Due importanti novità fiscali sono state introdotte dal Decreto Ristori bis per aiutare le categorie economiche più colpite dalla crisi, causata dall'emergenza sanitaria da Covid-19.
In particolare, la prima misura riguarda l'estensione della platea di soggetti che possono beneficiare della proroga al 30 aprile 2021 del termine di versamento della seconda o unica rata dell’acconto delle imposte sui redditi e dell’Irap, dovuta per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019. Ricordiamo, infatti, che già il Decreto Agosto aveva previsto per i soggetti ISA e per i contribuenti forfetari, la proroga al 30 aprile 2021 del termine di versamento della seconda o unica rata dell’acconto delle imposte sui redditi e dell’Irap, a condizione che tali soggetti avessero subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 33% nel primo semestre del 2020 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Il Decreto Ristori bis, invece, è intervenuto eliminando il requisito del calo di fatturato per le seguenti categorie:
La seconda novità riguarda la sospensione fino al 16 marzo 2021 per:
a) versamenti relativi alle ritenute alla fonte su redditi di lavoro dipendente e assimilati (articoli 23 e 24, D.P.R. n. 600/1973) e alle trattenute relative all’addizionale IRPEF regionale e comunale, da parte dei soggetti che operano in qualità di sostituti d'imposta;
b) versamenti relativi all'IVA.
i soggetti interessati dalla proroga sono:
I versamenti sospesi dovranno essere effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 16 marzo 2021 o mediante rateizzazione fino a un massimo di quattro rate mensili di pari importo, con il versamento della prima rata entro il 16 marzo 2021.