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News - 06/04/2020

Europa – Misure immediate contro la crisi socio economica

Iniziative e misure adottate dall'Unione europea

CRII (Coronavirus Response Initiative)

Il 13 marzo scorso la Commissione europea ha presentato il primo pacchetto di misure dell'Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus (CRII), concentrato sulla mobilitazione immediata di fondi strutturali per consentire una risposta rapida alla crisi. A tal proposito è stata introdotta una serie di modifiche per estendere l'ambito di applicazione del sostegno dei fondi e consentire liquidità immediata e flessibilità nella modifica dei programmi. Il primo pacchetto relativa all'Iniziativa d'investimento in risposta al coronavirus consisteva di tre elementi principali: circa 8 miliardi di € di liquidità immediata per accelerare fino a 37 miliardi di € di investimenti pubblici europei, flessibilità nell'applicazione delle norme sulla spesa dell'UE ed estensione dell'ambito di applicazione del Fondo di solidarietà dell'UE.

 

Il 26 marzo scorso, il Parlamento europeo, riunito per la prima volta in una sessione Plenaria in videoconferenza, ha approvato le richieste di procedura di urgenza per l'adozione delle misure immediate sulla risposta da dare alla emergenza Covid-19.

 

1.      L’Iniziativa d'investimento in risposta al coronavirus.. Questa iniziativa è destinata a canalizzare al più presto 37 miliardi di euro dai fondi UE per i cittadini, le regioni e i Paesi più colpiti dalla pandemia del coronavirus. I fondi saranno diretti ai sistemi sanitari, alle PMI, ai mercati del lavoro e alle altre parti vulnerabili delle economie degli Stati membri UE. La proposta è stata adottata con 683 voti favorevoli, 1 voto contrario e 4 astensioni.

2.      L'estensione del Fondo di solidarietà dell'UE per le emergenze sanitarie pubbliche. Le misure renderanno disponibili fino a 800 milioni di euro per i Paesi europei nel 2020. Le operazioni ammissibili al Fondo saranno estese, per includere il sostegno in una grave emergenza sanitaria pubblica, e sostenere l'assistenza medica, oltre a misure per prevenire, monitorare o controllare la diffusione di malattie. La proposta è stata adottata con 671 voti favorevoli, 3 contrari e 14 astensioni.

3.      La sospensione temporanea delle norme UE sulle bande orarie (slot) negli aeroporti. Ciò permetterà alle compagnie aeree di non effettuare voli a vuoto durante la pandemia. Con la sospensione temporanea, le compagnie non saranno obbligate a utilizzare gli slot di decollo e atterraggio previsti, così da poterli mantenere nella prossima stagione. La regola "use it or lose it" sarà quindi abolita per l'intera stagione estiva, dal 29 marzo al 24 ottobre 2020. La proposta è stata adottata con 686 voti favorevoli, 0 contrari e 2 astensioni.

 

Come seguito del voto del Parlamento europeo, venerdì 27 marzo, i ministri e i rappresentanti degli Stati membri dell'UE responsabili della Politica di Coesione hanno tenuto una videoconferenza per confrontarsi su come utilizzare al meglio le esistenti riserve finanziarie dei fondi strutturali e di investimento per attenuare gli effetti negativi della pandemia di Covid-19. Al centro delle discussioni, le modifiche legislative relative all'iniziativa di investimento in risposta al coronavirus (CRII), che prevede una riprogrammazione dei fondi strutturali verso i settori più in difficoltà per un valore di 37 miliardi. I ministri hanno chiesto alla Commissione europea di dare ai Paesi la possibilità d’indirizzare la maggior parte dei fondi strutturali rimasti verso i settori più colpiti dalla crisi del coronavirus (servizi sanitari, PMI e mercato del lavoro), garantendo “il massimo della flessibilità” delle norme e la rapidità dell’uso.

 

Il 2 aprile la Commissione ha presentato il piano CRII+. Il nuovo pacchetto integra il primo introducendo una flessibilità straordinaria affinché tutto il sostegno finanziario non utilizzato a titolo dei Fondi strutturali e di investimento europei possa essere pienamente mobilitato. La flessibilità è garantita mediante:

•        possibilità di trasferimento tra i 3 fondi della politica di coesione (Fondo europeo di sviluppo regionale, Fondo sociale europeo e Fondo di coesione);

•        trasferimenti tra le diverse categorie di regioni; e

•        flessibilità per quanto riguarda la concentrazione tematica.

Vi sarà inoltre la possibilità di un tasso di cofinanziamento dell'UE pari al 100% per i programmi della politica di coesione per l'esercizio contabile 2020-2021. Il pacchetto CRII+ semplifica inoltre le fasi procedurali connesse all'attuazione dei programmi, all'uso degli strumenti finanziari e all'audit. Si tratta di una misura senza precedenti, giustificata dalla situazione eccezionale causata dalla pandemia di coronavirus.

 

L'iniziativa CRII+ fornisce inoltre sostegno agli indigenti modificando le norme del Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD). Sarà ad esempio possibile distribuire aiuti alimentari e fornire assistenza materiale di base mediante buoni elettronici e fornire dispositivi di protezione, riducendo così il rischio di contaminazione. Sarà inoltre possibile finanziare le misure al 100% per l'esercizio contabile 2020-2021. Le modifiche al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) consentiranno inoltre una riassegnazione più flessibile delle risorse finanziarie all'interno dei programmi operativi in ciascuno Stato membro e una procedura semplificata per la modifica dei programmi operativi per quanto riguarda l'introduzione delle nuove misure. Le modifiche forniranno inoltre un sostegno per l'arresto temporaneo delle attività di pesca e la sospensione della produzione e per i costi aggiuntivi gravanti sugli acquacoltori, nonché assistenza alle organizzazioni di produttori per l'ammasso di prodotti della pesca e dell'acquacoltura.

 Questo secondo pacchetto di misure dovrebbe essere votato nel corso di una Sessione Plenaria straordinaria in videoconferenza il 16-17 aprile prossimi.

 

SURE (Strumento europeo di sostegno temporaneo) 

Il 2 aprile la Commissione ha presentato una serie di misure volte a sostenere i paesi nella loro risposta economica alle conseguenze dell’attuale pandemia. Il pacchetto comprende:

•        SURE, il fondo anti-disoccupazione per aiutare i Paesi più colpiti dal coronavirus come Spagna e Italia;

•        un regime di aiuti per gli agricoltori;

•        un piano per ricalibrare tutti gli aiuti delle politiche di coesione per far fronte alla crisi sanitaria;

•        uno Strumento di sostegno per l'emergenza da tre miliardi.

Inoltre, la Commissione sbloccherà tutti i fondi rimanenti disponibili dal bilancio dell'UE di quest'anno per sostenere i sistemi sanitari europei, anche attraverso lo stoccaggio di attrezzature e l'aumento dei test.

 

Per quanto riguarda SURE, strumento temporaneo con lo scopo di finanziare i meccanismi nazionali di supporto al reddito dei paesi più colpiti dalla crisi coronavirus, potrà raggiungere un valore complessivo di massimo 100 miliardi di euro. Questo si basa su un sistema di prestiti da concedere agli Stati Membri per aiutare i regimi nazionali di sostegno al reddito per i lavoratori dipendenti e per i lavoratori autonomi.

Possono fare richiesta di prestito gli Stati Membri che dimostrano un aumento della spesa pubblica, dal 1 febbraio 2020, collegata al finanziamento di misure atte a contrastare la perdita di reddito dei lavoratori o misure similari, direttamente legate all’epidemia COVID 19.

La Commissione prevede delle norme prudenziali da applicare al portfolio di prestiti. In particolare, la quota di prestiti concessi ai tre Stati membri che ne ricevono l’importo maggiore non potrà superare il 60% dell’importo massimo erogabile (il 60% di 100 miliardi euro); gli importi dovuti dall'Unione in un determinato anno non potranno superare il 10% dell'importo massimo erogabile (il 60% di 100 miliardi euro); qualora uno Stato membro non riuscisse a effettuare un rimborso, la Commissione potrà  mantenere i prestiti contratti a nome dell’Unione.

Viene richiesto agli Stati membri di contribuire allo strumento mediante forme di garanzia a sostegno dei prestiti. I contributi degli Stati membri sono erogati sotto forma di garanzie irrevocabili, incondizionate e su richiesta. L'assistenza finanziaria verrà, dunque, messa a disposizione solo dopo che tutti gli Stati membri abbiano contribuito allo strumento tramite le garanzie, per almeno il 25% dell’importo massimo di 100 miliardi di euro.

Il pacchetto sarà presentato il prossimo giovedì ai ministri delle finanze dell'Eurogruppo e, non sollevando obiezioni tra i leader europei, dovrebbe essere adottato velocemente. La Presidente Von der Leyen ha sottolineato che ammontano a 2.770 miliardi di euro i fondi che l’Ue ha stanziato fino ad ora per far fronte all’emergenza sanitaria. Si tratta della più ampia risposta finanziaria ad una crisi europea mai data nella storia, una sorta di Piano Marshall che servirà a rimettere in sesto l’economia dell’Unione una volta terminata la crisi pandemica.

 

AIUTI DI STATO

Il 19 marzo la Commissione ha adottato un nuovo quadro temporaneo (il c.d. State aid temporary framework) in materia di aiuti di Stato per sostenere l'economia nel contesto della pandemia di coronavirus, sulla base dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del Trattato sul Funzionamento dell'Unione europea. Il quadro temporaneo consente agli Stati membri di avvalersi pienamente della flessibilità prevista dalle norme sugli aiuti di Stato al fine di sostenere l'economia, limitando al contempo l'impatto negativo sulle condizioni di parità nel mercato unico.

 

Il 3 aprile la Commissione europea ha adottato una modifica  al temporary framework del 19 marzo, che ammette altri cinque i tipi di misure di aiuto, per consentire agli Stati membri di accelerare la ricerca, la sperimentazione e la produzione di prodotti connessi al coronavirus, di tutelare i posti di lavoro e di sostenere ulteriormente l'economia nel contesto della pandemia di coronavirus:

1.      sostegno per le attività di ricerca e sviluppo connesse al coronavirus;

2.      sostegno alla costruzione e all'ammodernamento di impianti di prova;

3.      sostegno alla produzione di prodotti per far fronte alla pandemia di coronavirus;

4.      sostegno mirato sotto forma di differimento del pagamento delle imposte e/o di sospensione del versamento dei contributi previdenziali;

5.      sostegno mirato sotto forma di sovvenzioni salariali per i dipendenti.

La modifica del 2 aprile del quadro temporaneo amplia anche la gamma dei tipi esistenti di sostegno che gli Stati membri possono erogare alle imprese in difficoltà.

Ad esempio, consente agli Stati membri di concedere, fino al valore nominale di 800 mila euro per impresa, prestiti a tasso zero, garanzie su prestiti che coprono il 100% del rischio o di fornire capitale. Ciò può essere combinato anche con gli aiuti "de minimis" (portando l'aiuto per impresa a 1 milione di euro) e con altri tipi di aiuti. La modifica del quadro temporaneo sarà in vigore fino alla fine di dicembre 2020 ma la Commissione, per garantire la certezza del diritto, valuterà prima della scadenza l’opportunità di una proroga.

 

COMMERCIO

Investimenti esteri

Il 25 marzo, la Commissione europea ha pubblicato dei nuovi orientamenti sul controllo degli investimenti esteri in un periodo di crisi per la salute pubblica e di conseguente vulnerabilità economica. L'obiettivo è preservare le imprese e le attività critiche e strategiche dell'UE, in particolare in settori quali la sanità, la ricerca medica, le biotecnologie e le infrastrutture essenziali per garantire la nostra sicurezza e l'ordine pubblico, senza compromettere l'apertura generale dell'UE agli investimenti esteri. In base alle norme vigenti dell'UE, l'UE può coordinare il controllo, effettuato a livello degli Stati membri, delle acquisizioni straniere. Con la pubblicazione dei nuovi orientamenti la Commissione invita gli Stati membri che già dispongono di meccanismi di controllo a sfruttare appieno gli strumenti a loro disposizione nel quadro del diritto dell'UE e del diritto nazionale per prevenire i flussi di capitali da paesi terzi che potrebbero compromettere la sicurezza o l'ordine pubblico europei.

La Commissione invita inoltre gli altri Stati membri a istituire un meccanismo di controllo completo e a prendere contemporaneamente in considerazione tutte le opzioni, nel rispetto del diritto dell'UE e degli obblighi internazionali, per far fronte ai casi in cui l'acquisizione o il controllo di una determinata impresa, infrastruttura o tecnologia da parte di un investitore estero possa comportare un rischio per la sicurezza o l'ordine pubblico nell'UE. La Commissione incoraggia la cooperazione tra gli Stati membri anche nei casi in cui il controllo degli IED riguarda investimenti esteri in grado di avere un effetto sul mercato unico dell'UE. Le acquisizioni straniere attualmente in corso rientrano già nell'ambito di applicazione del regolamento dell'UE sul controllo degli IED e potrebbero essere riesaminate nel quadro del meccanismo di cooperazione istituito dal regolamento, che sarà pienamente operativo da ottobre 2020.Per quanto riguarda i movimenti di capitali, gli orientamenti richiamano anche le circostanze specifiche che possono giustificare restrizioni alla libera circolazione dei capitali per l'acquisizione di partecipazioni, in particolare nel caso di capitali provenienti da paesi terzi.

 

Iva e dazi su import di dm e dpi

Il 20 marzo scorso, la Commissione europea ha invitato tutti gli Stati membri e il Regno Unito a chiedere formalmente la revoca dei dazi doganali e dell'IVA sulle importazioni di attrezzature mediche necessarie durante la crisi (dispositivi di protezione, kit di prova o dispositivi medici come i ventilatori). Tutti gli Stati membri e il Regno Unito lo hanno fatto.

Con la Decisione  adottata il 3 aprile, la Commissione di fatto autorizza le richieste ricevute dagli Stati membri e dal Regno Unito. La misura si applicherà per un periodo di sei mesi, con la possibilità di un'ulteriore proroga.

 

LE OPZIONI SUL TAVOLO DELL'EUROGRUPPO DEL 7 APRILE

Dopo il fallimentare Consiglio europeo del 26 marzo, tocca ai ministri delle Finanze dell’Eurozona trovare un primo accordo sulle misure da adottare per fronteggiare la crisi economica generata dalla pandemia, in vista del Consiglio europeo straordinario del 16 aprile.

 

European Stability Mechanism (MES)

Anche se non evocato nello statement finale del Vertice del 26 marzo, sembra l’opzione più probabile per un motivo semplice: la Germania lo vuole. I ministri delle finanze UE hanno dedicato molto tempo a discutere su come poter adattare le linee di credito alla crisi. Negli ultimi colloqui, hanno delineato due condizioni per i governi che cercano di usarli: spendere i soldi per i costi sanitari ed economici del virus e un impegno a risanare i bilanci. Italia e Francia hanno suggerito di rinunciare a tali condizioni ma per la Germania e i Paesi Bassi sembra non essere argomento negoziabile.

 

Coronabonds

Una forma “dedicata” di mutalizzazione del debito è un'idea inammissibile per i Paesi Bassi, sostenuti da Austria, Finlandia e Germania.

 

European Investment Bank guarantee fund

Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha ripetutamente fatto riferimento alla BEI come un punto di riferimento in grado di "gettare le basi per uscire dalla crisi". Il presidente della BEI Werner Hoyer a metà marzo ha dichiarato che utilizzerà le risorse della banca per mobilitare circa 40 miliardi di euro per sostenere l'assistenza sanitaria e le imprese dell'UE. Da allora Hoyer ha chiesto privatamente ai ministri delle finanze di sostenere un piano più ambizioso della BEI, per garantire ulteriori 200 miliardi di euro di prestiti alle imprese di tutte le dimensioni, con particolare attenzione alle startup "innovative" in tutto il blocco. I ministri stanno ancora valutando il piano, che potrebbe rivelarsi l’uovo di colombo diplomatico per i Paesi del Nord, accusati di scarsa solidarietà verso i loro vicini indebitati.

 

Front-loading EU budget

Il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis suggerisce di utilizzare gran parte del prossimo bilancio settennale dell'UE, Quadro Finanziario Pluriennale, per finanziare la ripresa economica dell'UE. Tuttavia, finora non si è trovato un punto di equilibrio in grado di mettere d’accordo Consiglio, Commissione e Parlamento. L’esplodere della pandemia COVID-19 ha di fatto congelato il negoziato sul QFP 2021-2027, con il concreto rischio di slittare fino al punto di determinare l’avvio dell’esercizio provvisorio a partire da gennaio 2021.

Confindustria si sta muovendo a livello europeo, insieme a BusinessEurope, per spingere le istituzioni UE ad una ripresa costruttiva del negoziato, con una proposta finanziaria che offra soluzioni e risorse adeguate per consentire all’UE di avere gli strumenti necessari per affrontare la crisi economica e ripartire.

 

Fondo limitato

Tra le opzioni si conferma la proposta del ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire. Si tratta di un fondo limitato nel tempo che dovrebbe emettere dei bond garantiti, operato dalla Commissione seguendo le strategie del Green deal e degli altri indirizzi europei.

Per evitare confusioni con il bilancio Ue, ha spiegato il ministro, il fondo resterebbe fuori dal budget dell’Unione. Secondo l’idea francese, i bond sarebbero emessi con la formula secondo cui ogni soggetto partecipante all’emissione garantisce per la propria quota di debito e per quella degli altri. Le obbligazioni comuni emesse dal Fondo potrebbero essere rimborsate a lungo termine, facendo ricorso a nuove risorse, fuori dal budget UE, come una tassa di solidarietà o un contributo degli Stati membri.

Oltre alla proposta del fondo comune, Le Maire sostiene la necessità di un ricorso a diverse soluzioni, come lo schema di sussidio alla disoccupazione (SURE), un uso del MES “senza condizionalità eccessive” e un coinvolgimento maggiore della Banca europea degli Investimenti.

 

Fondo limitatissimo

Il governo olandese cerca di recuperare sul piano diplomatico proponendo che l'UE istituisca un fondo più piccolo di € 10-20 € da donare alle economie del sud che combattono la pandemia. Il denaro, sebbene limitato, sarebbe denaro dai governi, piuttosto che da prestiti o leva finanziaria, e verrebbe senza condizioni.

 

Linee di credito, finanziamento e condizionalità

Tra le nuove proposte, ci sarebbe anche uno Strumento di finanziamento rapido (RFI) dalle risorse limitate. Così come le già esistenti linee di credito, anche il finanziamento rapido sembra progettato per salvaguardare la stabilità finanziaria dello Stato membro che ne fa richiesta e quella dell’Eurozona, da utilizzare solo se indispensabili per raggiungere questo obiettivo. Mentre il volume delle linee di credito precauzionali sarebbe inizialmente limitato al 2% del Pil dello Stato che ne fa richiesta, questo strumento prevedrebbe invece un accesso al credito proporzionato al contributo degli Stati al Mes, con una dotazione totale di 80 miliardi di euro. Il punto più caldo riguarda le condizionalità, rigettate dai Paesi del Sud e fortemente volute dai c.d. falchi.

 

Secondo il MES, gli Stati membri che utilizzano l'ECCL (enhanced conditions credit line) si devono impegnare a dedicare i fondi alle loro esigenze sanitarie e ai costi economici sostenuti per rispondere alla crisi coronavirus. Inoltre, come una condizionalità a più lungo termine, dovrebbe essere garantito il rispetto delle norme fiscali dell'UE e del semestre europeo, compresa qualsiasi flessibilità applicata dalle competenti istituzioni UE. Infine, i termini sarebbero gli stessi per tutti i paesi, quindi nessuno Stato membro sarebbe stigmatizzato, e non specificherebbe alcuna riforma o adeguamento per bilanciare i conti pubblici. Le obiezioni arrivano da Paesi Bassi e Austria che continuano a trovare tale condizionalità troppo vaga e vogliono includere clausole più specifiche per ogni caso.

 

TRASPORTI, AMBIENTE E LIBERA CIRCOLAZIONE

 

Corsie verdi

Considerato l'impatto sui trasporti in Ue delle misure nazionali per far fronte al coronavirus, il 23 marzo scorso la Commissione europea ha pubblicato delle linee guida per l'istituzione di corsie verdi o preferenziali per la circolazione delle merci.

 

L'obiettivo è garantire il passaggio delle merci alla frontiera in 15 minuti al massimo. Le linee guida, non vincolanti, richiedono agli Stati membri di:

•        creare/lasciare corsie aperte al trasporto di tutte le merci;

•        sospendere le restrizioni dei governi nazionali per i trasporti;

•        ridurre le formalità amministrative per i lavoratori dei trasporti di tutte le nazionalità.

 

Trasporto aereo merci

Il 26 marzo la Commissione ha pubblicato nuovi orientamenti con raccomandazioni relative a misure operative e organizzative volte a mantenere attivi i flussi di trasporto essenziali, anche per quanto riguarda le forniture mediche e il personale medico. La Commissione europea esorta gli Stati membri dell'UE a sostenere le operazioni di trasporto aereo di merci durante la crisi del coronavirus.

 

Tra le misure eccezionali consentite e suggerite, la cui durata sarà comunque legata all’emergenza pandemica:

•        l'invito, rivolto agli Stati membri, a rilasciare diritti di traffico temporanei per le operazioni aggiuntive di trasporto aereo di merci provenienti dall'esterno dell'UE;

•        la raccomandazione agli Stati membri di eliminare temporaneamente le chiusure notturne e/o le restrizioni delle bande orarie presso gli aeroporti per le operazioni essenziali di trasporto aereo di merci, come pure di agevolare l'uso di aeromobili passeggeri per le operazioni di solo trasporto merci.

È fondamentale che gli aeroporti aperti dispongano di una capacità sufficiente di movimentazione aerea e che vengano messe in atto misure speciali per il personale del settore dei trasporti impegnato nel trasporto di merci.

 

Chiusura delle frontiere e circolazione dei lavoratori

Il 30 marzo la Commissione ha presentato le linee guida sull'attuazione della restrizione temporanea dei viaggi non essenziali verso l'UE.

Insieme agli orientamenti per garantire la libera circolazione dei lavoratori che esercitano professioni critiche, queste linee guida danno seguito alla richiesta presentata nella dichiarazione dei membri del Consiglio europeo del 26 marzo 2020, di agevolare le modalità di transito per il rimpatrio dei cittadini, e tentano di rispondere alle preoccupazioni pratiche di cittadini e imprese circa le misure adottate per limitare la diffusione del coronavirus, come pure a quelle delle autorità nazionali che applicano tali misure.

 

Le linee guida offrono alle autorità di frontiera indicazioni pratiche su questioni cruciali come:

•        criteri di respingimento

•        esenzioni;

•        sicurezza;

•        verifiche;

•        transito e rimpatrio;

•        domande di visto e soggiorni fuori termine.

 

Trasporto dei rifiuti

Il 31 marzo la Commissione europea ha pubblicato le nuove linee guida sul trasporto di rifiuti nell’UE per garantire l’operatività del settore anche durante la situazione di emergenza in corso.

In particolare, la comunicazione ha l’obiettivo di semplificare le procedure previste dal Regolamento (CE) n. 1013/2006 relativo alle spedizioni di rifiuti (cd. “Waste Shipment Regulation”, WSR).

Le linee guida forniscono orientamenti alle autorità competenti degli Stati membri e agli operatori economici anche per ridurre ogni possibile ostacolo al trasporto di rifiuti all’interno dell’UE.

 

RISPOSTA DIGITALE - BusinessEurope

Su impulso e con i contributi di Confindustria, BusinessEurope ha pubblicato uno statement sulla risposta digitale al COVID-19.

Lo statement si sofferma in particolare su:

•        il ruolo cruciale svolto dalle tecnologie digitali in questa emergenza (smart working, teledidattica, e-commerce, e-government, telemedicina, monitoraggio pazienti, stampanti 3D, ..);

•        l’importanza di sostenere sistemi, reti e infrastrutture digitali;

•        la necessità di intervenire contro gli attacchi informatici, di condurre un’urgente azione di sensibilizzazione e supporto tecnico per le imprese e per i cittadini nell’ambito dell’igiene informatica e delle fake news;

•        la necessità di salvaguardare i servizi digitali a supporto delle infrastrutture critiche e di promuovere il più possibile la digitalizzazione della PA;

•        la certezza del diritto a livello UE sulla protezione dei dati e la necessità di garantire che il GDPR possa consentire l’elaborazione dei dati necessaria a contenere il contagio nel rispetto della dignità umana del soggetto interessato al trattamento;

•        la possibilità riservata agli Stati membri di introdurre misure legislative nell’ambito della Direttiva e-privacy (articolo 15) in relazione al trattamento di dati di geolocalizzazione;

•        l’opportunità, una volta terminata la crisi, di avviare una nuova fase del piano industriale di digitalizzazione che consenta a tutte le imprese di essere in grado di adattarsi e rispondere rapidamente a emergenze esterne impreviste.

 

BANDI, FINANZIAMENTI ED EVENTI DI INTERESSE

LIFE: aperti i bandi 2020, nuove misure straordinarie legate all’emergenza Coronavirus

 

Nell’ambito del Programma di lavoro pluriennale 2018 - 2020 di LIFE (Multiannual Work Programme 2018 - 2020), la Commissione europea ha ufficialmente aperto i bandi 2020 del Programma LIFE, suddiviso in due sottoprogrammi, Ambiente e Azione per il Clima, che contribuiscono all'attuazione del Green Deal europeo: per ognuno sono previste tipologie di progetto specifiche e scadenze differenti.

 

La nuova call prevede una serie di novità rispetto all’edizione precedente:

•        i soggetti privati non saranno più obbligati ad indire bandi di gara per contratti superiori a 135.00,00 euro;

•        a tutti i beneficiari è concesso di sostenere finanziariamente, attraverso sovvenzioni, iniziative locali che possano contribuire al conseguimento degli obiettivi fissati dal progetto (open call to third parties);

•        una sezione speciale dedicata alle start-up è stata integrata all’interno delle Guidelines invitando le aziende più grandi a considerare il loro progetto LIFE come un potenziale incubatore di start-up.

Inoltre, a causa dell’emergenza Covi19, per venire incontro alle esigenze dei beneficiari, tutte le scadenze per la presentazione dei progetti sono state prorogate di un mese. Ulteriori possibili aggiornamenti, attesi nel corso del mese di aprile, potranno riguardare l’adozione di una serie di misure aggiuntive di tipo finanziario e amministrativo (tra cui la revisione della percentuale dei pagamenti di prefinanziamento e la modifica del calendario dei pagamenti).

 

È richiesto anche, laddove possibile, di avanzare proposte progettuali che, pur nel rispetto delle priorità climatiche e ambientali previste dal programma, presentino contributi diretti o indiretti alla soluzione di problematiche legate a crisi pandemiche come quella attuale.

 

La modalità di presentazione delle proposte per i progetti tradizionali del Sottoprogramma Ambiente e per tutti i progetti integrati prevede due fasi (concept note + progetto completo).

 

I progetti tradizionali presentati nel Sottoprogramma Azione per il Clima continueranno a seguire la modalità di presentazione delle proposte a una fase. Per il periodo 2018-2020 il budget LIFE è fissato a 1.657.063.000 euro suddiviso nei sottoprogrammi:

•        Ambiente - importo totale 1.243.817.750;

•        Azione per il clima - importo totale: 413.245.250. Riportiamo di seguito le scadenze per le diverse tipologie di progetto.

Sottoprogramma Ambiente

•        Progetti tradizionali Ambiente e uso efficiente delle risorse – 14 Luglio per la presentazione della Concept Note.

•        Natura e biodiversità – 16 Luglio per la presentazione della Concept Note.

•        Progetti tradizionali Governance ambientale e informazione – 16 Luglio per la presentazione della Concept Note.

•        Progetti integrati – 6 Ottobre per la presentazione della Concept Note.

•        Assistenza tecnica – 16 Luglio per la presentazione della proposta completa.

Sottoprogramma Azione per il Clima

•        Progetti tradizionali Mitigazione dei cambiamenti climatici – 6 Ottobre per la presentazione della proposta completa.

•        Progetti tradizionali Adattamento ai cambiamenti climatici - 6 Ottobre per la presentazione della proposta completa.

•        Progetti tradizionali governance climatica e informazione - 6 Ottobre per la presentazione della proposta completa.

•        Progetti integrati – 6 Ottobre per la presentazione della Concept Note.

•        Assistenza tecnica - 16 Luglio per la presentazione della proposta completa.

Segnaliamo che il Virtual Info Day relativo ai bandi LIFE 2020 si terrà via web il 30 aprile. Per partecipare è necessario effettuare la registrazione al seguente link entro il 25 aprile. L'evento di networking si terrà sotto forma di incontri virtuali bilaterali che coinvolgeranno numerosi esperti dell’EASME.  Per maggiori informazioni: Sito web  del programma LIFE.

 

Pubblicato il bando Support For Social Dialogue

 

Nell’ambito nella linea di budget autonoma 04.03.01.08, la Direzione Generale Employment, Social Affairs & Inclusion della Commissione europea ha pubblicato il bando “Support for social dialogue” per il 2020.

 

Il bando ha come obiettivo generale quello di co-finanziare azioni rivolte alla promozione del dialogo sociale sia a livello settoriale che trasversale nei diversi settori industriali. Il contributo europeo andrà a supportare azioni finalizzate all’avvio del dialogo sociale quali consultazioni, incontri e conferenze. Potranno essere cofinanziate azioni di disseminazione, promozione e monitoraggio delle attività di dialogo sociale nonché misure per sviluppare e rafforzare ulteriormente la partecipazione di organizzazioni delle parti sociali.

 

Il bando è rivolto ai partner sociali a livello europeo, nazionale e regionale. Il budget complessivo dell’azione è di 9.684.242 euro e il cofinanziamento richiesto per ciascun progetto dovrebbe essere tra i 150.000 e i 650.000 euro (cofinanziamento 90% costi ammissibili). La data di scadenza per la presentazione delle domande di candidatura è fissata per il 25 maggio 2020. Per ulteriori informazioni si rimanda alla pagina ufficiale di pubblicazione del bando.

 

AGENDA EUROPEA

Alla luce dell'emergenza COVID-19, l'Agenda delle riunioni in teleconferenza delle istituzioni subisce costanti aggiornamenti:

 

•        7 aprile: Eurogruppo per discutere le possibili proposte da indicare al Consiglio europeo per affrontare le conseguenze socio-economiche della crisi pandemica

•        7 aprile: Consiglio Ricerca per discutere il Piano d'Azione di COVID-19

•        16-17 aprile: Sessione Plenaria straordinaria del Parlamento europeo per discutere e approvare con procedura d'urgenza diversi provvedimenti, come il CRII+

•        19 aprile: Consiglio europeo straordinario dedicato alle risposte dell'Unione europea per affrontare l'emergenza Coronavirus.

 

 

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