Come annunciato durante l'incontro dello scorso 12 dicembre Confindustria ha presentato ieri la Proposta di riforma del mercato elettrico italiano, nell’ambito di un seminario che ha visto la partecipazione del Ministro dell’Ambiente e della sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin e del Presidente di ARERA Stefano Besseghini e, tra gli altri, di Aziende e Associazioni coinvolte nella proposta, che già lo scorso 25 ottobre insieme al Presidente Carlo Bonomi era stata presentata alle Commissioni del Parlamento europeo.
Nei prossimi anni si dovrà gestire gioco forza un’accelerazione senza precedenti degli investimenti in energia rinnovabile: di conseguenza questo sviluppo richiederà un cambio radicale di paradigma nel mercato elettrico: in tutti i Paesi europei, sul piano strutturale, si dovrà passare da un modello di generazione centralizzata a un modello di generazione diffusa sul territorio.
In questo contesto Confindustria ha ritenuto quindi opportuno anticipare e proporre una riforma del mercato elettrico, ormai datata (D. Lgs. Bersani 79/99), vista la forte necessità di individuare un nuovo modello adatto alla trasformazione ecologica. La sfida più difficile dei prossimi anni sarà il percorso di transizione dalle vecchie alle nuove regole di mercato garantendo il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione senza inefficienza sul piano tecnico ed economico e garantendo al contempo la tutela della concorrenza.
Con la proposta presentata Confindustria vuole superare questi problemi: favorire lo sviluppo delle rinnovabili e il loro potenziale sul piano della competitività costruendo un modello di mercato in grado di separare la loro valorizzazione dal costo del gas.
Per realizzare tali obiettivi viene proposto:
Finalità della proposta infine è quello di fornire un contributo al dibattito europeo che porterà alla proposta del nuovo Regolamento per la riforma dei mercati elettrici attraverso le consultazioni e le proposte della Commissione.
Il lavoro è stato coordinato dagli uffici tecnici di Confindustria con i rappresentanti di Elettricità Futura, dei Consumatori Industriali - Assocarta, Assofond, Assomet, Assovetro, Confindustria Ceramica, Consorzi Energia, Federacciai, Federbeton, Federchimica - e della Federazione ANIE) avvalendosi della società di consulenza - scelta dalle parti - AFRY. Allo studio ha preso parte anche Terna.
In allegato la proposta ed una sintesi della stessa.