Il Centro Studi Confindustria ha diffuso oggi le previsioni per l'economia italiana per il biennio 2020-2021.
La diffusione nel Paese del virus COVID-19 ha determinato uno shock congiunto di offerta e di domanda: al progressivo blocco, temporaneo ma prolungato, di molte attività economiche sul territorio nazionale, necessario per arginare l’epidemia, si è associato un crollo della domanda di beni e servizi, sia dall’interno che dall’estero.
Nell’ipotesi che la fase acuta dell’emergenza sanitaria inizi a rientrare dal prossimo mese, la caduta stimata del PIL nel secondo trimestre rispetto a fine 2019 è attorno al 10%; la ripartenza nel secondo semestre sarà comunque frenata dalla debolezza della domanda di beni e di servizi.
Nel complesso, per il 2020 le stime indicano un calo netto del PIL del -6,0%, cui seguirebbe il +3,5% nel 2021.