Le attività produttive svolte dall’uomo hanno mostrato negli anni, gli effetti positivi e negativi che ne derivano da esse. Da un lato sono stati raggiunti livelli straordinari di prosperità, dall’altro l’ambiente è minacciato e con esso anche la possibilità per le generazioni future di continuare a vivere nel benessere. Da qui è derivata la consapevolezza della necessità di passare ad un modello di sviluppo sostenibile, all’interno del quale prendono parte anche le imprese. Le aziende, e in particolare le PMI, sono infatti sottoposte a crescenti pressioni da parte dei vari stakeholder, affinché svolgano un ruolo positivo a sostegno dello sviluppo sostenibile.
Sono quindi stati concepiti strumenti di vario tipo per incentivare comportamenti responsabili da parte delle aziende nei confronti dell’ambiente. Tra gli strumenti volontari sono di grande interesse i Sistemi di Gestione Ambientale, basati sui concetti di miglioramento continuo e gestione olistica degli impatti dell’impresa.
Nell’Unione Europea il Sistema di Gestione Ambientale di riferimento è certamente EMAS (sistema comunitario di ecogestione e audit). Le misure ambientali precedenti, erano di natura prescrittiva e seguivano l’approccio “non si deve”, la nuova strategia invece, si basa su un approccio del tipo “agiamo insieme” e rispecchia la nuova consapevolezza del mondo industriale e produttivo in cui l’industria non costituisce soltanto una parte importante del problema ambientale, ma che è anche parte della sua soluzione. È da questo fine, che si può pensare abbia preso forma l’idea di proporre e formalizzare in modo operativo e tecnico-scientifico un progetto che porti a 4 un cambiamento e ad una maggiore attenzione nella gestione e nella politica ambientale, di uno dei più importanti poli industriali del Lazio, Pomezia e Santa Palomba. Un percorso che è nato dalla collaborazione di Unindustria, Sapienza e alcune delle aziende presenti sul territorio, che hanno deciso di aderire al progetto (che ancora oggi è in corso), per valutare l’ipotesi di ottenere la Registrazione EMAS di Distretto. Dopo una breve panoramica, su quelli che sono i principali Sistemi di Gestione Ambientale e più nel dettaglio su quale è il percorso da seguire per ottenere la Registrazione EMAS, si scende nel dettaglio nel caso di studio.
L’obiettivo primario del presente report è stato eseguire l’Analisi Ambientale Territoriale del contesto in cui operano le aziende e le PMI del Distretto, cioè il comune di Pomezia. L’analisi è stata di tipo quantitativo, specifica e dettagliata, basata su indicatori scelti, per ogni aspetto ambientale tenuto in considerazione. Una volta effettuata la valutazione, dei diversi aspetti ambientali, tramite l’assegnazione di score (in base a tre criteri scelti) e dopo aver eseguito la media ponderata per ogni aspetto ambientale, è stato possibile individuare quali di questi ha un impatto significativo sul territorio. Infine lo stesso procedimento, in questo caso sia quantitativo che qualitativo, è stato applicato alle aziende e alle PMI, dalle quali però è stato possibile portare a termine allo stato attuale solamente l’analisi qualitativa.
Le due analisi insieme costituiscono l’Analisi Ambientale Iniziale del Distretto, ovvero la diagnosi sistemica e standardizzata nella quale si studiano in profondità tutte le relazioni che intercorrono tra le attività di un distretto e la realtà ambientale e territoriale che lo circonda. Essa costituisce il primo punto, della fase di pianificazione prevista dal Regolamento EMAS. L’Analisi Iniziale ha consentito di individuare ed approfondire le problematiche ambientali, e le prestazioni del Distretto, in modo da poter stabilire e controllare nel tempo gli obiettivi di miglioramento.
In allegato la Relazione