Le prime bozze relative al DL sostegni per fronteggiare il caro energia sono veramente modeste. Siamo per il momento delusi dall’intervento dell’esecutivo, perché se fossero confermate si tratterebbe di misure congiunturali e non strutturali, che certamente non possono incontrare le esigenze del nostro sistema produttivo. Dichiara Angelo Camilli Presidente di Unindustria.
Gli incrementi dei costi dell’energia che le nostre imprese in queste ultime settimane stanno subendo, incidono in modo significativo sull’industria italiana e sulla sua competitività, in modo particolare sul suo settore manufatturiero, creando gravi ricadute anche sull’occupazione. C’è in gioco la sopravvivenza di alcuni settori del nostro sistema produttivo e, più in generale, della competitività del sistema Paese.
Siamo il secondo paese manifatturiero d’Europa e, per mantenere questa posizione di cui siamo molto orgogliosi, il Governo deve intervenire in maniera molto più incisiva, in modo tale che questo straordinario risultato non venga depotenziato. Dobbiamo seguire l’esempio di Francia e Germania, che sono i nostri due principali competitor.
Il Sistema delle imprese del Lazio chiede con forza al Governo di intervenire con maggiore vigore sulla componente energia correggendo, con più risorse, il dl sostegni e per dare un segnale concreto a tutta l’industria manifatturiera italiana che, ripeto, è un fiore all’occhiello che tutto il mondo ci invidia.