Alessandro di Venanzio, amministratore della Phoenix da poco nominato Cavaliere del lavoro, è stato per due mandati Presidente di Unindustria Rieti. Una vita dedicata allo sviluppo del territorio, sempre con la massima attenzione alle esigenze degli imprenditori reatini e a avere un rapporto proficuo con le istituzioni e gli associati. Ora è giunto a fine mandato e diventa inevitabile tracciare un bilancio.
Presidente, finisce qui il suo mandato al vertice della Confindustria reatina. Possiamo ricordare qualche momento più significativo di altri?
«Negli ultimi quattro anni possiamo ricordare il protocollo sull’Apea, l’Area produttiva ecologicamente attrezzata, il protocollo che ha promosso lo sviluppo di attività imprenditoriali, favorendo forme di collaborazione con le istituzioni e le organizzazioni economiche, politiche e sociali al fine di perseguire più vaste finalità di sviluppo e trasformazione tecnologica e ambientale dei territori. C’è poi stato un grande lavoro di supporto alle nostre aziende sul tema del credito, sulla formazione e sulla parte di assistenza fiscale alle nostre imprese».
Lascia in eredità tante iniziative.
«Sì, penso anche al Memorandum of understanding del 2021 con Ibm dove con il nostro supporto è stata realizzata, a Rieti, l’Accademia di innovazione digitale. Abbiamo poi fatto il protocollo sul rilancio e lo sviluppo del Terminillo, finalizzato alla promozione di sinergie, volte alla valorizzazione, al recupero dell’aerea montana e all’attrazione di nuove iniziative imprenditoriali. Non solo, penso al tavolo di confronto per lo sviluppo e al libro bianco “Infrastrutture” realizzato con la Camera di commercio, così come lo studio sulla Pump valley reatina».
Quattro anni durante i quali però ci sono state anche varie situazioni di crisi aziendali.
«Vero. Ci sono state diverse vertenze e crisi aziendali e noi abbiamo fatto la nostra parte. Così come siamo sempre stati vicino alle popolazioni del terremoto, con l’impegno verso i vari enti di accelerare le procedure e snellire il più possibile i processi burocratici. Da non dimenticare l’accensione dal 2016 dell’albero di Natale, l’8 dicembre, a Cittareale zona colpita dal sisma, manifestazione che spero venga mantenuta anche dalla prossima presidenza».
Lei è abbastanza critico con la Zes, la Zona economica speciale, ma per quale motivi l’avversa così tanto?
«Siamo stati critici sull’istituzione della Zona economica speciale unica per il Mezzogiorno in quanto riteniamo che si venga a creare uno svantaggio per tutto il Lazio, soprattutto per la nostra provincia a vantaggio dell’Aquila, zona a vocazione industriale che vedrà arrivare importanti contributi finanziari oltre che benefici fiscali e occupazionali. Su questo tema la palla la passo inevitabilmente ai nostri rappresentanti politici».
Durante il suo mandato è stato coinvolto anche il mondo della scuola
«Abbiamo realizzato la mostra con il fantastico libro “Imprese d’autore”, dove abbiamo raccontato tramite immagini la storia delle nostre principali imprese associate, con la partecipazione per il percorso formativo delle scuole superiori denominato “Labimpresa”. Un altro protocollo è quello con l’Università della Tuscia, volto a sviluppare collaborazioni tra aziende ed università sui temi della chimica verde, la partecipazione attiva al tavolo di partenariato locale finalizzato all’elaborazione della strategia territoriale del nostro Comune ed il protocollo con l’Ite Luigi di Savoia di Rieti per sviluppare collaborazioni tra scuola ed imprese attraverso i Pcto».
Per questo doppio mandato esercitato, crede debba ringraziare qualcuno?
«Guardi, voglio sottolineare la mia esperienza umana e professionale al fianco di persone che hanno sicuramente da insegnare molto a noi imprenditori. Ringrazio quindi Maurizio Stirpe grande maestro di impresa, l’ingegnere Filippo Tortoriello grande maestro di vita, il dottor Maurizio Tarquini, il dottor Angelo Camilli ed in particolar modo l’intera struttura di Unindustria, da Roma a Rieti, che mi ha supportato in questi anni, e aiutato anche nei momenti difficili. Ringrazio anche tutte le istituzioni e le forze dell’ordine che sono state sempre state al nostro fianco e alle nostre iniziative».
In allegato l'intervista a cura di Antonio Bianco per Il Messaggero.