Facciamo seguito alla nostra news pubblicata lo scorso 24 luglio u.s. sul lavoro agile, quando ancora era del tutto incerta quale sarebbe stata la decisione del Governo in merito alla proroga dello stato di emergenza.
La news era stata emanata in via cautelativa, in vista della scadenza del 31 luglio e tenendo conto dei ritardi e delle contraddittorie prese di posizione, fino ad allora registrate, da parte del decisore politico.
Al fine per evitare l’applicazione di sanzioni, a causa dell’eventuale omessa comunicazione della prosecuzione del lavoro in modalità agile oltre il 31 luglio, da parte di decine di migliaia di lavoratori dipendenti dalle aziende associate, si consigliava di adottare una modalità semplificata di acquisizione del consenso.
Oggi un comunicato della Presidenza del Consiglio dei Ministri http://www.governo.it/it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-59/15002 informa che, nella riunione del 29 luglio 2020 del Consiglio dei Ministri, è stato approvato un decreto legge che proroga fino al 15 ottobre 2020 una serie di misure emanate per far fronte all’emergenza epidemiologica.
Tra le misure che risultano prorogate (anche se ancora non è stato emanato un testo ufficiale) ci sono anche quelle disciplinate dall’art.90, commi1, 3 e 4, del d.l. n. 34 del 2020 convertito in l. n. 77.
In sostanza, fino al 15 ottobre 2020 si potrà proseguire a svolgere lavoro agile anche in assenza degli accordi individuali.
Ne consegue che le imprese ben potranno limitarsi a comunicare ai lavoratori interessati la prosecuzione del lavoro agile secondo le modalità fin qui osservate, non avendo l’onere di raccogliere e conservare l’eventuale consenso che fosse stato già espresso. Occorrerà solo osservare gli obblighi di informativa in forma semplificata relativi al nuovo termine fissato.