Lunedì 24 giugno 2024 in Unindustria a Roma abbiamo ospitato l’appuntamento “Il tuo futuro è la nostra impresa - Transizione 5.0, il nuovo motore di crescita del Paese”, organizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo e volto ad approfondire il contesto di mercato e le prospettive future per le imprese che hanno programmi di investimento in chiave 5.0.
L'incontro è stato aperto dal saluto del nostro Presidente Angelo Camilli, Vice Presidente per il Credito la Finanza e il Fisco Confindustria, che ha dato avvio ai lavori insieme al Direttore Regionale Lazio e Abruzzo Intesa Sanpaolo Roberto Gabrielli.
"Oggi affrontiamo un tema di estrema attualità su cui anche Confindustria sta investendo moltissimo", ha evidenziato Camilli. "La crescita italiana ha sorpreso in positivo sia nel 2023 (con un PIL al +0,9% annuo, il doppio dell’Eurozona) sia nel 1° trimestre del 2024 (+0,3%): nel 2024 le aspettative sono in linea con la dinamica del 2023, anche se sussistono fattori che potrebbero frenare la dinamica del PIL come l’inflazione nell’Eurozona, il costo dell’elettricità pagato dalle imprese - che resta più alto rispetto ai principali paesi UE - la graduale eliminazione del Superbonus e degli altri incentivi all’edilizia, le strozzature nei trasporti marittimi internazionali e gli eventuali ritardi o l'incompleta attuazione del PNRR. Ciò detto, gli investimenti delle imprese sono il principale canale per diffondere l’innovazione tecnologica da cui deriva gran parte dei guadagni di produttività, e sono determinanti per consentire al nostro sistema produttivo di guadagnare competitività cogliendo le sfide rappresentate dalle transizioni globali in corso: quella digitale e quella ambientale.
Perché le imprese investano, però, è necessario innanzitutto che le politiche pubbliche garantiscano un adeguato contesto regolamentare e che ci sia stabilità nella normativa degli incentivi. Le agevolazioni introdotte in anni recenti (Industria 4.0, Transizione 4.0) hanno stimolato l’adozione di tecnologia e guadagni di produttività anche nelle imprese minori. Il nuovo Piano Transizione 5.0 – fortemente voluto da Confindustria – è una misura portante del nuovo PNRR e rappresenta uno strumento essenziale per la sostenibilità e la digitalizzazione delle imprese. Il Piano destina 6,3 miliardi di euro al finanziamento di crediti di imposta “rafforzati” rispetto a quelli già previsti per il cosiddetto Piano 4.0. L’attuazione della misura, attesa da tempo, è quindi essenziale non solo per migliorare la sostenibilità e la digitalizzazione delle imprese italiane, ma anche nel breve periodo per rafforzare la crescita economica, attraverso un deciso sostegno agli investimenti.
Dalla pandemia, la crescita degli investimenti italiani ha rappresentato un unicum rispetto agli altri paesi europei (+20,3% nel 2021, +8,6% nel 2022 e +4,7% nel 2023). La dinamica degli investimenti in impianti, macchinari e armamenti ha però perso slancio dalla metà del 2023: ciò si spiega con il fatto che a inizio del 3° trimestre 2023 il Governo ha diffuso la notizia dell’intenzione di destinare risorse del PNRR al Piano Transizione 5.0, nell’ambito della rimodulazione del PNRR. Da quel momento le imprese hanno rallentato nell’attesa dell’agevolazione. È dunque urgente far partire il Piano Transizione 5.0 di cui ora è in corso la finalizzazione del decreto attuativo. Venendo alla nostra regione, negli ultimi 20 anni abbiamo perso circa un terzo della capacità industriale: se non recuperiamo la capacità attrattiva del nostro territorio verso nuove imprese, e la capacità di far crescere quelle esistenti, difficilmente riusciremo ad attivare un percorso di crescita per aumentare la produttività. I soldi a disposizione sono tanti: lato investimenti pubblici abbiamo le leve del Giubileo e del PNRR, sul fronte degli investimenti privati abbiamo il Piano Transizione 5.0 che ripetiamo è urgente far partire. In tutto ciò, naturalmente, il ruolo delle banche a sostegno degli investimenti delle imprese è fondamentale, affinché riusciamo a cogliere effettivamente la doppia transizione digitale ed ecologica".
A seguire Rosa Maria Vitulano, Economista - Research Department Intesa Sanpaolo, è intervenuta sul contesto di mercato e le prospettive future. Paolo Musso, Direttore commerciale Imprese Lazio e Abruzzo Intesa Sanpaolo, ha illustrato le iniziative di Intesa Sanpaolo a supporto delle Imprese; Gianluca Messina, Area manager centro-sud Warrant Hub, è intervenuto illustrando gli investimenti per la competitività delle Imprese – Transizione 5.0 mentre Gerardy Bochicchio, Partner – Deloitte Business Solution, ha concluso parlando delle Comunità Energetiche Rinnovabili a supporto delle imprese nel processo di transizione energetica.
Sono disponibili le presentazioni di Intesa Sanpaolo, in allegato.