Con la delibera 141 del 30 marzo 2022, ANAC ha approvato le Linee Guida (in allegato) per la riqualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza, linee guida attuative del Protocollo d’intesa sottoscritto il 17/12/2021 tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’ANAC (in allegato).
Tali Linee Guida diventeranno operative al momento dell’entrata in vigore della riforma dei contratti pubblici, prevista nell’ambito degli interventi legati al PNRR.
La riforma in questione è strutturata al fine di assicurare un riordino e una rivisitazione complessiva del Codice dei contratti pubblici. Il percorso parlamentare a riguardo prosegue: il 9 marzo scorso il Senato ha dato via libera al testo proposto dalla Commissione Lavori pubblici e si attende a breve l’avvio dei lavori anche da parte del secondo ramo del Parlamento.
Le Linee Guida in oggetto sono da intendere come una premessa fondamentale per varare la riforma e costituiscono un atto avente natura non vincolante, rappresentante una prima vera attuazione del suddetto Protocollo, in particolare rispetto alle previsioni contenute all’interno degli articoli 4 e 6.
Esse indicano le modalità operative per l’attuazione del sistema di qualificazione, che varrà per tutte le procedure di gara indette dalle stazioni appaltanti e dalle centrali di committenza. In particolare, vengono individuati i tre possibili livelli di qualificazione con i relativi limiti quantitativi per la fase dell’affidamento, mentre viene previsto un solo livello per la fase dell’esecuzione, al fine strategico di garantire a tutte le stazioni appaltanti la possibilità di dar seguito ai contratti aggiudicati.
Nel dettaglio, per quanto riguarda l’affidamento, in materia di lavori di importo a base di gara pari o superiore a 150.000 euro le stazioni appaltanti e le centrali di committenza sono qualificate in uno dei seguenti livelli:
a) livello base (L3) per importi pari o superiori a 150.000 euro e inferiori a 1.000.000 di euro;
b) livello medio (L2) per importi pari o superiori a 1.000.000 di euro e inferiori alle soglie di rilevanza comunitaria;
c) livello alto (L1) per importi pari o superiori alle soglie di rilevanza comunitaria.
Per i servizi e le forniture di importo a base di gara pari o superiore a 139.000 euro le stazioni appaltanti e le centrali di committenza sono invece qualificate in uno dei seguenti livelli:
a) livello base (SF3) per importi pari o superiori a 139.000 euro e inferiori a 750.000 euro;
b) livello medio (SF2) per importi pari o superiori a 750.000 euro e inferiori a 5.000.000 di euro;
c) livello alto (SF1) per importi pari o superiori a 5 milioni di euro.
La qualificazione ad un determinato livello consente di acquisire lavori, servizi e forniture nei livelli più bassi.
La struttura dei requisiti prevede la presenza di requisiti base già individuati, a cui possono sommarsi requisiti premianti, le cui modalità di peso e attribuzione saranno in seguito descritte con le Linee Guida definitive.
Vengono elencati i pesi attribuiti a ciascun requisito base, pur non essendo ancora definite le modalità operative per l’attribuzione dei punteggi relativi a ciascun singolo requisito. Tali modalità verranno progressivamente individuate a seguito delle informazioni provenienti dai dati inviati in forma di autodichiarazione dalle stazioni appaltanti su base volontaria, oltre che dalla consultazione pubblica continua con gli stakeholders.
Diventa quindi fondamentale la partecipazione delle varie stazioni appaltanti alle attività propedeutiche alla predisposizione del testo definitivo delle Linee Guida, prevista per il 30 settembre.
Le Linee Guida sono già soggette a consultazione pubblica, con la possibilità per le varie istituzioni pubbliche, centrali di committenza, operatori economici e associazioni di categoria di inviare osservazioni e indicazioni, fino al 10 maggio.
Tutte le aziende interessate sono invitate a trasmettere osservazioni ai seguenti indirizzi: