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Pratiche di Conciliazione Vita – Lavoro

IRBM S.p.A.

ProblemaUno dei principali ostacoli alla piena partecipazione femminile al mondo del lavoro è il disequilibrio nella distribuzione dei carichi familiari. Sono le donne in prevalenza ad occuparsi della gestione della casa e della cura dei figli rispetto al partner, molto spesso con un impatto negativo sulla loro carriera.
La maternità rappresenta spesso una battuta d’arresto nella vita lavorativa delle donne, come dimostrato da numerose ricerche e statistiche. Spesso molte madri al rientro dal congedo faticano a riambientarsi per mancanza di supporto da parte delle aziende.
Inoltre, la sede di IRBM si trova in una zona non raggiungibile con i mezzi pubblici, costringendo il personale a utilizzare mezzi privati su strade trafficate. Questo può rappresentare una difficoltà aggiuntiva, specialmente per coloro che devono conciliare orari lavorativi con impegni familiari, aumentando stress e riducendo il tempo disponibile per la vita privata.
Queste criticità possono tradursi in un minore coinvolgimento delle donne in percorsi di crescita professionale e in una maggiore difficoltà nel mantenere un equilibrio tra vita lavorativa e personale. L’iniziativa "Pratiche di Conciliazione Vita - Lavoro" nasce per affrontare queste problematiche, grazie a strumenti concreti per supportare il benessere e la produttività di tutti i dipendenti, con particolare attenzione alle esigenze delle donne.
ObiettivoL’iniziativa "Pratiche di Conciliazione Vita - Lavoro" mira a ridurre il divario di genere nelle opportunità di carriera dovuto alla diseguaglianza nella suddivisione dei carichi familiari a sfavore delle donne. Inoltre, vuole favorire un migliore equilibrio tra vita privata e professionale per tutti i dipendenti. L’obiettivo è creare un ambiente di lavoro più inclusivo e sostenibile, dove le responsabilità familiari non rappresentino un ostacolo alla crescita professionale.
Attraverso misure come la flessibilità oraria, il “re-onboarding” delle mamme di ritorno dal congedo di maternità, il Lavoro Agile – intensificato per le donne in gravidanza e neomamme – ed un welfare aziendale che non penalizza la maternità, il progetto punta a migliorare la qualità della vita delle lavoratrici e dei lavoratori. Questo si traduce in una maggiore equità nelle opportunità di carriera, una riduzione dello stress correlato agli impegni familiari e un incremento della produttività aziendale.
Inoltre, considerando la difficoltà di raggiungere la sede aziendale, l’iniziativa mira a ridurre i disagi legati alla mobilità, offrendo soluzioni che permettano una gestione più flessibile del tempo lavorativo. L’adozione di queste pratiche rappresenta un passo concreto verso una cultura aziendale più equa, moderna e attenta alle esigenze delle persone.
PeriodoMarzo 2023 – Dicembre 2024
DescrizioneL’iniziativa "Pratiche di Conciliazione Vita – Lavoro" è stata sviluppata per favorire un equilibrio sostenibile tra vita professionale e personale per tutti i dipendenti, con un’attenzione particolare alle donne e alle madri. Dall’implementazione delle iniziative ci aspettiamo una riduzione gli ostacoli che spesso limitano le possibilità di crescita professionale delle lavoratrici, offrendo strumenti concreti per conciliazione vita-lavoro.
Le misure adottate in questo senso si compongono di:
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Ampia flessibilità oraria in ingresso e uscita che consente ai e alle dipendenti di gestire meglio il proprio tempo. Un’amplia flessibilità, già presente in IRBM in precedenza, era stata limitata a partire da ottobre 2022 per rispondere all’emergenza energetica. Si è, quindi, deciso di riportarla alle modalità precedenti da marzo 2023 per venire incontro alle esigenze del personale.
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Smart working. Introdotto a febbraio 2024, riduce la necessità di spostamenti quotidiani e migliora l’organizzazione del proprio tempo. Il numero di giorni/mese a disposizione varia a seconda delle mansioni e può arrivare a 6. Le donne in gravidanza e le neomamme possono usufruire di 6gg/mese indipendentemente dalla funzione. In casi eccezionali, per esigenze organizzative straordinarie e per un tempo limitato, nelle ipotesi in cui le attività svolte sono totalmente remotizzabili, si arriva a considerare la possibilità di un full remote.
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Modifica calcolo della soglia annuale di presenza lavorativa minima nel riconoscimento ed erogazione del Valore Welfare che da maggio 2024 esclude la maternità obbligatoria dal calcolo per garantire equità nell’accesso ai benefit aziendali. Tra i servizi offerti, c’è la possibilità di rimborso delle spese sostenute per la cura dei figli fino a 14 anni di età.
Al fine di facilitare il reinserimento nel contesto lavorativo delle neomamme al termine del periodo di congedo e di favorire il progresso di carriera, si è introdotto:
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Re-Onboarding strutturato al rientro dalla maternità, con incontro HR dedicato per aggiornare le dipendenti su novità aziendali, policy e procedure, incontro con il/la manager per gli aggiornamenti relativi alla propria unità.
Questa iniziativa si aggiunge a quelle già presenti precedentemente, quali l’accesso alla e-mail e intranet aziendale durante il congedo parentale, su base volontaria, per mantenere un legame con l’azienda e facilitare il rientro al lavoro e la garanzia di equità nelle opportunità di carriera e retribuzione, per la quale avanzamenti e aumenti salariali sono valutati senza penalizzazioni legate all’assenza per maternità e si attuano indipendentemente che la risorsa si trovi in congedo o meno.
Le iniziative sono state sviluppate con il coinvolgimento attivo del management e del team HR, che hanno supportato la progettazione e l’implementazione delle misure per garantire un impatto positivo e duraturo. La dimensione di genere è stata centrale nel processo decisionale, con l’obiettivo di favorire una cultura aziendale più equa e inclusiva, in cui la genitorialità non rappresenti un limite alla crescita professionale delle madri.
L’intervento è stato progettato in modo da coinvolgere le persone destinatarie nella valutazione delle misure adottate. Questo approccio ha permesso di mantenere soluzioni efficaci, capaci di rispondere alle esigenze specifiche delle lavoratrici e dei lavoratori.
Criteri qualitativiL’iniziativa è valutata sulla base di criteri qualitativi e quantitativi per attestarne l’efficacia e il valore come buona pratica aziendale.
Grazie a colloqui diretti, survey generali e mirate si vuole indagare l’impatto e il sentimento nei confronti delle varie iniziative del progetto.
Alle madri rientrate dalla gravidanza a seguito dell’introduzione del re-onboarding è stato chiesto un feedback diretto che è stata da tutte apprezzata e ritenuta utile per sentirsi al passo con le novità organizzative.
Grazie a una survey dedicata si è misurato l’impatto e il livello di soddisfazione di tutto il personale relativamente al Lavoro Agile. Dalle risposte emerge come questo abbia portato a meno stress legato agli spostamenti, risparmio economico, migliore gestione della vita familiare/privata, senso di responsabilizzazione e fiducia.
Si continuerà a valutare nel medio-lungo periodo il tasso di retention delle lavoratrici dopo il congedo, per misurare l’impatto della policy sul mantenimento del talento femminile e si monitoreranno gli avanzamenti di carriera per le dipendenti che hanno usufruito delle misure di conciliazione.
Questi criteri consentono di monitorare l’efficacia dell’iniziativa e di apportare eventuali miglioramenti, garantendo che le misure di conciliazione vita-lavoro rimangano sempre rispondenti alle esigenze dei dipendenti e dell’azienda.
SostenibilitàL’iniziativa "Pratiche di Conciliazione Vita - Lavoro" è stata strutturata per garantire un impatto duraturo nel tempo, integrandosi stabilmente nelle politiche aziendali in materia di maternità, conciliazione vita-lavoro e lavoro agile. Questo approccio assicura che le misure adottate non siano interventi isolati, ma parte integrante della cultura organizzativa di IRBM.
La sostenibilità dell’iniziativa è garantita da diversi fattori chiave:
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Integrazione nelle policy aziendali. Le misure di supporto alla maternità e lo smart working sono formalmente incluse nelle politiche aziendali, rendendole accessibili e strutturate per il lungo termine. L’azienda si impegna a monitorare e aggiornare queste policy in base ai feedback dei dipendenti e alle migliori pratiche di settore.
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Cultura aziendale e attenta al benessere dei dipendenti. La promozione dell’equilibrio tra vita e lavoro è un valore aziendale consolidato, supportato dal management e dal team HR, che ne monitorano l’applicazione e la diffusione.
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Monitoraggio e miglioramento continuo. L’azienda ha predisposto strumenti di monitoraggio, come survey interne e analisi dei dati di utilizzo delle misure adottate ed altri kpi per valutare costantemente l’efficacia delle politiche di conciliazione. I risultati di queste analisi vengono utilizzati per apportare eventuali miglioramenti e per adattare le iniziative alle esigenze in evoluzione dei dipendenti.
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L’approccio flessibile permette di ampliare e potenziare le misure di conciliazione in base ai bisogni emergenti e alle evoluzioni normative in materia di welfare e lavoro agile.
Grazie a queste azioni, l’azienda garantisce la sostenibilità delle misure adottate, assicurando che il supporto alla conciliazione vita-lavoro rimanga un pilastro della propria strategia di sviluppo e crescita inclusiva.
DatiDalla survey ai dipendenti sullo Smart working: 94% dei rispondenti ha rilevato un miglioramento conciliazione vita – lavoro. Il 60% rileva un miglioramento nella produttività.
100% dei dipendenti usufruisce della flessibilità.
ReferenteClaudia Penati c.penati@irbm.com, Giuseppe Ardolino g.ardolino@irbm.com

Con il contributo di

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