Il Decreto Sostegni bis introduce una nuovo credito d'imposta per le imprese che effettuano attività di ricerca e sviluppo per farmaci innovativi, inclusi i vaccini. Il nuovo credito d’imposta è pari al 20% dei costi sostenuti dal 1° giugno 2021 al 31 dicembre 2030 e con un tetto massimo di 20 milioni di euro all’anno. Ai fini della determinazione della base di calcolo del credito d'imposta, sono considerati ammissibili tutti i costi sostenuti per ricerca fondamentale, ricerca industriale, sviluppo sperimentale e studi di fattibilità necessari per il progetto di ricerca e sviluppo.
Tale credito d'imposta non è cumulabile con altri incentivi sotto forma di credito d’imposta per le attività di R&S per le medesime spese, ma potrà agevolare anche le imprese che svolgano attività di ricerca e sviluppo in Italia nel caso di contratti stipulati con imprese residenti o localizzate in altri Stati membri dell’Unione europea, negli Stati aderenti all'accordo sullo Spazio economico europeo ovvero in Stati compresi nell'elenco di cui al decreto del Ministro delle finanze 4 settembre 1996, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 220 del 19 settembre 1996.
Il credito potrà essere utilizzato in compensazione in 3 quote annuali di pari importo, dall’anno successivo a quello di maturazione.