Il 16 maggio ISPRA ha pubblicato sul suo sito, a questo link, le indicazioni per la corretta gestione dei rifiuti costituiti da DPI usati (mascherine e guanti) prodotti nell’ambito dell’emergenza COVID–19.
Per quanto riguarda i rifiuti DPI prodotti dalle attività produttive, vengono fornite le seguenti indicazioni:
Per le utenze assimilate alle utenze domestiche si farà riferimento ai criteri di conferimento e raccolta dei rifiuti urbani, tenendo conto delle indicazioni fornite dall’ISS e dallo SNPA, nonché delle specifiche disposizioni individuate dall’autorità territorialmente competente.
ISPRA ritiene che i rifiuti costituiti da DPI usati prodotti da utenze del sistema produttivo che non siano assimilate a quelle domestiche sulla base dei regolamenti comunali vadano inquadrati con i codici EER 150203 e 150202*. L’assegnazione del codice EER più opportuno dovrà essere effettuata dal produttore valutando la potenzialità del rischio infettivo associato ai propri rifiuti. Solo ove sia possibile escludere, con ragionevole certezza e sulla base delle informazioni e delle evidenze disponibili, il potenziale rischio infettivo, sarà possibile procedere alla identificazione del rifiuto attraverso il codice EER 15 02 03. A tal fine, ISPRA fornisce alcuni elementi utili per valutare l’esclusione del potenziale rischio infettivo:
A tal proposito, Unindustria ha avanzato una richiesta alla Regione affinché venga consentita l’assimilazione ai rifiuti urbani dei rifiuti costituiti da DPI utilizzati all’interno di tutte le attività economiche-produttive per la tutela da COVID-19.
Per i DPI usati prodotti dalle utenze domestiche vengono confermate le indicazioni fornite dalla Commissione europea, dall’ISS e dal SNPA, contenute anche nell’Ordinanza del presidente della Regione Lazio n. Z00015 del 25/03/2020.
Infine, per la classificazione dei rifiuti di DPI prodotti dalle strutture sanitarie si fa riferimento a quanto previsto dal DPR 254/2003 e dalle Circolari del Ministero della Salute.
In allegato il testo dell’informativa dell’ISPRA.