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News - 18/05/2020

Europa - Le iniziative dell’UE

Misure di contenimento dei danni della pandemia

MISURE ECONOMICHE

1. MES

L’11 maggio sul sito del Meccanismo europeo di stabilità è stato pubblicato il documento base della richiesta per accedere al fondo per la lotta al Coronavirus. Nel formulario, che sostituisce il vecchio Memorandum, vanno dettagliate le spese sanitarie fino al 2% del Pil.

Il documento, denominato Response Plan, ha solo tre paragrafi. Il primo ricorda che la sola condizione per accedere alla linea di credito è che gli Stati che ne fanno richiesta si impegnino ad usarlo per sostenere il finanziamento dei costi diretti e indiretti di sanità, cura e prevenzione, legati alla crisi del COVID-19 nel 2020 e nel 2021.

Il secondo paragrafo definisce i contorni delle spese sanitarie coperte dagli aiuti, ma senza definirle nel dettaglio. Infine, il terzo è ad uso degli Stati richiedenti, perché è lì che si dovranno elencare tutte le spese da coprire.

Una nota a margine aggiunge qualche elemento: valgono, tra le altre, la spesa per gli ospedali, centri di cura e riabilitativi, ambulatori, diagnostica, farmaceutici, prevenzione, amministrazione sanitaria, e cura a lungo termine.

L’approvazione finale del testo dovrebbe arrivare venerdì, alla riunione del Board of governors del MES.

(MES)

2. AIUTI DI STATO

L’8 maggio la Commissione europea ha adottato un secondo emendamento (il primo fu del 3 aprile) per estendere il campo di applicazione del quadro temporaneo sugli aiuti di Stato adottato il 19 marzo 2020 per consentire agli Stati membri di sostenere l’economia nel contesto dell’epidemia di coronavirus. Questa modifica tende a evitare che si realizzino situazioni di concorrenza sfavorevoli per alcuni Stati. Sulla base di queste regole orizzontali e in stretta collaborazione con gli Stati membri, spiega una nota, la Commissione ha finora approvato circa 1,9 trilioni di euro stimati in aiuti di Stato all’economia dell’UE, per fornire liquidità urgentemente necessaria alle imprese, e tutelare i posti di lavoro, consentire ricerca e sviluppo e garantire la fornitura di prodotti per combattere l’epidemia di coronavirus. Il secondo emendamento integra i tipi di misure già contemplate dal quadro temporaneo e dalle norme esistenti in materia di aiuti di Stato, stabilendo criteri in base ai quali gli Stati membri possono fornire ricapitalizzazioni e debito subordinato alle imprese bisognose, tutelando al contempo le condizioni di parità nell’UE. Il vicepresidente esecutivo Margrethe Vestager, responsabile della politica di concorrenza, ha spiegato che “le nostre regole ora consentono supporto attraverso il debito subordinato. Con l’evolversi della crisi, molte aziende avranno anche bisogno di capitali per rimanere a galla. Se gli Stati membri decidessero di intervenire, applicheremo le norme odierne per garantire che i contribuenti siano sufficientemente remunerati e che il loro sostegno sia accompagnato da vincoli, tra cui un divieto di dividendi, pagamenti di bonus e ulteriori misure per limitare le distorsioni della concorrenza”. La commissaria sottolinea anche che “per la trasparenza pubblica, le grandi aziende devono anche riferire sull’uso degli aiuti ricevuti e sull’osservanza delle loro responsabilità legate alle transizioni verdi e digitali. Perché dobbiamo difendere i valori europei e la necessità di condizioni di parità per poter riprenderci fortemente da questa crisi”. Ribadendo la necessità di investire nel quadro del Green deal e del digitale, Vestager assicura che questo “è nell’interesse di tutta l’Europa: assicurarsi che questa crisi simmetrica globale non si trasformi in uno shock asimmetrico a scapito degli Stati membri con minori possibilità di aiutare la loro industria e la competitività dell’UE nel suo complesso”.

Aiuto alla ricapitalizzazione delle imprese

Queste modifiche mirano dunque a consentire interventi pubblici ben mirati sotto forma di aiuti per la ricapitalizzazione a quelle società non finanziarie bisognose, per contribuire a ridurre il rischio per l’economia dell’UE nel suo insieme.

Allo stesso tempo, il quadro temporaneo stabilisce una serie di garanzie per evitare indebite distorsioni della concorrenza nel mercato unico. Inoltre, gli Stati membri sono liberi di progettare misure nazionali in linea con obiettivi politici aggiuntivi, come consentire ulteriormente la trasformazione verde e digitale delle loro economie o prevenire frodi, evasione fiscale o elusione fiscale aggressiva.

In breve, le regole sono:

  • l’aiuto alla ricapitalizzazione dovrebbe essere concesso solo se non è disponibile un’altra soluzione adeguata. Deve inoltre essere nell’interesse comune intervenire, ad esempio per evitare le difficoltà sociali e il fallimento del mercato a causa della significativa perdita di posti di lavoro, l’uscita di un’azienda innovativa o di rilevanza sistemica o il rischio di interruzione di un servizio importante. Infine, l’aiuto deve limitarsi a consentire la redditività della società e non dovrebbe andare oltre il ripristino della struttura del capitale del beneficiario prima dell’epidemia di coronavirus.
  • Lo Stato deve essere sufficientemente remunerato per i rischi che assume attraverso l’aiuto alla ricapitalizzazione. Inoltre, il meccanismo di remunerazione deve incentivare i beneficiari e/o i loro proprietari ad acquistare le azioni acquistate dallo Stato utilizzando aiuti di Stato per garantire la natura temporanea dell’intervento dello Stato.
  • I beneficiari e gli Stati membri sono tenuti a sviluppare una strategia di uscita, in particolare per quanto riguarda le grandi società che hanno ricevuto aiuti di ricapitalizzazione significativi dallo Stato. Se sei anni dopo l’aiuto alla ricapitalizzazione a società quotate in borsa, o fino a sette anni per altre società, l’uscita dello Stato è in dubbio, un piano di ristrutturazione per il beneficiario dovrà essere notificato alla Commissione.
  • Fino a quando lo Stato non sarà completamente uscito, i beneficiari sono soggetti a divieti di dividendi e riacquisto di azioni. Inoltre, fino a quando non viene riscattato almeno il 75% della ricapitalizzazione, viene applicata una rigorosa limitazione della remunerazione della loro gestione, incluso un divieto di pagamento di bonus. Tali condizioni mirano inoltre a incentivare i beneficiari e i loro proprietari ad acquistare le azioni di proprietà dello Stato non appena la situazione economica lo consenta.
  • Per garantire che i beneficiari non beneficino indebitamente dell’aiuto di ricapitalizzazione da parte dello Stato a scapito della concorrenza leale nel mercato unico, non possono utilizzare l’aiuto per sostenere le attività economiche delle società integrate che si trovavano in difficoltà economiche prima del 31 dicembre 2019. Inoltre, fino al riscatto di almeno il 75% della ricapitalizzazione, ai beneficiari, diversi dalle piccole e medie imprese (PMI), è in linea di principio impedito di acquisire una partecipazione superiore a 10 % di concorrenti o altri operatori nella stessa linea di attività, comprese le operazioni a monte e a valle.

La modifica del quadro temporaneo introduce inoltre la possibilità per gli Stati membri di sostenere le imprese che affrontano difficoltà finanziarie a causa dell’epidemia di coronavirus fornendo debito subordinato alle imprese a condizioni favorevoli. Il quadro temporaneo modificato sarà in vigore fino alla fine di dicembre 2020.

(Commissione)

3. JUST TRANSITION FUND

Il 7 maggio la Commissione ha approvato la richiesta presentata dall’Italia e da altri 17 Paesi UE per fornire assistenza nella preparazione dei piani territoriali necessari per accedere ai finanziamenti del nuovo Just Transition Fund. Lo strumento, su cui è in corso un negoziato a livello europeo, entrerà a far parte del nuovo bilancio dell’UE 2021-27 e, nelle intenzioni della Commissione, avrà a disposizione 7,5 miliardi di euro per mobilitare, insieme ad altre garanzie e prestiti, investimenti in Europa per un totale di almeno 100 miliardi. L’obiettivo del fondo è fornire un sostegno mirato alle regioni che sono più colpite dalla transizione green e che dispongono di minori capacità per far fronte a tale sfida. Per l’Italia sono state identificate due aree, quella di Taranto in Puglia e del Sulcis-Iglesiente in Sardegna, per indirizzare 364 milioni di euro, capaci di mobilitare fino a 4,868 miliardi.

(Commissione)

MERCATO INTERNO

1. TURISMO

Il 13 maggio la Commissione europea ha pubblicato il tanto atteso “Pacchetto turismo e trasporti nel 2020 e oltre”. I documenti di cui si compone il pacchetto, una Comunicazione su turismo e trasporto e delle linee guida per la progressiva ripresa dei servizi turistici e per la definizione di protocolli sanitari per le strutture ricettive, servono a delineare un approccio europeo per sostenere l’ecosistema del turismo e dei trasporti nel superamento della crisi in atto, identificando i principi e i criteri in grado di guidare gli Stati Membri nel processo di de-confinamento e ripristino dei servizi turistici e di mobilità. La Comunicazione “Tourism and transport in 2020 and beyond” propone misure da attuare per superare la crisi di liquidità per tutelare lavoro e consumatori, per promuovere il turismo locale per facilitare la cooperazione orizzontale e verticale e supportare l’ecosistema turistico europeo nel lungo periodo. In prospettiva, la Commissione intende collaborare con gli Stati membri per rendere l’ecosistema turistico più sostenibile. Infatti, l’Esecutivo UE ha intenzione di assicurare centralità al settore nell’ambito del Green deal europeo e di estendere ad esso i benefici offerti dalla trasformazione digitale, utilizzando in questa direzione le risorse per la ripresa e quelle del prossimo Quadro finanziario pluriennale 2021-2027. Secondo la Commissione, promuovere un turismo sostenibile ed incentivare la digitalizzazione permetterà di diversificare l’offerta, garantire una migliore allocazione delle risorse e sperimentare nuove modalità di gestione dei viaggi e dei flussi turistici. Inoltre, la Commissione prevede di organizzare un Forum europeo sul turismo ed elaborerà, in collaborazione con gli stakeholders, un’Agenda europea per il turismo al 2050. Infine, “la Guida dell’Unione europea per la ripresa progressiva dei servizi turistici e per l’elaborazione di protocolli sanitari per le strutture ricettive” definisce un quadro di riferimento per cittadini, autorità pubbliche, imprese e stakeholders al fine di consentire una graduale ripresa dei servizi turistici. In concreto, sulla base delle raccomandazioni del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, le linee guida proposte individuano criteri e principi volti a guidare gli Stati membri nel ripristino in sicurezza delle attività della filiera e nello sviluppo di protocolli sanitari per le strutture ricettive. Come specificato nella Guida, gli Stati membri per poter riattivare le attività turistiche dovrebbero tenere in considerazione una serie di criteri, quali la situazione epidemiologica; la presenza di una sufficiente capacità di risposta del sistema sanitario; l’attuazione di una robusta capacità di sorveglianza, monitoraggio e test; e la presenza di meccanismi di tracciamento, coordinamento e comunicazione. A questi si aggiungono criteri più specifici per la formulazione di protocolli sanitari.

Frontiere interne

Per quanto riguarda l’apertura delle frontiere interne, l'UE propone un approccio in tre fasi:

Fase 0: situazione attuale con restrizioni generali alla circolazione tra i Paesi.

Fase 1: le restrizioni alle frontiere cominceranno ad essere rimosse tra Paesi e regioni in una fase simile della pandemia e in cui la situazione sanitaria sia in miglioramento.

Fase 2: tutti i controlli alle frontiere legati al coronavirus revocati e i viaggi di nuovo autorizzati in tutta Europa.

Per passare da una fase all’altra, il principio di non discriminazione è di particolare importanza: quando uno Stato membro decide di consentire il viaggio nel suo territorio o verso regioni e aree specifiche all'interno del suo territorio, dovrebbe farlo in modo non discriminatorio - consentendo il viaggio da tutte le aree, regioni o paesi dell'UE con condizioni epidemiologiche simili. Allo stesso modo, eventuali restrizioni devono essere revocate senza discriminazioni a tutti i cittadini dell'UE e a tutti i residenti di quello Stato membro indipendentemente dalla loro nazionalità e dovrebbero essere applicate a tutte le parti dell'Unione in una situazione epidemiologica simile.

Trasporti

Le linee guida presentano principi generali per il ripristino sicuro e graduale del trasporto passeggeri per via aerea, ferroviaria, stradale e fluviale e formulano una serie di raccomandazioni per usufruire dei diversi mezzi di trasporto.

Aerei: si pone l’accento sulla necessità di limitare i rischi di contaminazione lungo il percorso di viaggio, e si suggerisce in tal senso la riduzione del movimento in cabina. Ancora, si consiglia di dare priorità ai documenti elettronici, il che suggerisce il ricorso al solo check-in on-line. Rimane fermo l’obbligo di mascherina a bordo del velivolo, anche per il personale di bordo, e il potenziamento del sistema di areazione.

Treni: il trasporto su rotaia richiederà regole comuni per assicurare gli spostamenti tra Stati membri. Governi e autorità competenti ci stanno lavorando, e la Commissione sottolinea l’importanza di comunicare misure di sicurezza e informazioni. Quanto al trasporto urbano e locale, dato l’elevato numero di passeggeri trasportati quotidianamente e il numero di stazioni servite, il rispetto delle regole generali per un comportamento sicuro a tutela della salute pubblica, in particolare un’adeguata distanza, dipende anche dalla diligenza e dal senso di responsabilità di ciascun passeggero. A tal fine, verranno effettuati controlli casuali.

Autobus: sono richiesti diversi accorgimenti, quali l‘uso di finestre per la ventilazione il più possibile invece di aria condizionata, e la nuova politica di assegnazione dei posti.

App di tracciamento

Gli Stati membri, con il sostegno della Commissione, hanno concordato linee guida per garantire l'interoperabilità transfrontaliera tra app di tracciamento in modo che i cittadini possano essere avvisati di una potenziale infezione da Coronavirus anche quando viaggiano nell'UE. Questo guiderà gli sviluppatori che lavorano con le autorità sanitarie nazionali. Tali app di tracciamento devono essere volontarie, trasparenti, temporanee, sicure, utilizzando dati anonimi, devono fare affidamento sulla tecnologia Bluetooth ed essere interoperabili oltre i confini e tra i sistemi operativi. L'interoperabilità è fondamentale: i cittadini dell'UE devono essere in grado di ricevere avvisi di una possibile infezione in modo sicuro e protetto, ovunque si trovino nell'UE e qualunque app stiano utilizzando. La Commissione sostiene gli Stati membri nel trovare la soluzione giusta, in linea con i principi stabiliti toolbox dell'UE e nelle linee guida della Commissione sulla protezione dei dati.

Voucher

In base alle norme dell'UE, i viaggiatori hanno il diritto di scegliere tra buoni o rimborsi in contanti per biglietti di trasporto annullati o viaggi tutto compreso. Pur ribadendo questo diritto, la raccomandazione della Commissione mira a garantire che i buoni diventino un'alternativa praticabile e più attraente al rimborso per i viaggi annullati nel contesto dell'attuale pandemia, che ha anche messo a dura prova gli operatori di viaggio. I buoni volontari dovrebbero essere protetti dall'insolvenza dell'emittente, con un periodo di validità minimo di 12 mesi, ed essere rimborsabili dopo un massimo di un anno, se non riscattati. Dovrebbero inoltre fornire ai passeggeri una flessibilità sufficiente, consentire ai passeggeri di viaggiare sulla stessa rotta alle stesse condizioni di servizio o ai viaggiatori di prenotare un contratto di pacchetto turistico con lo stesso tipo di servizi o di qualità equivalente. Dovrebbero anche essere trasferibili a un altro viaggiatore.

(Commissione)

2. RICERCA & INNOVAZIONE

Il 14 maggio, l'Istituto europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT) ha lanciato la Crisis Response Initiative a sostegno di soluzioni innovative per la ripresa sociale ed economica. Attraverso questa iniziativa, l'EIT mette a disposizione 60 milioni di euro di finanziamenti aggiuntivi per aiutare i ricercatori a creare soluzioni ad alto impatto che siano in grado di affrontare le sfide senza precedenti presentate dalla crisi Covid-19. L'iniziativa EIT è costituita da due principali filoni di attività: lo strumento di sostegno al rischio e i progetti di risposta pandemica. Il primo mira a sostenere le imprese fornendo un supporto aggiuntivo sotto forma di finanziamenti, assistenza tecnica e networking. I progetti di risposta pandemica invece supportano proposte innovative per affrontare l’attuale crisi. I due filoni saranno utilizzati per promuovere l'innovazione in materia di salute, cambiamenti climatici, digitalizzazione, alimentazione, energia sostenibile, mobilità urbana, produzione e materie prime.

BANDI, FINANZIAMENTI ED EVENTI DI INTERESSE

EIT: 60 milioni aggiuntivi per il Crisis Response Initiative

L’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT) ha previsto il rafforzamento del Crisis Response Initiative, attraverso lo stanziamento di 60 milioni di euro aggiuntivi, per l’individuazione e l’implementazione di soluzioni innovative di contrasto alla crisi socioeconomica legata al COVID – 19. L’iniziativa è rivolta ad innovatori e imprenditori europei e si sostanzia attraverso due strumenti:

  • il Venture Support Instrument, mirato al sostegno di PMI, startup e scale-up colpite dalla crisi, altamente innovative e potenzialmente strategiche per la ripresa dell’economia;
  • il Pandemic Response Project, dedicato ai progetti innovativi per lo sviluppo di risposte efficaci agli effetti immediati della pandemia.

Le risorse sono veicolate attraverso le 8 KIC dell’EIT e sono dirette a sostenere l’innovazione nei seguenti ambiti: salute, cambiamenti climatici, digitalizzazione, alimentazione, energia sostenibile, mobilità urbana, manifattura e materie prime. Attualmente, sono 8 le call aperte nel quadro del Crisis Response Initiative:

Energia sostenibile (EIT Climate-KIC)

Extraordinary Post COVID-19 Regeneration Call 2020  deadline 1 stage: 22 maggio)

Il bando è rivolto al sostegno per azioni innovative rientranti nelle seguenti aree prioritarie: economia circolare, impatto ambientale degli edifici urbani e sistemi finanziari per la mobilitazione di capitale pubblico e privato a sostegno di comunità locali resistenti resilienti e sostenibili.

Alimentare (EIT Food)

EIT Food COVID-19 Bridge Fund - Call for applications (deadline: 28 maggio)

L’opportunità di finanziamento prevede un sostegno compreso tra i 200.000 e i 500.000 euro e si rivolge a startup e scale-up colpite dalla crisi e operanti nelle seguenti aree: proteine​​alternative, agricoltura sostenibile, nutrizione mirata, acquacoltura sostenibile, trasformazione digitale della tracciabilità, sistemi alimentari circolari.

EIT Food COVID-19 Rapid Response Call for Innovation projects (deadline: 28 maggio)

La call è dedicata al sostegno di soluzioni innovative nell’ambito del settore alimentare (prodotti o servizi) pronte per essere immesse sul mercato entro la metà del 2021 e fortemente impattanti sotto il profilo economico e sociale.

Salute (EIT Health)

Start-up Rescue Instrument (deadline: 1 giugno)

Lo strumento è indirizzato alle startup operanti nel settore delle biotecnologie, del Medtech e della sanità digitale che già beneficiano di un investimento. Lo Start-up Rescue Instrument, in particolare, mira a produrre un effetto leva sull’investimento, attraverso un co-finanziamento aggiuntivo fino a 500.000 euro.Manifattura (EIT Manifacturing)

Open call for fast-track innovation projects and scale-up and SME support in response to the COVID-19 crisis (deadline: 25 maggio)

L’open call si articola attraverso due strumenti. Il primo è indirizzato al sostegno di progetti ad elevato impatto che affrontino gli effetti della pandemia sviluppando una soluzione (un prodotto o un servizio) pronta per essere lanciata sul mercato entro la fine del 2020. Il secondo prevede un supporto a start-up, scale-up e PMI innovative, per adattarsi alla nuova realtà e accelerare la loro fase ripresa.

Materie Prime (EIT Raw Materials)

Booster Call for start-ups, scale-ups and SMEs in response to the COVID-19 crisis  (deadline: 12 giugno)

Il bando è aperto a start-up, scale-up e PMI colpite dalle conseguenze economiche della pandemia e alle imprese che stanno contribuendo direttamente o indirettamente a mitigare le sfide tecnologiche, di mercato e della catena del valore. Il sostegno previsto per ciascuna impresa ammonta a un massimo di 200.000 euro.

Digitale (EIT Digital)

Eit Digital Data Against Covid-19  (deadline: 25 maggio)

L’iniziativa si avvale di due strumenti di finanziamento. Il Venture Support per il sostegno, fino a 500.000 euro a start-up, scale-up e PMI colpite dalla crisi, focalizzate sulla deep tech e operanti nel settore digitale. L’Innovation Activities per il supporto agli innovatori operanti nel Digital – Welbeing che progettino soluzioni rapide e concrete, basate sui dati, per il contrasto agli effetti del COVID – 19.

Mobilità Urbana (EIT Urban Mobility)

Exceptional COVID-19 Crisis Response call (deadline: 31 maggio)

I progetti per questa call dovranno essere rivolti all’individuazione di un approccio innovativo in due o più delle seguenti aree tematiche: innovazione, creazione di business, formazione, fabbriche, Schema regionale dell’Innovazione (RIS). Per maggiori informazioni e per restare aggiornati sulle attività e sulle opportunità di finanziamento dell’EIT legate al Coronavirus, è possibile visitare la pagina dedicata cliccando al seguente link .

 

 

 

AGENDA EUROPEA

Alla luce dell'emergenza COVID-19, l'Agenda delle riunioni in teleconferenza delle istituzioni subisce costanti aggiornamenti

19 maggio: Video riunione della commissione parlamentare ITRE.

19 maggio: Video riunione dei ministri delle Finanze UE (ECOFIN).

20 maggio: Video riunione dei ministri del Turismo UE.

27 maggio: la Commissione dovrebbe presentare la proposta di Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027, la proposta di Recovery Plan/Fund e la proposta Farm to Fork.

27 maggio: mini Plenaria del Parlamento europeo per discutere le proposte della Commissione europea.

29 maggio: Video riunione dei ministri della Ricerca UE.

 

Per informazioni
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Daniela Quaranta Leoni




Roma

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Temi: economia,centro studi,sviluppo economico,statistiche,università,ricerca,trasferimento tecnologico,


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daniela.marchetti@un-industria.it
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Daniela Marchetti




Roma

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Temi: innovazione,trasferimento tecnologico,università,ricerca,progettazione,impianti,materiali,


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Daniele Ricci




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