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Congedo per donne vittime di violenza
Programma di maternità

Eurpack Giustini Sacchetti srl

ProblemaIl problema affrontato dall’iniziativa è di natura principalmente interna, ma con rilevanza di contesto più ampio. Per quanto riguarda il congedo per vittime di violenza di genere, la criticità principale è la scarsa conoscenza della misura da parte delle potenziali beneficiarie. Dati ISTAT (2024) indicano che oltre il 60% delle donne coinvolte in percorsi di protezione non conosce i propri diritti lavorativi, con il rischio di non usufruire di strumenti di tutela come il congedo retribuito. All’interno dell’azienda è emersa una conoscenza limitata di questa opportunità.
Il programma di maternità, sebbene fondamentale, risente di una problematica di contesto: a livello nazionale, secondo il Rapporto INPS 2023, il 30% delle donne che rientrano dopo la maternità subiscono penalizzazioni salariali e di carriera. Internamente, si registra un rallentamento nella progressione professionale delle lavoratrici madri nel primo anno dopo il rientro.
L’iniziativa aziendale mira quindi ad attivare presidi interni strutturati, sensibilizzare lavoratrici e management, e ridurre il rischio di abbandono o penalizzazione economica, contribuendo a garantire effettiva pari opportunità e supportare la conciliazione vita-lavoro.
ObiettivoL’impatto principale dell’iniziativa è interno all’azienda, volto a rafforzare le politiche di tutela delle lavoratrici in condizioni di vulnerabilità e a consolidare una cultura inclusiva.
Il congedo per vittime di violenza di genere consente di attivare un presidio interno di protezione, favorendo la continuità lavorativa e prevenendo il rischio di abbandono del posto di lavoro. Il programma di maternità contribuisce invece a promuovere il benessere delle lavoratrici madri, sostenendo la conciliazione vita-lavoro e la loro permanenza professionale nel periodo perinatale.
In prospettiva, l’azienda punta a rendere questi strumenti leve strategiche per supportare la crescita professionale femminile e garantire pari opportunità di carriera.
PeriodoDal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024
L’iniziativa sta proseguendo nel 2025
DescrizioneLa società ha introdotto una misura strutturata per supportare le lavoratrici inserite in percorsi di protezione a seguito di violenza di genere, prevedendo il diritto ad un congedo retribuito fino a 90 giorni lavorativi, da fruire entro tre anni dalla data di inizio del percorso certificato. L’iniziativa ha l’obiettivo di rimuovere ostacoli economici e organizzativi che possano limitare la possibilità per la lavoratrice di intraprendere o proseguire un percorso di uscita dalla violenza, garantendo il mantenimento del posto di lavoro e la sicurezza economica durante il periodo di assenza. Parallelamente, in ambito di tutela della maternità, la società ha previsto l’integrazione al 100% della retribuzione durante il periodo di astensione obbligatoria, superando quanto previsto dalla normativa di base.
L’impatto atteso di queste misure è un rafforzamento delle pari opportunità, una maggiore tutela del reddito e della posizione lavorativa per donne in condizioni di vulnerabilità, contribuendo alla retention e alla fidelizzazione del personale femminile. Si tratta di un intervento concreto per promuovere un ambiente di lavoro inclusivo e attento alle specificità di genere.
L’attuazione delle misure è gestita dal dipartimento Risorse Umane, in collaborazione con il medico competente, garantendo la riservatezza del dato personale. Le lavoratrici interessate attivano la procedura su base volontaria, presentando la documentazione attestante l’inserimento in un percorso di protezione o la documentazione sanitaria relativa alla maternità. La misura coinvolge in prevalenza lavoratrici donne, in particolare quelle più esposte a condizioni di rischio socio-economico.
Il management ha avuto un ruolo determinante nella definizione e implementazione dell’iniziativa: la Direzione Generale ha approvato il progetto su proposta dell’area HR e del Comitato Pari Opportunità, stanziando risorse economiche dedicate e inserendo il congedo e l’integrazione retributiva nel piano Welfare aziendale. La misura rappresenta un impegno strategico verso la responsabilità sociale d’impresa.
Nella fase di progettazione è stata posta attenzione alla dimensione di genere, riconoscendo che violenza e maternità rappresentano fattori di esclusione prevalentemente femminili. L’iniziativa mira quindi a contrastare la discriminazione di genere, favorendo la permanenza delle donne nel mercato del lavoro.
Le potenziali beneficiarie sono state indirettamente coinvolte tramite analisi dei bisogni, survey di clima e focus group interni. La misura è stata poi condivisa tramite il portale aziendale e incontri informativi con il personale, promuovendo la conoscenza delle opportunità disponibili e raccogliendo suggerimenti per eventuali miglioramenti. Questo approccio ha contribuito a rendere la misura riconoscibile, accessibile e aderente alle reali esigenze delle lavoratrici.
Criteri qualitativiL’efficacia dell’iniziativa viene valutata monitorando il numero di lavoratrici che accedono al congedo per violenza di genere e alla misura di integrazione retributiva, confrontandolo con le richieste ricevute e la durata media dei periodi fruiti.
L’efficienza è misurata analizzando il rapporto tra le risorse economiche stanziate e utilizzate rispetto al numero di beneficiarie effettive, tenendo conto del risparmio potenziale legato alla retention del personale e alla riduzione del turnover.
L’impatto a lungo termine è monitorato attraverso il tasso di permanenza in azienda delle lavoratrici beneficiarie dopo il rientro, quale indicatore di inclusione e reinserimento efficace. Viene inoltre valutato il contributo percepito alla cultura aziendale inclusiva mediante indagini periodiche sul clima interno.
L’accettabilità è misurata tramite questionari anonimi rivolti alle beneficiarie e ai responsabili HR, rilevando il livello di soddisfazione e la percezione di utilità della misura. L’alta adesione agli incontri informativi e la richiesta di inserire la misura nel regolamento welfare testimoniano un’ampia accoglienza da parte della comunità aziendale.
Le metriche adottate consentono di monitorare i risultati ottenuti, la qualità degli esiti e l’effettiva efficacia e sostenibilità della buona pratica nel lungo periodo.
SostenibilitàI risultati dell’iniziativa sono stati integrati stabilmente nelle politiche aziendali attraverso l’aggiornamento del Regolamento Welfare e la formalizzazione delle misure nel piano di sostenibilità e pari opportunità. La misura del congedo retribuito per vittime di violenza di genere e l’integrazione al 100% della retribuzione durante la maternità obbligatoria sono oggi parte integrante delle procedure HR e dei documenti ufficiali aziendali, garantendone la strutturalità e la continuità.
Per garantire un monitoraggio costante, è stato istituito un sistema di raccolta dati annuale che include il numero di richieste ricevute, i giorni di congedo fruiti e il tasso di rientro al lavoro delle beneficiarie. I dati vengono analizzati dal Comitato Pari Opportunità e dal dipartimento HR, con reportistica condivisa con la Direzione Generale per valutare l’andamento e apportare eventuali miglioramenti. È previsto il rinnovo annuale della misura, con aggiornamento di parametri economici e normativi.
L’esperienza maturata ha portato allo sviluppo di nuovi progetti, tra cui l’introduzione di una formazione obbligatoria per i manager sulla gestione dei casi di violenza di genere in azienda, e l’ampliamento delle azioni di welfare legate alla conciliazione vita-lavoro.
DatiNel 2024, 5 mamme hanno goduto del “programma di Maternità”
ReferenteSig.ra Isabella Cittadini, tel. 0692045220, mail icittadini@eurpack.it

Con il contributo di

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