"Dalle dichiarazioni rilasciate dal sindaco nei giorni scorsi sembra che per la chiusura della centrale di Civitavecchia sia stato già tutto programmato”. Lo afferma Cristiano Dionisi, presidente di Unindustria Civitavecchia. “Senza nemmeno aver analizzato i progetti che sono sul tavolo del Mimit, prima ancora di incontrare le aziende investitrici per capire i dettagli degli investimenti”.
“L’amministrazione comunale sembra aver già fatto una cernita di quelli che vanno bene e di quelli che non vanno bene, senza considerare le esigenze di ricollocazione del personale e le specializzazioni delle aziende della filiera produttiva elettromeccanica. Dal nostro punto di vista questo non è accettabile: dobbiamo partire dalle reali esigenze della filiera ed analizzare insieme i vari progetti cercando di ospitare quanti più investitori possibili. Tutti i progetti presentati al Mimit rientrano nel perimetro del documento unico del territorio sottoscritto da istituzioni e parti sociali, quindi ci aspettiamo che con serietà, con la testa e non con la pancia, si possa portare avanti il percorso già iniziato per definire il futuro della nostra città, delle aziende che ci lavorano, delle persone che sono sempre più preoccupate per il loro futuro. In caso contrario ognuno si prenderà le proprie responsabilità e noi faremo la nostra parte a tutti i livelli per affermare un modello di innovazione industriale sostenibile capace di dare al nostro territorio il futuro che merita".
Nel pomeriggio il Presidente Dionisi ha quindi replicato al commento dell'Amministrazione comunale di Civitavecchia riportato da Trc Giornale:
“Concordo pienamente con quanto affermato, a commento delle nostre proposte, dal sindaco di Civitavecchia Marco Piendibene e dagli gli assessori Piero Alessi e Stefano Giannini: i progetti per il phase-out di Civitavecchia devono coniugare ambiente e lavoro. Proprio come tutti quelli che ci accingiamo a valutare nel tavolo del Mimit, che risolvono a monte il problema dell’impatto ambientale e guardano ad un futuro innovativo e sostenibile. È da precisare che tutte le proposte giunte sul tavolo istituzionale del Ministero sono perfettamente sovrapponibili e complementari tra loro e non alternative. Sta quindi a noi lavorare per portare a casa il risultato che decine di aziende e centinaia di lavoratori di questo territorio si aspettano: nuovi progetti che possano rispondere alla grande emergenza ormai alle porte. Noi siamo sempre stati e sempre saremo disponibili ad un confronto che porti allo sviluppo e alla crescita del territorio”.
L'intervista, a cura di Pierluigi Cascianelli per Il Messaggero Civitavecchia, è disponibile in allegato.