipo di visto all’Ambasciata o al Consolato indiano di riferimento. I titolari di passaporto OCI (Overseas Citizen of India) sono ammessi in India qualora rientrino in specifiche categorie. Per elementi dettagliati e aggiornati in merito a quanto sopra si consiglia di far riferimento al sito internet dell’Ufficio immigrazione indiano (Bureau of Immigration: https://boi.gov.in).
    Quanti abbiano titolo all’ingresso in India devono essere anche in possesso di un certificato di negatività al CoViD19 rilasciato a seguito di test tampone naso-faringeo eseguito nei 4 giorni precedenti l’arrivo nel Paese.
    Almeno 72 ore prima dell’arrivo, i passeggeri dovranno compilare un’auto-dichiarazione sul portale 
    www.newdelhiairport.in (sezione Air Suvidha in alto a destra nella homepage). Nel registrarsi, dovranno impegnarsi a sottoporsi a 7 giorni di quarantena istituzionale obbligatoria da trascorrere nelle strutture indicate dalle Autorità locali, le cui spese sono a carico del cittadino straniero, seguiti da 7 giorni di isolamento fiduciario domestico.
    I passeggeri possono fare istanza di esenzione dai 7 giorni di quarantena istituzionale obbligatoria da trascorrere nelle strutture a ciò indicate dalle Autorità locali mediante presentazione di un certificato di negatività al Covid-19 a seguito di test RT-PCR (tampone) che andrà fatto entro le 96 ore precedenti il viaggio. Il certificato andrà caricato sul citato portale. Qualora le autorità indiane concedano l’esenzione dai 7 giorni di quarantena istituzionale, i passeggeri saranno soggetti a 14 giorni di isolamento fiduciario domestico.
  • Indonesia: a partire dal 2 aprile a tutti i cittadini stranieri è vietato l'ingresso e il transito in Indonesia. I cittadini stranieri con permessi di soggiorno di durata limata (KITAS) e permanente (KITAP) e altre speciali categorie, quali i membri di equipaggi di navi e aerei, il personale diplomatico e quanti partecipano a progetti considerati di interesse strategico in Indonesia, a partire dal 12 maggio, dovranno invece osservare un’auto-quarantena di 14 giorni presso le proprie residenze, o in alternativa presso strutture designate dalle Autorità sanitarie,
  • Kazakistan:  i viaggiatori provenienti dall'estero saranno tenuti a osservare un periodo di isolamento di 48 ore presso strutture ospedaliere specializzate, nelle quali saranno sottoposti ad appositi esami clinici per escludere l'infezione da nuovo coronavirus. Successivamente, in caso di negatività al COVID19, essi dovranno osservare un periodo di isolamento domiciliare per i restanti 12 giorni.  İn caso di positività al COVID19, saranno invece ricoverati in apposite strutture ospedaliere.
  • Kirghizistan: le Autorità del Kirghizistan hanno disposto, a partire dal 19 marzo 2020, la chiusura di tutte le frontiere terrestri ed aeree in entrata ed uscita.
  • Laos: le autorità locali hanno attuato una serie di misure di contenimento, tra cui: screening sanitari all’arrivo (aeroporti, porti, frontiere terrestri); chiusura delle frontiere terrestri Thailandia e Vietnam dal 22 marzo 2020. Il posto di frontiera del Ponte dell'Amicizia a Nongkaï è stato chiuso il 23 marzo 2020. Questa misura riguarda solo il passaggio delle persone, le merci possono continuare a transitare. E’ sospeso il rilascio dei visti all'arrivo (incluso il visto elettronico) per tutti i paesi fino a data da destinarsi. E’ sospeso il rilascio di visti turistici da parte delle ambasciate laotiane dal 20 marzo 2020. Il rilascio di visti commerciali è ancora possibile, i candidati devono compilare un questionario sanitario disponibile sul sito web del ministero degli esteri laotiano: http://www.mofa.gov.la/index.php/statements/notices/3525-visa-restrictions-from-20-march-2020-20-april-2020 In ogni caso, per entrare in Laos e’ richiesto un tampone negativo effettuato non oltre 72 ore prima del viaggio.
  • Malaysia:  Le frontiere malesi restano chiuse almeno fino al 31 agosto 2020, con eccezioni relative agli stranieri con permessi di soggiorno di lunga durata, oppure per brevi missioni di lavoro, che sono sottoposti a specifiche procedure, valide dal 10 luglio, che possono essere verificate sul sito del Dipartimento di Immigrazione malese al link https://esd.imi.gov.my/portal/latest-news/announcement/myxpats-entry-permission-exptratiates/. Tutti i cittadini stranieri che entrano in Malesia devono premunirsi di un test CPR Covid-19 negativo nei 3 giorni precedenti all’ingresso oppure svolgere un test all’arrivo, del costo variabile di 250, 120, 60 ringgit a seconda della tipologia decisa dalle Autorita’ sanitarie malesi. 
  • Mongolia: divieto di ingresso in Mongolia per tutti i cittadini stranieri e, fino al 15 luglio, la sospensione di tutte le rotte aeree e ferroviarie internazionali, la chiusura ai cittadini stranieri di tutti i valichi di frontiera stradali da e verso la Russia e, fino a nuovo avviso, la chiusura di tutte le frontiere tra Cina e Mongolia.
  • Myanmar: le Autorità birmane hanno sospeso il rilascio dei visti ai cittadini stranieri. È vietato l’atterraggio di qualsiasi volo commerciale, sono consentiti solo voli umanitari e di soccorso. È altresì in vigore il divieto di ingresso attraverso i valichi di frontiera terrestri per tutti i cittadini stranieri. Tali provvedimenti sono in vigore fino al 30 settembre, ed è possibile che vengano prorogati.
  • Nepal: disposta la chiusura di tutti i valichi di terra, forti limitazioni agli spostamenti interni tra distretti (soggetti ad autorizzazione preventiva) e il blocco dei voli sia domestici sia internazionali (inclusi i voli di rimpatrio). 
  • Nuova Caledonia: è stata decretata la sospensione temporanea dei voli internazionali per la Nuova Caledonia a partire dal 21 marzo 2020 e la sospensione dei trasporti marittimi e degli autobus interurbani della linea RAI. Inoltre, con ordinanza governativa del 23/03/2020 è stato imposto il divieto di ingresso dalle acque internazionali verso le acque interne e territoriali della Nuova Caledonia per le navi da crociera, pescherecci e imbarcazioni da diporto e il divieto di navigazione nelle acque interne e territoriali per le navi destinate al trasporto passeggeri e per le imbarcazioni da diporto. Tuttavia a causa di un peggioramento delle condizioni meteorologiche, quest’ultimo divieto è stato in parte modificato dall’ordinanza del 03/04/2020 per permettere alle navi e alle imbarcazioni che si trovano nelle acque interne e territoriali della Nuova Caledonia di mettersi al sicuro secondo le modalità indicate ( http://www.nouvelle-caledonie.gouv.fr/Actualites/COVID-19/Covid19-Actualites/Les-navires-autorises-a-naviguer-pour-se-mettre-a-l-abri) .
  • Nuova Zelanda: Le frontiere internazionali continuano a essere chiuse, tranne che per i cittadini neozelandesi e gli stranieri legalmente residenti.
  • Polinesia francese: le Autorità locali hanno deciso di sospendere gli scali di navi da crociera nella Polinesia francese. Questa decisione ha effetto immediato e fino all'11 aprile 2020, con possibilità di estensione. 
  • Singapore:  Per tutti i viaggiatori a breve termine permane il divieto di ingresso a Singapore. Le uniche eccezioni riguardano i viaggiatori che rientrano nell’ambito degli accordi in vigore tra Singapore e Cina e tra Singapore e Malesia che istituiscono una corsia preferenziale per i viaggi di lavoro (cd “fast lane”) e che abbiano previamente ottenuto il SafeTravel Pass, e a partire dall’8 settembre per i visitatori che abbiano trascorso i 14 giorni precedenti all’arrivo in Brunei o in Nuova Zelanda, e che siano in possesso dell’Air Travel Pass (possibilità di fare richiesta dal 1 settembre). I possessori di visti di lungo periodo e i loro familiari a carico (“dependent pass”) che intendono entrare a Singapore devono ottenere l'approvazione del locale Ministry of Manpower (MOM) prima di poter iniziare il viaggio, facendo richiesta tramite questo form. Tutti i viaggiatori autorizzati in rientro a Singapore, compresi i cittadini e i residenti permanenti (Permanent Resident), sono tenuti a presentare prima della partenza una dichiarazione sul proprio stato di salute utilizzando questo form, e sono obbligati a trascorrere un periodo di autoisolamento (Stay Home Notice) di 14 giorni.  
  • Sri Lanka: è stato disposto, dal 6 aprile e fino a nuovo avviso, il divieto di ingresso in Sri Lanka per tutti i passeggeri a prescindere dalla nazionalità e dalla provenienza.
  • Tagikistan: le Autorità del Tagikistan mantengono in vigore soltanto una parziale apertura dei collegamenti aerei internazionali, limitati a pochi voli charter con la Russia e Dubai. Permangono forti restrizioni temporanee all'ingresso di tutti i cittadini stranieri attraverso tutti i posti di controllo in Tagikistan e i viaggiatori che entrano in Tagikistan sono sottoposti ad una quarantena di 14 giorni. Tali misure possono peraltro essere sottoposte a modifiche.
  • Taiwan: le autorità di Taiwan mantengono il divieto di ingresso  a Taiwan per tutti i cittadini stranieri, già disposto a partire dal 19 marzo u.s.. Sono esenti dal provvedimento quanti dispongano di un permesso di soggiorno (Alien Resident Certificates) o di documenti che dimostrino la presenza a Taiwan per servizio diplomatico o in relazione all’esecuzione di contratti d’affari.
  • Tailandia:  Rimangono chiuse dal 21 marzo tutte le frontiere terrestri. È fatto divieto a tutti gli stranieri di entrare nel territorio thailandese. Eccezioni sono previste per il rientro dei cittadini thailandesi all’estero, diplomatici e familiari, equipaggi di aerei e navi, persone in possesso di un permesso di lavoro, familiari di cittadini thailandesi, personale impegnato nel trasporto di merci necessarie, stranieri necessitanti di cure mediche (ad esclusione del Covid-19) e relativi accompagnatori. Fino al 30 settembre è previsto per i cittadini italiani l’obbligo di munirsi di visto d’ingresso in Thailandia. Misure restrittive vengono applicate anche per i viaggiatori in arrivo su navi provenienti da paesi dove si sono registrati importanti casi di contagio (tra cui l’Italia). Tutte le persone, prima dello sbarco, dovranno osservare un periodo di quarantena di 14 giorni a bordo della nave, mentre sono previste una serie di adempimenti da parte del Comandante della nave.
  • Turkmenistan:  le Autorità turkmene hanno adottato misure precauzionali tra cui la sospensione del rilascio del visto di ingresso ai cittadini dei Paesi in cui sono stati accertati casi conclamati di infezione, inclusa l'Italia. Tutti i voli internazionali da/per il Turkmenistan sono sospesi e le frontiere terrestri sono chiuse fino al 31 agosto.
  • Uzbekistan: in risposta all’aggravamento dell’emergenza sanitaria causata da COVID-19, le autorità uzbeke hanno reintrodotto misure di severo confinamento e l’intero Paese e’ considerato zona rossa almeno fino al 15 agosto prossimo. Il trasporto e le comunicazioni tra le diverse Regioni del Paese sono soggette a limitazioni, il traffico ferroviario e aereo interno e’ sospeso. Dal 1 luglio sono ripresi i collegamenti aerei con l’estero che rimangono tuttavia limitati a pochi voli settimanali e soltanto della tipologia “charter” da Istanbul, Mosca, Dubai, Seul e da sporadiche altre destinazioni, a beneficio soprattutto dei cittadini uzbeki che desiderano rientrare in patria.  
  • Vietnam: il Governo vietnamita ha disposto che, dal 22 marzo, è temporaneamente sospeso l’ingresso in Vietnam di tutti gli stranieri, ad eccezione di diplomatici, delegazioni ufficiali e lavoratori altamente qualificati, che rimangono comunque sottoposti all’obbligo di quarantena. 

 

Africa

 

  • Algeria: le autorità algerine hanno decretato la chiusura di tutte le frontiere terrestri, salvo casi eccezionali da concordare di comune accordo con i Governi dei Paesi interessati: a chi sarà eccezionalmente consentito l’ingresso sarà imposta una quarantena obbligatoria per 14 giorni, in una struttura individuata dall’autorità sanitaria competente. Inoltre è stata decretata la sospensione di tutti i voli internazionali e di tutti i collegamenti marittimi da e per l’Algeria, ad eccezione di voli specialmente autorizzati.
  • Angola: le frontiere marittime e terrestri restano chiuse mentre, a partire dal 30 giugno, e previa conferma da parte dalle Autorità sanitarie angolane è prevista la riapertura ai voli di linea internazionali. Per l’ingresso nel paese sarà obbligatoria la presentazione di un test molecolare RT-PCR, SARS-COV-2, effettuato entro 8 giorni anteriori all’ingresso nel Paese ed i viaggiatori dovranno osservare un periodo di quarantena di 14 giorni che potrà essere effettuato presso un centro sanitario pubblico, con spese a carico dello Stato, o in una struttura alberghiera approvata dal Ministero della Salute., con spese a carico del viaggiatore. In vigore una quarantena per le province di Luanda e Kwanza Nord.
  • Benin: prevista la limitazione dell’attraversamento delle frontiere terrestri solo ai casi di estrema necessità, in coordinamento con le Autorità dei Paesi confinanti.
  • Burundi: le autorità locali hanno disposto la sospensione dei voli passeggeri (non i voli cargo) e chiuso le frontiere terrestri.
  • Camerun: immediata chiusura delle frontiere terrestri, marittime e aeree, dal 18 marzo fino a nuovo ordine.
  • Ciad: le Autorità del Ciad hanno disposto la chiusura delle frontiere aeree a partire dal 19 marzo fino al 31 maggio, con possibilità di ulteriore proroga.
  • Congo-Brazzaville: A seguito della riapertura delle frontiere della Repubblica del Congo in data 24 agosto 2020, il locale Ministero della Salute ha emanato disposizioni aggiornate relative ai viaggiatori in entrata nel Paese. Se sono muniti di test PCR (nasofaringeo) inferiore a 72 ore, sono esentati dal testi di controllo all’arrivo e potranno effettuare il periodo di quarantena di quattordici giorni presso il proprio domicilio. Se sono muniti di test PCR (nasofaringeo) superiore a 72 ore ed inferiore a 10 giorni, saranno sottoposti a test all’arrivo, a proprie spese, e potranno procedere al periodo di quarantena di quattordici giorni presso il proprio domicilio. Se non sono muniti di test PCR (tampone nasofaringeo) oppure sono muniti di test PCR risalente a oltre 10 giorni, saranno sottoposti ad un periodo di quarantena di 14 giorni, a proprie spese, in strutture individuate dalle Autorità locali e sottoposti a test di controllo, a proprie spese, entro le 48 ore dall’arrivo nel Paese.
  • Costa D'Avorio: Controlli termici per i passeggeri in arrivo. In caso di sintomi compatibili con il Covid-19, le autorità potranno disporre l'isolamento a scopo precauzionale. Riaperte le frontiere aeree dal 1 luglio.
  • Comore: divieto di ingresso per i viaggiatori provenienti dall'Italia.
  • Egitto: Graduale riapertura dei voli internazionali a partire dal 1 luglio. In riattivazione i voli con la compagnia aerea Egyptair.
  • Eritrea: quarantena, per una durata di 14 giorni, presso un’apposita struttura ospedaliera denominata 'Villaggio Community Hospital' ubicata alla periferia di Asmara per i viaggiatori provenienti dall'Italia
  • Etiopia:   le autorità locali hanno disposto la misura di quarantena obbligatoria di 14 giorni per tutti i passeggeri in arrivo ad Addis Abeba. I passeggeri che esibiranno alle autorità etiopiche presenti all’aeroporto internazionale di Addis Abeba - Bole un test COVID negativo (PCR) effettuato al massimo 5 giorni prima dell’arrivo potranno svolgere il periodo di quarantena presso il proprio domicilio. I passeggeri che non saranno muniti del predetto test, dovranno svolgere una quarantena di 7 giorni presso uno degli hotel designati dalle autorità etiopiche a proprie spese (con conferma di prenotazione in anticipo) ed ulteriori 7 giorni presso il proprio domicilio. La lista degli hotel designati dalle autorità etiopiche e’ disponibile al sito web dell’Ambasciata ad Addis Adeba.
  • Ghana: il governo del Ghana ha imposto un divieto temporaneo ai viaggiatori che negli ultimi 14 giorni hanno viaggiato in paesi che hanno registrato 200 o più casi di coronavirus (inclusa l'Italia). Tali misure entrano in vigore martedì 17 marzo alle ore 13 locali. A partire dal 17 marzo, quindi, vige un divieto di ingresso in Ghana per i viaggiatori provenienti dall'Italia. Tale divieto non si applica ai cittadini del Ghana o agli stranieri con permessi di residenza del Ghana in corso di validità. 
  • Gibuti:  Le autorita’ gibutine hanno annunciato la riapertura delle frontiere aeree, terrestri e marittime a decorrere dal 17 luglio. Con riferimento al traffico aereo passeggeri, e’ disposto che chiunque faccia ingresso nel territorio di Gibuti sara’ sottoposto ad un test obbligatorio di rilevamento del COVID-19. Il test sara’ effettuato a tutti i passeggeri in arrivo maggiori di 11 anni e sara’ a carico del singolo passeggero al costo di circa 30 USD (o 5000 FDJ).
  • Guinea equatoriale: In progressiva ripresa, dal 17 luglio, dei voli commerciali dall'aeroporto di Conakry (i collegamenti con l'Italia potrebbero essere assicurati da Royal Air Maroc e Tunis Air).  Restano chiuse le frontiere terrestri e quelle marittime a merci e persone.
  • Kenya: I collegamenti aerei internazionali ripartiranno salvo cambiamenti il 1 agosto 2020. Al momento in vigore un coprifuoco notturno e la quarantena obbligatoria per chiunque faccia ingresso nel Paese.
  • Liberia: le Autorità della Liberia impongono a tutti i visitatori provenienti dall’Italia di osservare un periodo di isolamento obbligatorio di 14 giorni.
  • Madagascar: a partire dal 20 marzo, sono sospesi per 30 giorni tutti i voli internazionali dal Madagascar, come misura di contenimento del contagio coronavirus.
  • Malawi: le Autorità del Malawi hanno  decretato il lockdown (chiusura) del Paese per 21 giorni  a partire dalle h. 23.59 di sabato 18 aprile fino alla mezzanotte di sabato 9 maggio.
  • Mali:  Le autorità del Mali hanno disposto la riapertura delle frontiere a partire dalla mezzanotte di venerdì 21 agosto. I viaggiatori devono inoltre presentare un certificato di test COVID19 negativo (tampone) effettuato a non più di tre giorni dalla partenza. Si raccomanda di verificare lo stato del proprio volo con la compagnia aerea di riferimento. Tuttavia, i viaggi a qualsiasi titolo verso il Mali sono sconsigliati a causa del recente colpo di stato. 
  • Marocco: decretata l’interruzione di tutti i collegamenti con l’estero, tra cui la sospensione di quelli aerei fino al 10 luglio.
  • Mauritania: il governo ha dichiarato la sospensione di tutti i collegamenti con l’estero e di tutti i mezzi di trasporto pubblico e privato interurbano.
  • Mozambico: Permane il blocco delle frontiere e dei voli commerciali da e per il Paese (con la sola eccezione di specifici voli di rimpatrio autorizzati singolarmente) e l'emissione di visti di ingresso per gli stranieri resta in via generale sospesa.
    Per l'uscita degli stranieri dal Paese non è più richiesta specifica autorizzazione del locale Ministero dell'Interno. Anche l'ingresso nel Paese degli stranieri è esente da specifica autorizzazione a condizione che si sia titolari di visto di lavoro, visto di residenza temporanea e documento di identificazione e residenza (DIRE) in corso di validità.
  • Nigeria:  le Autorita’ nigeriane hanno disposto la riapertura degli aeroporti di Lagos e di Abuja a voli internazionali dal 29 agosto. La perdurante sospensione della concessione di visti nelle due direzioni, limitando fortemente il numero di potenziali passeggeri, potrebbe incidere su tempi di ripresa effettiva e sulla frequenza iniziale dei voli di linea da e per i Paesi dell’Unione Europea.  Di fatto, fino a nuovo ordine, l’ingresso in Nigeria e’ consentito solo ai nigeriani e agli stranieri già residenti nel Paese, con permesso di residenza valido.
  • Repubblica Democratica del Congo: tutti i passeggeri in arrivo, non importa la provenienza, verranno sottoposti a controlli preventivi. Chiunque presenti segni febbrili verrà posto in quarantena presso ospedali pubblici locali.
  • Ruanda: le autorità locali hanno disposto la sospensione di tutti i voli passeggeri da/per l’aeroporto internazionale di Kigali  e la chiusura delle frontiere terrestri (tranne per i cargo) fino a nuovo avviso.
  • Senegal: è stata annunciata la ripresa progressiva dei voli a partire dal 15 luglio, con l’adozione di specifici protocolli sanitari. Restano invece chiuse le frontiere terrestri e marittime. Solo alcune categorie di passeggeri possono entrare all'interno del Paese, tra cui lavoratori altamente qualificati che devono svolgere mansioni all'interno del Paese.
  • Sierra Leone: i viaggiatori stranieri che abbiano soggiornato in Italia nei 14 giorni precedenti l’arrivo nel Paese saranno sottoposti ad un regime di quarantena di 14 giorni. 
  • Somalia: sospensione di tutti i voli internazionali di passeggeri, fino a nuovo avviso.
  • Sudafrica: chiusura temporanea delle frontiere, eccetto che per favorire il rimpatrio dei sudafricani e quello degli stranieri residenti, sospensione pertanto dei collegamenti aerei domestici e internazionali.
  • Sudan: L’aeroporto internazionale di Khartoum ha annunciato la ripresa dei voli commerciali a partire dal 14 luglio, al momento solo da/per Egitto, Emirati Arabi Uniti e Turchia. Coprifuoco dalle 18.00 alle 5.00 del mattino. Tutti i passeggeri diretti in Sudan devono avere un certificato di negatività al test RT PCR per il COVID-19 rilasciato non prima di 72 ore dall’arrivo all’aeroporto di Khartoum.
  • Sud Sudan: Parzialmente riaperto il traffico internazionale di passeggeri. Possibile viaggiare via Addis Adeba con Ethiopia Airlines e via Il Cairo con Egyptair. Chiuse le frontiere terrestri a chi non trasporta generi alimentari, forniture mediche e carburanti.
  • Tanzania: i voli internazionali sono riaperti dal 18 maggio. Ogni viaggiatore in arrivo viene controllato per eventuali sintomi della malattia, ma non è più prevista la quarantena obbligatorie né altre misure di restrizione. 
  • Tunisia:  Le Autorità tunisine hanno annunciato la riapertura delle frontiere e la progressiva ripresa dei collegamenti con l’estero a partire dal 27 giugno. I paesi esteri sono stati suddivisi in 3 categorie, a cui saranno applicate differenti misure restrittive. Per l'Italia, inserita nella categoria verde, i passeggeri all'arrivo non sono sottoposti a misure restrittive particolari. A partire dal 26 agosto 2020 TUTTI i viaggiatori in arrivo in Tunisia dall’estero (inclusa l’Italia) dovranno presentare obbligatoriamente un certificato di laboratorio attestante l’esito negativo di test COVID-19 (test RT - PCR) effettuato nelle 72 ore precedenti il primo imbarco e che non superi comunque le 120 ore dal test al momento dell’ingresso in Tunisia.
  • Uganda: decretata la sospensione dei voli passeggeri e la chiusura delle frontiere terrestri. E’ consentito il traffico merci (inclusi i voli cargo), a condizione che vengano adottati precisi dispositivi sanitari indicati dalle autorità locali.
  • Zambia: l’aeroporto internazionale Kenneth Kaunda di Lusaka e l’aeroporto di Ndola sono entrambi operativi per i voli internazionali, mentre sono parzialmente ripresi i voli interni da Lusaka - Ndola e Livingstone con un numero limitato di servizi settimanali. L’unica compagnia aerea con servizi da e per Lusaka e Ndola e’ Ethiopian Airlines attraverso Addis Abeba.  Dal 20 luglio e fino a data da destinarsi, e’ stato introdotto un nuovo requisito per i voli con la suddetta compagnia aerea: ogni passeggero dovrà presentare un certificato da cui risulti che e’ negativo al Covid-19. Tale certificato non deve essere anteriore ai 4 giorni dalla data del viaggio e deve essere rilasciato dalle Autorità sanitarie del Paese di provenienza. 
  • Zimbabwe: chiusura di tutte le frontiere ai viaggiatori non residenti e, a partire dal 30 marzo fino a data non definita. I voli internazionali in arrivo ed in partenza dal paese sono momentaneamente sospesi.

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