In occasione dell’evento “Materie prime critiche e strategiche. Il ruolo di ISPRA alla luce del nuovo quadro normativo europeo per l’utilizzo sostenibile e circolare delle materie utili alla transizione ecologica e digitale” dello scorso 24 luglio, ISPRA ha annunciato l'avvio del Programma nazionale di esplorazione per definire le potenzialità dell'Italia sull'approvvigionamento delle materie prime critiche. In particolare, è stata prevista la raccolta e l'armonizzazione di dati minerari pregressi relativi a tutti i giacimenti coltivati in passato e i risultati delle varie campagne di ricerca, nazionali e locali, con un focus sulle materie prime critiche.
L'elaborazione del Programma è stata assegnata ad ISPRA dal D.L. n.84/2024 (articolo 10) che ha dettato disposizioni su estrazione, riciclo e trasformazione delle materie prime critiche in adeguamento del quadro UE dettato dal regolamento 2024/1252/Ue (Critical Raw Materials Act). Il punto di partenza del Programma elaborato è la raccolta, armonizzazione e valutazione dei dati minerari contenuti nel nuovo Portale delle georisorse minerarie chiamato GeMMA (Geologico, Minerario, Museale e Ambientale). Tale banca dati, aggiornata nell’ambito del progetto PNRR GeoSciencesIR, sarà implementato con i dati di future ricerche nazionali e locali.
I dati raccolti evidenziano come le miniere attive sono 76 e di queste 22 riguardano materiali che rientrano nell'elenco delle 34 materie prime critiche individuate dalla normativa UE. In 20 di queste miniere si estrae feldspato, essenziale per l'industria ceramica e in due la fluorite che viene largamente impiegata nelle industrie dell'acciaio, dell'alluminio, del vetro, dell'elettronica e della refrigerazione.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il seguente link: Materie prime critiche e strategiche — (isprambiente.gov.it).